Pizzo Stella, salito per il canale Federica e sceso per la normale
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Sabato le condizioni erano ancora inizio primaverili, zero termico attorno ai 2500 metri, ma meteo previsto ottimo.
L'idea era quindi di fare un bel canale sui 3000 metri, probabilmente era l'ultima occasione dell'anno, scarto il Redorta perché il dislivello in giornata è fuori portata (circa 2200 metri) e lavorando venerdì non riuscirei ad andare al Brunone a dormire, allora mi dirigo sul bellissimo pizzo Stella che con i suoi 3 canali ha solo l'imbarazzo della scelta, il dislivello in giornata è comunque alto (1750 metri circa) ma è alla mia portata e il freddo aiuterà mantenendo la neve ben rigelata.
Per sabato mattina non trovo compagnia, essendo solo scarto l'idea del difficilice canale centrale AD+ pendenza massima 55/60° e opto per il più semplice Federica PD+ 45° che a volte viene percorso anche in discesa. L'altro canale, il Vittoria AD, è generalmente poco battuto.
Alle 6 parto da Fraciscio, località le Soste, 1450 metri, temperatura 6 gradi.
Salgo sul sentiero verso il rifugio Chiavenna, ben presto raggiungo il lago Angeloga e la vista si apre sullo Stella.
Alle 655 sono già al rifugio a 2044 metri, mi rendo conto che sto salendo sovra ritmo e mi fermo 10 minuti per chiedere qualche info al disponibile gestore e bere un the...
Mi dice che qualcuno è già partito per il canale centrale, altri partiranno dopo di me, guarda col binocolo e mi dice che sul Federica non c'è nessuno... iniziamo bene...
Però mi rassicura sulle condizioni...
Riparto e verso i 2300 metri, alla prima neve, metto i ramponi, è davvero molto dura.
Non c'è traccia, ma la via è evidente, nel frattempo arriva un po' di neve portata dal vento, la visuale rimane comunque buona, di fronte a me, il canale Federica e la lunga cresta nord che si sviluppa verso destra.
Sul famoso canale centrale (a destra nella foto), ci sono 4 alpinisti all'attacco e qualcuno è già nel canale, fa impressione da quanto è ripido... l'attacco e l'uscita sono ormai quasi secchi, credo sia l'ultima occasione per farlo senza dover arrampicare.
Io nel frattempo salgo bene con 2 picche, nevica sempre ma non dà fastidio, do uno sguardo indietro nel canale.
Mi avvicino ormai all'uscita, al colletto su in alto posto a 2850 metri, qua la pendenza è sui 45°.
Il canale è giustamente valutato PD+, non troppo difficile.
Una volta uscito al colletto (sono le 9 in punto), giro a destra e inizio l'affilata ed esposta cresta nord... visto la qualità della neve non ho problemi, alcuni tratti sono su roccia, non è proprio banale...
La vetta è là in cima, la stanchezza e la quota iniziano a farsi sentiere, da qua arrancherò parecchio
Arrivo con fatica al canalino finale che mi porterà in vetta, volendo è possiblie evitarlo a sinistra passando sul ghiacciaio, ma il rifugista me lo ha sconsigliato, non c'è nemmeno la traccia e la visibilità è diminuita.
Il canalino è ripido e ghiacciato, è stato saggio portare 2 attrezzi, sulle rocce c'è un po' di neve fresca e a tratti verglass, il vento sferza forte, l'ambiente è quello alpino che piace a me.
Eccomi all'ultima crestina che mi condurrà in vetta.
Le cornici non mancano, non essendoci la traccia mi tengo a sinistra, dalla parte della ragione.
Eccomi finalmente in vetta, soddisfazione alle stelle (o allo Stella ).
Ci ho messo 4 ore, meno di quando salii a ottobre per la normale senza neve, fondamentale per la salita anche l'ottima condizione fisica coadiuvata da barrette e gel energetici ogni 30 minuti.
Mi fermo poco, il meteo non è granché e continua a nevicare, scendo con 2 lecchesi che sono saliti dal centrale, iniziamo la normale (cresta ovest), la neve sulle roccette è tutta fresca
Ci inventiamo un po' la via di discesa sugli sfaciumi e presto raggiungiamo il ghiacciaio di Mortèe (o ciò che ne resta)
La neve è ancora maleddettamente dura, uno dei ragazzi scivola per un po'... per prudenza ci tocca disarrampicare in 2-3 punti... le fatiche non sono ancora finite...
Però per le 1230 sono di nuovo all'Angeloga, per un bel pranzo al rif. Chiavenna
La neve portata dal vento arrivava fin quasi al rifugio!
Che dire uscita stupenda su una montagna che in veste primaverile si trasforma. Il canale in sé è poco difficile ma l'uscita in generale la considero abbastanza difficilie vuoi per la neve durissima, l'assenza di traccia, la nevicata, la cresta non banale e lo sviluppo notevole tutto in alta montagna.
Complessivamente è l'uscita tecnicamente più impegnativa che ho fatto, non inganni il grado PD, una cresta Sinigaglia o un canale Pagani (giusto per citare due esempi di pari difficoltà in Grignetta) in inverno sono uscite ben più semplici.
Con le condizioni di sabato sarebbe stato parecchio problematico scendere dal Federica, difatti tutti sono scesi per la normale.
Direi che la stagione dei canali si sia degnamente conclusa!

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