Tanti alpeggi sotto il Pizzo d'Alben. Val Marcia.
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Con una settimana di ritardo, ecco che abbiamo messo nel mirino il nostro obiettivo… il Pizzo d’Alben, un posto sconosciuto per tutti noi del gruppo, una montagna delle “nostre” valli che mai prima d’ora avevamo sentito nominare, salvo a posteriori leggere su Hikr che dodiesis aveva già postato una relazione del Pizzo in una sua escursione invernale ben 5 anni fa.
Partendo dalla zona industriale di Premana si attraversa un ponte in pietra e la strada si biforca, a sinistra si va verso il rifugio Casera Vecchia ed altre mete, mentre a destra prendete in direzione Piz d’Alben e Alpe di Chiarino, fatti pochi passi trovate già l’abitato di Lavinol.
Da qua il sentiero sale in maniera implacabile , calpestando una mulattiera con un fondo in pietra, quasi selciato, e giunti sulla soprastante carrareccia, al secondo tornante seguite a destra il sentiero che porta verso le Baite Zucco. Noi invece abbiamo seguito per un po’ la carrareccia, e quando ci siamo accorti di essere un po’ fuori traiettoria abbiamo recuperato l’errore passando prima per Porcile di Sotto e subito dopo siamo giunti alle Baite Zucco riuscendo così a non perdere più di una decina di minuti.
Da qua in avanti è impossibile perdersi, la fitta bollatura bianca e tutta una serie di paline, vi spingono prima alle Baite d’Alben e subito dopo aver attraversato un bel bosco, arriverete alla bella Alpe Ariale dove troverete l’ennesima palina; qua si può affrontare la salita a piacere, se proseguite risalendo il pendio erboso rimarrete sul sentiero bollato, se invece proseguite a destra su largo sentiero, le due vie si ritroveranno nelle vicinanze della Santella. Noi abbiamo proseguito a destra, i tempi di salita sono medesimi.
Dalla Santella si prosegue sempre con buona pendenza sino all’Alpe di Chiarino, e giunti nella parte soprastante del piccolo abitato troverete la palina che vi indica la direzione della vostra meta: Pizzo d’Alben 0.40.
Anche per l’ultimo tratto di strada non sperate di trovare un sentiero “dolce”, perché si prosegue sempre ripidamente ancorché aiutati da diversi tornatini, e oltrepassato il bosco di Larici la Cima con la Croce comparirà improvvisa. Qua si gode di un grande panorama e se vi fermate per mangiare, come abbiamo fatto noi, c’è pure una bella e comoda panca in legno a forma semicircolare che guarda verso la Valvarrone, ma se proprio volete esagerare, per amplificare le infinite emozioni “cacciate” dalle tasche cartine, filtri e del buon “pakistano” e tutto sembrerà più bello! :) :) :)
A parte le battute, qua si sta che è una meraviglia e la nostra unica “sostanza” di cui abbiamo abusato dopo il pranzo, sono stati gli ottimi Baci di Dama ottimamente cucinati ed offerti dalla nostra cara Esilde. Il relax è totale, ma se avete ancora un po’ di “birra” vi consiglio di fare una puntatina alla vicina Cima che ho quotato 1955 mt, basta seguire la flebile traccia di sentiero che prosegue in cresta camminando con un minimo di attenzione, e con un’ultimo strappo tra i fitti Rododendri arrivate sulla bella e panoramica cimetta dove diversi Camosci scorrazzano in tutta tranquillità.
Per il ritorno a Premana poco o nulla cambia rispetto all’andata, noi per rendere più divertente la discesa una volta giunti alla Santella abbiamo ripreso il sentiero bollato di bianco evitato all’andata, ci siamo portati all’Alpe Ariale dove c’era la palina con la biforcazione, e da lì siamo scesi spediti fino alle Baite Zucco, abbiamo tralasciato sulla destra Porcile di Sotto ed in 15/20 minuti siamo giunti alla macchina attraversando Lavinol, dove qua come ultima sorpresa, abbiamo visto un bellissimo esemplare di Biacco Nero e due Ramarri dolcemente svaccati sul muretto a secco… e vi assicuro che non è stata un’allucinazione da sostanze psicotrope!
Nota 1): Se siete alla ricerca di una bella cima panoramica, poco frequentata e wild quanto basta, questo è il posto che fa per voi; dal Pizzo saprete riconoscere tutte le cime più importanti che vi circondano e se tutto questo non vi basta, si può allungare a piacimento l’escursione. Anche gli amanti degli alpeggi storici dove si produce ancora dell’ottimo formaggio, avranno la loro parte di soddisfazione. Segnalo solo che la salita è sempre bella ripida sino alla sua meta.
Nota 2): Cose a caso & dilemmi della vita:
Il calcio e la Storia: Il Milan ha chiesto ad Ancelotti di tornare nel club… poi aggiungeranno alla rosa dei calciatori Van Basten, Rijkaard e Gullit!
Futuro: Berlusconi e Dudù hanno un milione e mezzo di follower su Istagram. Tranquilli, in qualsiasi caso sono tutti cani.
Politica e religione: Salvini sfida Renzi. L’Italia secondo Matteo.
Lutto negli States: Morto in un incidente stradale il matematico John Nash… non aveva "calcolato" bene i tempi di frenata del taxi.
Nota 3): Eric uno di noi...
PREMANA.
Esilde è qui con noi e non nella Savana,
con Giusy che l’aspetta e che gli offre una banana,
e Mauro li davanti ci fa da carovana.
Premana,
si parte verso il pizzo con un’idea malsana,
portando sulle teste ‘na minchia di bandana,
ma ripido è il sentiero e giunge la caldana.
Premana,
vicino alla mia meta mi ferma la dogana,
con Giusy che sfancula urlando dalla tana,
Esilde torna indietro…la tua è 'na corsa vana!
La donna che io incontro mi mostra la sottana, e adesso io col cazzo che scappo da Premana!
A la Prochaine! Menek und Olmo

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