Ferrata CORNO RAT: ..discreta, ma con finale inquietante e forse tragico...
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Grazie a qualche video e alle belle relazioni, presenti in HiKr, sulla ferrata del Corno Rat (una di
gbal e l' altra di
barbacan) questa domenica mattina finalmente decido di provare la mia quarta ferrata.
Oggi teoricamente dovevo provare quella del Monte Due Mani con il bravo Alessandro alias
froloccone, ma il gran caldo, i possibili temporali previsti nel pomeriggio e il lungo sviluppo della ferrata stessa ci hanno fatto momentaneamente desistere.
Per le ferrate esposte a Est o a Sud ora è il momento peggiore, a meno che si parta da almeno quota 1800-2000 metri.
Eleonora è andata a correre e io preferisco anche questa domenica mattina non accompagnarla, per stare ancora un pò tranquillo con il mio piede.
Quindi decido di tentare questa ferrata al bellissimo Corno Rat.
Già... ma è esposta a Sud-Est e la quota di partenza della ferrata è molto modesta... perciò per evitare (parzialmente) il gran caldo partirò prestissimo.
In questa mia relazione parleranno le mie tante foto e i relativi commenti, più che la descrizione stessa della ferrata e delle emozioni provate.
Non ho tanta voglia di scrivere...
Questo perchè sono ancora preda di mille pensieri su ciò che, purtroppo, ho visto a circa 15 metri dalla fine della seconda e lunga sezione della ferrata.
Cosa ho visto...?!
Ho visto e toccato con mano un set da ferrata con i moschettoni ancora agganciati (uno alla catena e l' altro al cavo metallico...) e la corda che doveva teoricamente arrivare al dissipatore completamente tranciata.
...è stato quasi uno choc!
Non riuscivo a credere ai miei occhi...
Ho fatto anche tre fotografie che, spero, siano di qualche utilità a risolvere questo inquietante mistero...
La caduta fatale è il primissimo pensiero... ma a San Tomaso non sapevano di nessun fatto tragico avvenuto ultimamente... mi confermavano solamente l' intervento di un elicottero avvenuto ieri, ma per altri motivi che non riguardavano la ferrata.
Ho anche parlato due volte con due volontari del Soccorso Alpino che salivano a San Tomaso, ma anche loro non sapevano nulla... e anzi mi chiedevano lumi sull' esatta posizione del set tranciato.
Salvo poi successivamente dirmi che verranno fatte delle ricerche e che il set da ferrata in questione probabilmente è li appeso in parete da settimana scorsa... e che presto verrà rimosso... (???)
Mah...
Strana risposta...
In ogni caso il senso di angoscia, tristezza e di inquietudine rimane in me... come pure mille e più domande...
Riguardo alla ferrata, l' ho trovata difficile ma qualitativamente solo discreta... dato che la qualità stessa della roccia è bassa.
Troppo spesso ho trovato roccia unta, sopratutto nella parte iniziale, ma devo anche ammettere che qualche bella placca di roccia di buona qualità l' ho trovata.. sopratutto nella dura e tosta placca, a circa metà parete, "addomesticata" da ben 16 placche metalliche per i piedi...!!!
Se solo ce ne fossero state neanche la metà sulla untissima diagonale iniziale e altrettante sulla menzionata e bellissima placca (quindi 8 placche metalliche, anzichè 16...), credo che ora tutti troverebbero la suddetta placca come il vero punto più difficile dell' intera ferrata.
Oggi ho arrampicato in libera per quasi il 90% della ferrata, grazie alle mie vecchissime ma ancora performanti scarpette d' arrampicata.
Ho usato la catena una sola volta nel tratto iniziale untissimo e in un' altra occasione...
La tostissima e bella placca l' ho salita parzialmente in libera, dato che ho usato per i piedi solo 4 staffe metalliche sulle 16 posizionate, senza toccare la catena...
In questo duro tratto credo di aver fatto passaggi di 6b - 6 b+ (quindi VII - VII+), senza però mai rischiare stupidamente di volare...
Ovviamente la mia è una valutazione puramente soggettiva...
Il resto della ferrata, quindi passaggi facili o tratti difficili, li ho saliti arrampicando in libera, senza perciò usare le staffe metalliche, la catena, o il cavo metallico... e di questo devo ringraziare le mie ancora belle scarpette d' arrampicata... belle maaa... dio mio quanto strette e dolorose... erano tantissimi anni che non le usavo più...!!!
Già non nutrivo molta fiducia su questi set da ferrata (ben sapendo l' enorme differenza del fattore di caduta rispetto ad una normale corda dinamica destinata all' arrampicata) e oggi tale fiducia è scemata ancor di più...
