Alta Via Adamello N 1. Seconda tappa Rif Franco e Maria
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Seconda tappa, sappiamo che è una delle più lunghe circa 10-11 km, partiamo verso le 7.45 salendo al passo del Blumone poi giriamo a sx e per me inizia l'ignoto; davanti a noi un mare di "sassi" di ogni dimensione grigi sostanzialmente e ogni tanto marcati con bollatura a volta sbiadita.
Scendiamo tenendo sulla sinistra la cresta che dal monte Listino và verso il monte Moneccola per poi proseguire verso cima Gellino e "morire" su a monte Re di Castello.
Gli sfasciumi ci accompagnano per ore, superiamo il bivio per il passo del Termine poi per altre due ore siamo soli fino ad incontrare tre escursionisti tedeschi, ci indicano una piccola forcella da superare e che ci farà scendere su una vastissima conca detta del Gellino per poi risalire su una lontanissima altura sopra la cresta.
Superata la forcella e fatta una pausa per mangiare qualche provvista, iniziamo questo lunghissimo traverso della conca che precipita nella valle di Leno, la stanchezza si fà sentire sono ore che si cammina, ora deviamo in salita fino ad arrivare ai piedi della cresta indicataci, i bolli, ora più fitti, ci indicano "bocchetta Brescia".
Finalmente si inizia a salire su un sentiero attrezzato con catene e staffe, progrediamo per circa un 200-300 metri di dislivello, arriviamo alla bocchetta Brescia a 2717 e bei 25 minuti per il rifugio Franco e Maria che si intravede giù fra enormi sfasciumi.
Iniziamo la discesa, il tempo si stà guastando velocemente, sordi brontolii, inizia a levarsi quel leggero "vento" che in montagna non promette nulla di buono.
Alle 16.30 siamo al rifugio, dopo di noi il diluvio con lampi e tuoni....
Scendiamo tenendo sulla sinistra la cresta che dal monte Listino và verso il monte Moneccola per poi proseguire verso cima Gellino e "morire" su a monte Re di Castello.
Gli sfasciumi ci accompagnano per ore, superiamo il bivio per il passo del Termine poi per altre due ore siamo soli fino ad incontrare tre escursionisti tedeschi, ci indicano una piccola forcella da superare e che ci farà scendere su una vastissima conca detta del Gellino per poi risalire su una lontanissima altura sopra la cresta.
Superata la forcella e fatta una pausa per mangiare qualche provvista, iniziamo questo lunghissimo traverso della conca che precipita nella valle di Leno, la stanchezza si fà sentire sono ore che si cammina, ora deviamo in salita fino ad arrivare ai piedi della cresta indicataci, i bolli, ora più fitti, ci indicano "bocchetta Brescia".
Finalmente si inizia a salire su un sentiero attrezzato con catene e staffe, progrediamo per circa un 200-300 metri di dislivello, arriviamo alla bocchetta Brescia a 2717 e bei 25 minuti per il rifugio Franco e Maria che si intravede giù fra enormi sfasciumi.
Iniziamo la discesa, il tempo si stà guastando velocemente, sordi brontolii, inizia a levarsi quel leggero "vento" che in montagna non promette nulla di buono.
Alle 16.30 siamo al rifugio, dopo di noi il diluvio con lampi e tuoni....
Tourengänger:
Amadeus

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