Ferrata 3 Signori da Gordola


Publiziert von paoloski , 25. Mai 2015 um 15:25.

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Bellinzonese
Tour Datum:24 Mai 2015
Wandern Schwierigkeit: T2 - Bergwandern
Klettersteig Schwierigkeit: K2+ (WS+)
Wegpunkte:
Geo-Tags: Gruppo Cima dell'Uomo   CH-TI 
Zeitbedarf: 9:00
Aufstieg: 1838 m
Abstieg: 1838 m
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Gaggiolo, Mendrisio, Autostrada A2, uscita di Bellinzona Nord, seguire le indicazioni per Bellinzona, alla rotonda quelle per Gorduno, attraversare il Ticino sul ponte, da qui dirigersi verso Sud lungo la cantonale, all'altezza di Lusanico sulla destra indicazioni per Gordola, seguire la strada, piuttosto stretta, fino al termine della stessa, piazzola per parcheggiare o qualche posto appena prima. Parcheggi molto limitati.
Unterkunftmöglichkeiten:Capanna Albagno UTOE
Kartennummer:CNS 1313 Bellinzona

Fra le varie possibilità prese in esame per la ferrata degli Incontri di Avvicinamento alla Montagna di quest'anno si era prospettata la possibilità di andare a fare la nuova ferrata dei 3 Signori sopra Monte Carasso. La cosa per gruppi numerosi ci è apparsa subito complicata, per via della ridotta capienza della funivia e della necessità di prenotare con una settimana di anticipo, ma vale comunque la pena di andare a vederla.
Siamo solo in due del gruppo di accompagnatori: io e Piera, decidiamo di snobbare la risalita in funivia fino a Mornera per salire invece da Gordola. Ci troviamo a Gaggiolo alle 8 ed alle 9,15 partiamo dal piccolo parcheggio posto al termine della strada,seguendo le indicazioni per Baltico e Mornera.
Il sentiero è ben segnalato e passa per diversi nuclei molto belli, tratti in faggete e betullete si alternano a tratti di pascolo, finalmente arriviamo al laghetto di Mornera, da qui, in breve, eccoci all'arrivo della funivia.C'è un cartello esplicativo con foto, cartina, e percorso della ferrata oltre a tutte le indicazioni e avvertimenti per percorrerla. Facciamo due metri e ci troviamo davanti a diversi sentieri e stradine che vanno in ogni direzione, di indicazioni su quale seguire per arrivare all'attacco neppure l'ombra, studiamo la cartina svizzera e decidiamo per un sentiero che va in salita, qualche centinaio di metri e nuovo consulto: stiamo salendo troppo, ci abbassiamo sul sentiero sottostante segnalato con delle paline violette e lo seguiamo finchè non arriviamo ad un bivio senza alcuna segnalazione ma che sembra andare nella direzione giusta, proseguiamo quindi su questo percorso che, con solo qualche saliscendi, ci porta alla base del Sasso Torrasco ed alla partenza della via.
Ci imbraghiamo, mangiamo qualcosa e partiamo.
L'inizio è subito verticale e prosegue con una lunga serie di scale per un bel tratto, ci sono degli spostamenti a sinistra e destra per seguire una serie di cengie ma il tracciato è sempre piuttosto aereo.
Di ferro ce n'è in abbondanza ma quando la roccia offre la possibilità di appigli ed appoggi solidi e di dimensioni adeguate si è evitato di mettere gradini.
Dopo il primo tratto verticale arriviamo ad un intervallo camminabile, sempre però assicurato con il cavo di ferro, che porta ad un ulteriore risalto che termina su una sorta di dentello, da qui, dove si trova anche un'uscita per il sentiero, che non sembra però molto frequentato, ci si sposta a destra per ridiscendere lungo una serie di gradini e traversare poi sotto ad una sorta di tetto.
Al di là si risale verticalmente e lungamente su una serie di lame di gneiss, vi è anche un breve tratto leggermente strapiombante ma perfettamente attrezzato che richiede qualche sforzo,  finchè eccoci in vista del contenitore con il libro della via.
Da questo punto si scende ad una sella e si risale poi per andare a raggiungere la base dell'ultimo pinnacolo del Sasso Torrasco, qui si trova il passaggio più atletico e faticoso dell'intera ferrata: una lama stretta e con una pendenza fortemente strapiombante che si supera proprio sul filo, se non si sanno usare per bene le gambe si rischia di uscirne con le braccia rotte.
Superato questo tratto ostico la via prosegue più dolcemente fino a raggiungere l'immancabile ed insulso ponte tibetano che porta ad un pinnacolo staccato e da cui si scende poi al sentiero.
Sia io che Piera non amiamo molto questi manufatti da parco giochi per cui decidiamo di lasciare il piacere della sua percorrenza ad una ragazzina che evidentemente lo trova invece di suo gusto visto che lo percorre varie volte avanti ed indietro.
Raggiungiamo il sentiero e seguendo le indicazioni raggiungiamo la capanna Albagno. Finalmente si mangia, sono quasi le 15 e comincio sad avere un certo languore.
Dalla capanna, dopo un caffè, prendiamo la strada per scendere, passiamo dal bacino di Pian di Nar, quindi ripassiamo dal laghetto di Mornera e seguiamo poi il bel sentiero ripassando dai bei nuclei da cui siamo passati stamane.

