Punta Telegrafo e Vetta del Buse
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Invogliati dalle previsioni e un po' curiosi di esplorare questa zona, oggi ci trasferiamo sul Garda. Partiamo da casa con comodo e arriviamo al parcheggio con comodo, dopo una doverosa seconda colazione sulle sponde del lago e dopo aver appurato che il Monte Baldo ... non esiste :)
Poco sopra il parcheggio imbocchiamo il sentiero 654 che sempre ben segnato, porta sù di gran carriera, facendoci recuperare in fretta la pigra partenza di oggi. Optiamo per la breve variante che passa per il Forcellin ed infine raggiungiamo il Rifugio Telegrafo e la cima di Punta Telegrafo.
Ci concediamo una bella pausa durante la quale meditiamo sulla variante di discesa, visto che scopriamo che il sentiero 659, ben segnato sulla mia cartina, in realtà è ormai in disuso da anni perchè attraversa una Riserva Integrale e quindi il passaggio è vietato.
Chiediamo informazioni al rifugista e optiamo per dirigerci verso la Bocchetta di Coal Santo, toccando prima la cima di Vetta delle Buse e poi il Monte Costabella. Il sentiero che scende dalla bocchetta è segnato in nero sulla cartina, ma risulta ben visibile a terra e inoltre già da quota 1900 circa, ci sono dei chiari bolli rossi. Attenzione solo ad un bivio verso quota 1800 in cui bisogna prendere a sinistra (andando a destra ci si ricongiunge con il sentiero 654).
Passiamo di fianco ad un ripetitore e scendiamo alla Baita delle Buse, seguiamo la dorsale sul sentiero un pochino incerto nel primo tratto ma ben marcato successivamente e raggiungiamo la strada asfaltata proprio alla fine della tremenda salita per i ciclisti denominata Punta Veleno. Seguendo la strada si arriva all'incrocio con i sentieri 654 e 32 dove si è transitato stamattina. Seguendo quest'ultimo, si arriva con calma a Malga Brione e poi in picchiata a Sommavilla.
Bella zona, molto appartata rispetto al versante est, decisamente più battuto.
Poco sopra il parcheggio imbocchiamo il sentiero 654 che sempre ben segnato, porta sù di gran carriera, facendoci recuperare in fretta la pigra partenza di oggi. Optiamo per la breve variante che passa per il Forcellin ed infine raggiungiamo il Rifugio Telegrafo e la cima di Punta Telegrafo.
Ci concediamo una bella pausa durante la quale meditiamo sulla variante di discesa, visto che scopriamo che il sentiero 659, ben segnato sulla mia cartina, in realtà è ormai in disuso da anni perchè attraversa una Riserva Integrale e quindi il passaggio è vietato.
Chiediamo informazioni al rifugista e optiamo per dirigerci verso la Bocchetta di Coal Santo, toccando prima la cima di Vetta delle Buse e poi il Monte Costabella. Il sentiero che scende dalla bocchetta è segnato in nero sulla cartina, ma risulta ben visibile a terra e inoltre già da quota 1900 circa, ci sono dei chiari bolli rossi. Attenzione solo ad un bivio verso quota 1800 in cui bisogna prendere a sinistra (andando a destra ci si ricongiunge con il sentiero 654).
Passiamo di fianco ad un ripetitore e scendiamo alla Baita delle Buse, seguiamo la dorsale sul sentiero un pochino incerto nel primo tratto ma ben marcato successivamente e raggiungiamo la strada asfaltata proprio alla fine della tremenda salita per i ciclisti denominata Punta Veleno. Seguendo la strada si arriva all'incrocio con i sentieri 654 e 32 dove si è transitato stamattina. Seguendo quest'ultimo, si arriva con calma a Malga Brione e poi in picchiata a Sommavilla.
Bella zona, molto appartata rispetto al versante est, decisamente più battuto.
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