Francesco
Fonte AdamelloSki :Celebre ma impegnativo itinerario dall’eccezionale interesse paesaggistico, naturalistico e storico. Si snoda attorno ai 3000 metri di quota, sulle impervie creste tra il Castellaccio ed il Pisgana, antica linea di confine con l'Impero austro-ungarico. Ripercorre gli arditi camminamenti, gallerie e triceramenti della prima linea italiana durante la Grande Guerra. Maestoso panorama sulle vette e i ghiacciai dell'Adamello e dell'Ortles‑Cevedale. Pregevole flora alpina d'alta quota
Con la cabinovia, che parte poco prima del Passo del Tonale, si giunge al Passo Paradiso (2590 m). Usciti dalla stazione d'arrivo si costeggia a sud il Laghetto Monticelli inferiore e, spostandosi verso destra, in direzione delle creste rocciose sovrastanti, si segue il segnavia Cai n° 44. La traccia s'insinua tra i ghiaioni ed entra in uno stretto valloncello, generalmente con resti di neve. Il sentiero poi sale ripido sino a sbucare al valico (2963 m - ore 1/1.15) ai piedi meridionali della Punta del Castellaccio. Bellissimo panorama, in particolare sulla conca di Pontedilegno e sul Ghiacciaio del Pisgana e le sue cime. Da qui, seguendo verso sud la segnaletica e usufruendo con cura delle passerelle e delle attrezzature di sicurezza (conviene agganciarsi alle funi e catene), dopo aver percorso alcune cenge, si raggiunge la galleria sotto il Gendarme di Casamadre che si percorre interamente (circa 70 m, buia, utile una pila). Due recenti arditissime passerelle in acciaio, sospese nel vuoto (di 53 e 70 m), che ricordano quelle costruite dagli alpini durante la guerra, costituiscono un’alternativa da brivido al percorso sul terreno. Usciti al Passo di Casamadre si continua sul versante di cresta rivolto a ovest attraversando alcuni scoscesi canali a volte innevati o ghiacciati (cautela!). Raggiunta la base del Corno di Lago Scuro, si sale lungo la parete rocciosa sino alla vetta e al vicino Bivacco "Amici della Montagna" (3160 m - ore 1.45 dal P.so del Castellaccio), ricavato da una baracca militare, adattata a piccolo rifugio dalla guida alpina dalignese Giovanni Faustinelli, a cui va pure il merito di aver dato il via a quest'itinerario. Una breve deviazione consente di por piede sulla vetta, dove il panorama è davvero splendido sui ghiacciai e le cime del massiccio adamellino, oltre che sui gruppi della Presanella, Ortles - Cevedale, Bernina e Dolomiti di Brenta. Sulle rocce di chiara tonalite e tra i ghiaioni spiccano splendide fioriture della flora pioniera di alta quota, con saxifraghe, cerasti, linarie, ranuncoli, androsaci e doronici. Tornati sul sentiero, si scende un poco sino a un bivio con una traccia che devia a sinistra scendendo poi verso il Presena. Qui è possibile interrompere l'itinerario scendendo, con qualche difficoltà alpinistica e tratti ferrati, al ghiacciaio Presena (ramponi, piccozza e molta attenzione) e quindi al Passo Paradiso, oppure proseguire con il secondo tratto del sentiero attrezzato che, sempre sul versante di Pontedilegno, s'abbassa dapprima verso il Passo di Lago Scuro per risalire poi alla panoramica Cima Payer (3056 m ‑ ore 3.15/3,45). A qs. punto, con grande verticalita' affrontiamo la parte piu ostica del percorso, la discesa dalla cima Payer ... in ferrata, fino all'omonimo passo e poi giuuuuuuu, fino al rifugio Le Bedole.. e finalmente il meritato riposo.
Il giorno dopo:::::....Partiamo alle 8:30 dal rifugio Bedole, il passo Maroccaro è ben 1400 piu su, da li scolliniamo scendendo sul cio che resta del ghiacciaio del Presena, giunti al passo Paradiso ci crogioliamo al sole per scendere ancora in ovovia, terminando con cena sul lago D'Endine !!!
PS: non amo metter tante foto, in qs. caso le ritengo necessarie,per meglio rendere l'idea del Sentiero dei Fiori.
Chiara.... "Fra, anche se per sto weekend riusciamo a decidere solo un pò all'ultimo che fare..... xchè non prendiamo in considerazione il Sentiero dei Fiori in Adamello? E' da un pò che ne sento parlare. Non dovrebbe essere neanche tanto impegnativo ma assolutamente molto panoramico e suggestivo. E poi così stiamo comunque un pò quota..... E noi magari ci aggiungiamo qualche variante .... Che ne dici?".....Il "mi piace" arriva pochissimo dopo. Emmmmmmenomale! .... Ora studiamoci le nostre belle varianti!......Decidiamo quindi di farlo in due giorni, anche per dormire in quota e al fresco la notte tra il sabato e la domenica. ...."Dai che arriviamo fino al Mandrone, che mi piace un sacco come rifugio" (bhè, sinceramente... io avevo buttato lì addirittura di arrivare fino alle Lobbie..... Ma fortunatamente qualcuno non mi ha ascoltata!!!!..... E poi mi sà che comunque sarebbe stato pieno anche quello di rifugio.... E poi così il pernotto alle Lobbie ce lo teniamo per l'anno prossimo, con l'attraversamento di tutto il bellissimo Pian di Neve!!!.....).....
Fatto stà che poi.....bhè, il Mandrone era strapieno, e quindi ce ne siamo scesi giu in Val di Genova fino alle Bedole.... Rifugio lussuosissimo per noi!!!!.....
Il Sentiero dei Fiori: noi trovato in ottime condizioni per quanto riguarda l'eventuale presenza di neve (in pratica adesso ASSENTE!!!!! Da qualsiasi canale!!!); qualche ponticello/passerella in legno andrebbe un pò sistemata (soprattutto quelle che portano alla cima Payer, ma sono comunque fuori dal "canonico" giro), ma basta fare un minimo di attenzione. In generale percorso non difficile e tale da godersi appieno il panorama. Intrigante e coinvolgente invece (nel senso: "e ora concentriamociiiii!" Almeno: io!) la discesa dalla Cima Payer verso il rifugio Mandrone..... Poi: un susseguirsi di paesaggi e panorami straordinari e entusiasmanti, sia in discesa verso la Val di Genova che, il giorno dopo, in salita verso il passo Maroccaro.... Certo che: ma che tristezza quei teli sul ghiacciaio del Presena..... Però a quanto pare funzano.... Bella due giorni, con un'unica stonatura: lo zaino fin troppo pesante!!!!!.... Ma la domenica sera.... già passato tutto!!!!
Kommentare (9)