Piz Ot mt 3246 - da Marguns a Celerina
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Oggi dovevo partire prima ma per motivi familiari sono partito alla stessa ora delle altre gite in Engadina...Comunque vado a fare il giro che avevo in mente solo abbrevio i tempi prendendo la funivia Celerina-Marguns...Parto quindi da Marguns e seguendo la stradina-pista, passo dal Seilbahn Gluna, dalla Chamanna Saluver e per sentiero arrivo alla Fuorcla Valletta. Tempo ottimo, bel venticello rinfrescante ideale per camminare...dietro di me vedo solo due persone che salgono.Alla Fuorcla sento un rumorino e mi sento osservato...alzo gli occhi a destra e vedo un bello stambecco giovane curioso...riesco a fare uno zoom e poi lui si sdraia dietro un masso in modo che si veda solo la faccia ed osserva...osserva. Scendo verso il laghetto di Funtauna Fraida e qui vengo raggiunto dalla coppia di lingua tedesca...purtroppo molto più giovani di me..Qualche parola con la donna che un poco di italiano conosce...dico che se ce la faccio seguo il loro passo...e per un po' vado bene ma poi la gioventù prende il sopravvento ed ovviamente rimango indietro. Pazienza tanto avevo già previsto di salire senza incontrare persone.... Invece incontro 7-8 persone che stanno scendendo...Arrivo alla specie di pianoro cosparso di sassi sotto all'ultimo tratto ripido e qui una sosta ci vuole specie con il tempo bello e la mia guglia finale che si staglia contro il cielo: nel mare di sassi è sempre un bello spettacolo. Vedo sopra i due tedeschi che stanno salendo e quindi rifocillato riparto... Una cosa per me inusuale: di solito è l'ultimo tratto che può mandarmi in crisi ed invece ora dopo aver faticato sin qui mi sento benissimo e quindi salgo abbastanza speditamente e senza fermarmi....Superato il ghiaione dove a metà c'è anche un acciottolato sentiero e poi il tratto di sabbia arrivo al traverso con catene. Per me questo è il tratto più bello in salita ma specie in discesa, ben assicurato ed anche se esposto non offre la minima difficoltà almeno a montagna asciutta così che il procedere diventa molto appagante. Arrivo in vetta. Non posso scrivere sul libro per mancanza di penna ed il "libro" è piuttosto conciato ma comunque se avessi avuto una penna l'avrei scritto (Enrico nota: per il futuro porta sempre una penna che pesa poco nello zaino!!). Mangio qualcosa ed intanto il cielo si copre piano piano di nuvole ma che lasciano vedere sufficientemente il ben noto panorama. Sono solo e questo è motivo di riflessione e di compenetrazione con la natura, la montagna...il vento sta aumentando ma è sempre di una frescura piacevole. Ora scendo perché non si sa mai, le previsioni danno bello fino a sera e no temporali (anzi Engadin-St:Moritz dice"tempo ideale per escursioni"...), ma io sono sempre molto cautelato e pessimista...Nel ricordo è stato molto piacevole il tratto di discesa con le catene ed anche il tratto con la sabbia mi è parso molto tranquillo e breve...poi il solito ghiaione contrassegnato da numerose marcature...Sul pianoro sottostante mi fermo per mangiare...Bella solitudine...acc...un rumore...mi volto ed incontro una signora di lingua tedesca che dopo breve sosta e poche parole riparte per la cima...dopo pochi minuti un elicottero sorvola lentamente sopra la mia testa non so per quale ragione e poi vola via. Ormai l'incanto è un po' svanito ed il tempo sembra peggiorare, il vento aumenta ed io....scendo il lungo costolone roccioso e detritico sino ad arrivare al bivio per svoltare a destra a Funtauna Fraida....Ma io vorrei salire anche il Padella ed allora per cercare di abbreviare il percorso scendo direttamente per il ghiaione senza sentiero per poi collegarmi al sentiero che proviene dalla Fuorcla Valletta. Sono ora in mezzo alla valle e comincia a piovviginare....aumento il passo ed arrivo a Margunin. A questo punto devo decidere se salire al Padella e poi scendere a Marguns dal versante sud-ovest, oppure fare l'attraversamento alto del versante est, oppure scendere a Munt, Peidra Grossa, San Peter e Celerina. Anche per il tempo e l'ora ed un po' a malincuore scelgo di attraversare il versante est del Padella e poco dopo un grosso "marmottone" mi attraversa il sentiero a non più di due metri di distanza e subito si nasconde nella tana: inutile fare foto, è stato troppo veloce! Sotto una leggera pioggerella ed un vento moderato e freschino viaggio lungo il bel sentiero sotto le rocce del Padella ed arrivo a Marguns. Sosta riparato dall'acqua e poi ripartenza (la pioggia è cessata) seguendo la monotona stradina e poi tagliando i prati già tagliati ( e quindi permesso) sino al parcheggio. L'anno scorso non sono salito al Piz Ot e quindi era per me "obbligatorio" farlo quest'anno....Fino a quando riuscirò a salire e scendere da questa bella montagna vuol dire che posso andare sui monti e dove voglio.....ed anche da solo! E questo per me è Vivere! Nota deludente: non so perché ma le foto zoomate sono sfuocate, ma le ho postate ugualmente per mio ricordo. Alla prossima!!
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