Bella ferrata, per i miei gusti un po' troppo lunga, in un bellissimo ambiente e perfettamente attrezzata. La difficoltà dei primi due tratti
a mio avviso sta tra il PD ed il PD+, l'ultimo tratto invece lo classificherei AD-.
A mio avviso poco adatta a degli assoluti principianti: troppo lunga e troppo esposta.
Meriterebbe qualche segnalazione in più, almeno dall'arrivo della funivia di Mornera, per raggiungere l'attacco.
Anche un avviso sulla difficoltà dell'ultimo tratto non guasterebbe.
Bellissimi i monti e gli alpeggi da cui si passa salendo da Gordola.

Tourengänger: paoloski
Communities: Hikr in italiano


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Kommentare (4)


Kommentar hinzufügen

Nevermind hat gesagt: Ferrata
Gesendet am 25. Mai 2015 um 16:10
Ciao Paolo, ho percorso la ferrata in questione il 10 maggio con il CAI Pallanza. Mi permetto di fare qualche osservazione (a scopo costruttivo) alla tua relazione. A) dall'arrivo della funivia l'attacco della ferrata mi pare indicato bene, si segue il sentiero per la Capanna, si passa il laghetto e poi ad un bivio c'è un evidentissimo cartello sulla sx B) mi rendo conto che niente è più soggettivo della gradazione della difficoltà in ferrata, ma per me è un bel AD/AD+, PD mi pare veremente poco sia per l'esposizione sia per i tratti strapiombanti, che non sono molti ma ci sono; l'ultimo in particolare è duretto C) il ponte tibetano è l'uscita della variante difficile che si può prendere a metà del primo tratto, come anche indicato dai cartelli che hai fotografato (da verificare se è percorribile oppure no, noi non eravamo sicuri e nel dubbio non l'abbiamo fatta) D) a meno che non lo abbiano aggiornato, lo schema della ferrata riportato all'arrivo della funivia è sbagliato. Ciao Giuliano

paoloski hat gesagt: RE:Ferrata
Gesendet am 25. Mai 2015 um 16:53
Ciao Giuliano,
grazie per il tuo commento. A mio parere la segnaletica è in fase di rifacimento perchè dall'uscita della funivia di Mornera c'è il cartello che indica la capanna Albagno ma nessuna indicazione per la ferrata, è vero che c'è un'indicazione nei pressi del bacino di Pian di Nar ma sotto, quando servirebbe non c'è nulla. comunque vi sono diverse paline con i bulloni per fissare un'indicazione ma nessun segnale ancora.
B) Come dici tu niente è più opinabile di una valutazione di difficoltà ma comunque la prima parte non mi sembra difficile, certo è lunga ed esposta, ed a mio parere anche un po' noiosa, direi comunque assolutamente sconsigliabile con dei principianti e meno che mai con un corso di introduzione come il nostro.
C) mi era venuto il sospetto che l'ultimo tratto fosse la parte finale della variante difficile, anche qui la segnaletica è inesistente e quando si esce dal secondo tratto non vi è alcun cartello segnaletico.
Non amo molto le ferrate ma un paio all'anno mi toccano per dovere di accompagnatore, quest'anno poi sono anche uno dei direttori per cui...
D) ti confermo che lo schema della ferrata sul cartello, lo stesso del sito internet, è ancora sbagliato.
Un po' più di attenzione a queste cose non guasterebbe.
Ciao, grazie, buone gite, Paolo

Nevermind hat gesagt: RE:Ferrata
Gesendet am 25. Mai 2015 um 20:48
Ciao Paolo,
scusami se mi permetto un'ultima precisazione che magari può venire utile agli altri fruitori del sito. Il giusto schema è quello pubblicato sul post del 13 aprile sulla pagina facebook della ferrata
https://www.facebook.com/tresignori/photos/a.1483487395199070.1073741829.1469546016593208/1606261106255031/?type=1&theater
da cui si evince che io e te abbiamo concatenato i due percorsi di difficoltà media, mentre il terzo "difficile" parte dove ci sono i percorsi per la via di fuga e, se ho interpretato giusto, esce in corrispondenza del ponte tibetano.
Ovviamente gli schemi (errati) presenti in loco contribuiscono solo a confondere i percorritori della ferrata; concordo assolutamente con te che un po' più di attenzione a questi "dettagli" non guasterebbe.
Ti saluto e ti auguro buone gite, Ciao Giuliano

igor hat gesagt:
Gesendet am 25. Mai 2015 um 17:41
Complimenti per la gita e la ferrata poi fatta da sotto cominebti doppi mi piacerebbe anche a ne farla mi sembra bella ciao Igor


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