Forse, forse... meglio fare come quei fortissimi e tostissimi ragazzini che, con enormi e buffi crash pad (materassini) sulle spalle, girano come bambini felici e spensierati nei boschi alla ricerca del masso più bello, più strapiombante ed estetico dove provare facili o estremi boulder...
Cari saluti a Tutti...
Angelo


Oggi teoricamente dovevo provare quella del Monte Due Mani con il bravo Alessandro alias

Per le ferrate esposte a Est o a Sud ora è il momento peggiore, a meno che si parta da almeno quota 1800-2000 metri.
Eleonora è andata a correre e io preferisco anche questa domenica mattina non accompagnarla, per stare ancora un pò tranquillo con il mio piede.
Quindi decido di tentare questa ferrata al bellissimo Corno Rat.
Già... ma è esposta a Sud-Est e la quota di partenza della ferrata è molto modesta... perciò per evitare (parzialmente) il gran caldo partirò prestissimo.
In questa mia relazione parleranno le mie tante foto e i relativi commenti, più che la descrizione stessa della ferrata e delle emozioni provate.
Non ho tanta voglia di scrivere...
Questo perchè sono ancora preda di mille pensieri su ciò che, purtroppo, ho visto a circa 15 metri dalla fine della seconda e lunga sezione della ferrata.
Cosa ho visto...?!
Ho visto e toccato con mano un set da ferrata con i moschettoni ancora agganciati (uno alla catena e l' altro al cavo metallico...) e la corda che doveva teoricamente arrivare al dissipatore completamente tranciata.
...è stato quasi uno choc!
Non riuscivo a credere ai miei occhi...
Ho fatto anche tre fotografie che, spero, siano di qualche utilità a risolvere questo inquietante mistero...
La caduta fatale è il primissimo pensiero... ma a San Tomaso non sapevano di nessun fatto tragico avvenuto ultimamente... mi confermavano solamente l' intervento di un elicottero avvenuto ieri, ma per altri motivi che non riguardavano la ferrata.
Ho anche parlato due volte con due volontari del Soccorso Alpino che salivano a San Tomaso, ma anche loro non sapevano nulla... e anzi mi chiedevano lumi sull' esatta posizione del set tranciato.
Salvo poi successivamente dirmi che verranno fatte delle ricerche e che il set da ferrata in questione probabilmente è li appeso in parete da settimana scorsa... e che presto verrà rimosso... (???)
Mah...
Strana risposta...
In ogni caso il senso di angoscia, tristezza e di inquietudine rimane in me... come pure mille e più domande...
Riguardo alla ferrata, l' ho trovata difficile ma qualitativamente solo discreta... dato che la qualità stessa della roccia è bassa.
Troppo spesso ho trovato roccia unta, sopratutto nella parte iniziale, ma devo anche ammettere che qualche bella placca di roccia di buona qualità l' ho trovata.. sopratutto nella dura e tosta placca, a circa metà parete, "addomesticata" da ben 16 placche metalliche per i piedi...!!!
Se solo ce ne fossero state neanche la metà sulla untissima diagonale iniziale e altrettante sulla menzionata e bellissima placca (quindi 8 placche metalliche, anzichè 16...), credo che ora tutti troverebbero la suddetta placca come il vero punto più difficile dell' intera ferrata.
Oggi ho arrampicato in libera per quasi il 90% della ferrata, grazie alle mie vecchissime ma ancora performanti scarpette d' arrampicata.
Ho usato la catena una sola volta nel tratto iniziale untissimo e in un' altra occasione...
La tostissima e bella placca l' ho salita parzialmente in libera, dato che ho usato per i piedi solo 4 staffe metalliche sulle 16 posizionate, senza toccare la catena...
In questo duro tratto credo di aver fatto passaggi di 6b - 6 b+ (quindi VII - VII+), senza però mai rischiare stupidamente di volare...
Ovviamente la mia è una valutazione puramente soggettiva...
Il resto della ferrata, quindi passaggi facili o tratti difficili, li ho saliti arrampicando in libera, senza perciò usare le staffe metalliche, la catena, o il cavo metallico... e di questo devo ringraziare le mie ancora belle scarpette d' arrampicata... belle maaa... dio mio quanto strette e dolorose... erano tantissimi anni che non le usavo più...!!!
Già non nutrivo molta fiducia su questi set da ferrata (ben sapendo l' enorme differenza del fattore di caduta rispetto ad una normale corda dinamica destinata all' arrampicata) e oggi tale fiducia è scemata ancor di più...
Forse, forse... meglio fare come quei fortissimi e tostissimi ragazzini che, con enormi e buffi crash pad (materassini) sulle spalle, girano come bambini felici e spensierati nei boschi alla ricerca del masso più bello, più strapiombante ed estetico dove provare facili o estremi boulder...
Cari saluti a Tutti...
Angelo
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Kommentare (38)