Corno alle Scale 1945 m
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Lasciamo l’accogliente rifugio Taburri cui abbiamo ormai deciso di tornare lunedì sera e allungare la nostra permanenza in Appennino, per scendere a Fanano.
Posteggiamo poco fuori il centro del paesino, e ci dirigiamo verso la Chiesetta Madonna dei Ponti, mi sembra sia questo il nome, e andare a prendere il sentiero 425 per la Cima Tauffi. Ci avevano suggerito di posteggiare proprio ai Ponti, ma un cartello di divieto di sosta un po’ sibillino ci ha fatto desistere, si sa mai, deve rimanere lì due giorni!
Dalla Chiesetta scendiamo verso i Ponti, attraversiamo il torrente e prendiamo a salire. La salita fino al Pizzo di Fanano è piuttosto ripida e tutta nel bosco, non un granché. Giunti però al Monte Lancio la situazione migliora, siamo finalmente in cresta, il panorama si apre, anche se ormai il Cimone è nella nebbia! Seguiamo la cresta erbosa passando il Monte Rondinara e quindi Cima Tauffi. Ora seguendo sempre la cresta, l’Alta Via dei Parchi, passiamo i Balzoni e giungiamo a Croce Arcana.
Quindi Monte Spigolino e finalmente arriviamo al lago Scaffaiolo e al Rifugio Duca degli Abruzzi. Purtroppo vento e nebbia non permettono di stare all’esterno, cerchiamo di resistere un poco ma alla fine ci tocca entrare.
Prepariamo la branda, doccia e poi attesa per la cena. Intanto il tempo torna a migliorare e dopo una fantastica e abbondantissima cena usciamo a scattare un po’ di foto. Fa un freddo cane! Non c’è un angolo dove non tiri vento!
Passiamo la serata a chiacchierare con i gestori. Notte tranquillissima, siamo solo in sei nel camerone e non volerà una mosca!
Sveglia presto, per loro, qui prima delle otto non preparano la colazione, per cui ce la siamo fatta lasciare la sera prima, che colazione poi, da albergo altro che rifugio!
Sempre con l’immancabile vento ci dirigiamo al Corno alle Scale. Facile e veloce salita alla Croce di Punta Sofia. Dalla croce scendiamo ripidamente lungo i Balzi dell’Ora, non indicati, soprattutto in discesa. a chi soffre di vertigini. Il nome rende l’idea del percorso. Raggiungiamo il P.so del Vallone, scendiamo la Val Dardagna e prima di tornare al rifugio facciamo una veloce capatina al Monte Cupolino, la cimetta accanto al rifugio!
Ancora qualche chiacchiera con Lucia che tra l’altro la sera prima ci aveva detto di aver lavorato al rifugio Falk anni fa, e con l’omaggio di una fettona della fantastica torta noci, fichi e mandorle cominciamo la discesa.
Imbocchiamo il sentiero 401 che scende nel vallone sotto il rifugio e risaliamo al P.so del Lupo. Percorriamo la cresta fino al lago, quasi una torbiera ormai, di Pratignano e quindi torniamo a Fanano con il sentiero per Caselle, borgo abbandonato.
Veloce giro a Fanano, fa troppo caldo quaggiù e quindi ritorno al rifugio Taburri.
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