Lago di San Grato (Valgrisenche)
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Primo giorno bello e prima gita della nostra vacanza valdostana.
E' anche la nostra prima gita in montagna con Macchia, l'ultimo arrivato in famiglia.
Iniziamo subito al limite del comico...
Durante la risalita in auto della Valgrisenche, Ilaria dice di aver lasciato a casa (casa casa... quella di Milano) i calzettoni di Marta, poco male ci fermiamo nel negozietto del capoluogo e ne acquistiamo un paio. Proseguiamo poi lungo il lago fino al parcheggio, dove ci accorgiamo di aver dimenticato a casa (quella valdostana stavolta, fortunatamente) gli scarponcini di entrambe. Va beh, è una gita facile possono venire anche con le scarpe basse... ma hanno su i sandaletti... Va beh, vengono così, vediamo dove arriviamo... tra l'altro è il primo degli unici due giorni belli della settimana: guai a farselo scappare!
Imbocchiamo la sterrata che dolcemente raggiunge un primo alpeggio (disabitato) e successivamente quello attualmente in uso. Qui finisce la strada. Imbocchiamo il sentiero che supera un primo strappettino e, dove diventa troppo sgarrupato per le calzature fashion delle bimbe, ci fermiamo sui prati... inoltre Macchia (due mesi e poco più) comincia ad essere un po' provato.
Pic nic, svacco...
Poi mentre le donzelle ed il cucciolo dormicchiano al sole, mi permettono di raggiungere la meta originaria dell'escursione: il Lago di San Grato.
Bello il sentiero che attraversa pascoli, risale a fianco di alcune cascate e cascatelle, e con un ultimo strappo arriva ad affacciarsi sul lago a cui fanno da corona le cime che chiudono in alto il ghiacciaio del Rutor.
Troppa gente, quindi fatto un breve giretto torno sui miei passi e velocemente all'accampamento.
Insieme poi torniamo per lo stesso itinerario della mattina alla macchina.
Sosta e merenda a Valgrisenche in attesa di
Cristina,
Marco27 e Marco2 in viaggio sull'Alta Via.
E' anche la nostra prima gita in montagna con Macchia, l'ultimo arrivato in famiglia.
Iniziamo subito al limite del comico...
Durante la risalita in auto della Valgrisenche, Ilaria dice di aver lasciato a casa (casa casa... quella di Milano) i calzettoni di Marta, poco male ci fermiamo nel negozietto del capoluogo e ne acquistiamo un paio. Proseguiamo poi lungo il lago fino al parcheggio, dove ci accorgiamo di aver dimenticato a casa (quella valdostana stavolta, fortunatamente) gli scarponcini di entrambe. Va beh, è una gita facile possono venire anche con le scarpe basse... ma hanno su i sandaletti... Va beh, vengono così, vediamo dove arriviamo... tra l'altro è il primo degli unici due giorni belli della settimana: guai a farselo scappare!
Imbocchiamo la sterrata che dolcemente raggiunge un primo alpeggio (disabitato) e successivamente quello attualmente in uso. Qui finisce la strada. Imbocchiamo il sentiero che supera un primo strappettino e, dove diventa troppo sgarrupato per le calzature fashion delle bimbe, ci fermiamo sui prati... inoltre Macchia (due mesi e poco più) comincia ad essere un po' provato.
Pic nic, svacco...
Poi mentre le donzelle ed il cucciolo dormicchiano al sole, mi permettono di raggiungere la meta originaria dell'escursione: il Lago di San Grato.
Bello il sentiero che attraversa pascoli, risale a fianco di alcune cascate e cascatelle, e con un ultimo strappo arriva ad affacciarsi sul lago a cui fanno da corona le cime che chiudono in alto il ghiacciaio del Rutor.
Troppa gente, quindi fatto un breve giretto torno sui miei passi e velocemente all'accampamento.
Insieme poi torniamo per lo stesso itinerario della mattina alla macchina.
Sosta e merenda a Valgrisenche in attesa di


Tourengänger:
Daniele

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