ivanbutti Questo sabato oltre a Paola, Paolo e me, rientra tra di noi dopo un pò di assenza Massimo. Visto il meteo ballerino altri amici hanno invece optato per la domenica; partiamo dal paese di Gnosca intorno alle 07.20 seguendo il cammino sempre ben marcato già seguito da numerosi hikriani; si sale incrociando in più punti la strada che porta ai Monti degli Stroppini e a quelli di Naseri, davvero belli e ben tenuti e dove si trova anche l'unica fontana che si incontra lungo il percorso. Da qui in poi, pur restando sempre ben marcato, il cammino si fa molto più selvaggio oltre che molto più ripido; si incomincia a vedere la bella cresta che dal Gaggio scende alla Cima d'Aspra, che più tardi percorreremo parzialmente, oltre all'onnipresente Pizzo di Claro proprio di fronte e alle cime che fanno da spartiacque tra la bassa Mesolcina ed il Lario, dove tra non molto è prevista qualche uscita. Arriviamo così al Rifugio Alpe d'Aspra, che pensavo di trovare aperto mentre era chiuso, comunque poco male perchè il meteo, in accordo con le previsioni, è variabile con più nubi che sole, ma certamente non minaccia pioggia. Risaliamo così direttamente alla croce della Cima d'Aspra, meta originaria, dove giungiamo dopo 3 ore. Un pò di riposo e, visto che è presto, propongo di salire alla Cimetta, e così facciamo; nel salire all'anticima perdiamo il sentierino (ora non più marcato) che percorreremo al ritorno, e così ravaniamo un pò tra rododendri e larici abbattuti. Poi la cresta si fa divertente con qualche passaggino dove occorre giusto un minimo di attenzione, e così attacchiamo l'ultimo strappo che ci porta in vetta alla Cimetta. Col senno di poi saremmo potuti salire abbastanza tranquillamente anche al Gaggio che ormai era lì, ma vuoi perchè non era la meta di giornata, vuoi perchè in quel momento tira un bel venticello e pare scurirsi un attimo non ci poniamo nemmeno la domanda e ritorniamo sui nostri passi, fermandoci a pranzare all'esterno dell'Alpe d'Aspra. Il sole che sparisce non concilia la pennichella post-pranzo, ed allora rientriamo; in discesa si apprezza ancor di più la ripidità del tratto che porta ai Monti Naseri, ai quali arriviamo infatti in un battibaleno; facciamo una breve sosta alla fontana e poi ancora giù per percorrere i restanti 800 m. di dislivello che ci riportano all'auto. Commento finale: bella sgambata che ti permette di compiere un dislivello elevato in poco tempo, chiaro segno del fatto che di piano ce n'è poco o niente; per me senz'altro più bella la seconda parte, peccato per non avere completato la cresta ma come detto non era negli obiettivi, magari chissà in futuro studiando un possibile giro ad anello.
[proralba] Grazie Ivan, grazie Paolo, grazie Massimo (che piacere anche per me riincontrarti e, per quel che mi riguarda davvero dopo molto.. dal Grassi.. , che bella sorpresa )
Cima d' Aspra.. la zona mi è in toto nuova e di certo la ricorderò! .. la sua Natura.. delicata accogliente nei prati.. più rude e selvaggia nel tratto finale.. già oltre.. vs... il Gaggio.. :)..
..intrigante commistione…
Aspra..? di nome :), in sostanza generosa.. di spunti... Pizzo Claro.. e laghetto .. :) ..Marmontana .... , più in là.. lago di Cama.. :).. …. e il Gaggio sì!.. quasi "ingaggiato ; ) "..alla fin fine potrebbe .. fruttare.. un bel giro ad anello..
Gaggio.. :) :) .. per la serie.. :) "se di desidera qkosa.. meglio dirsi tutto e subito.. :)" tutti li' tentatissimi .. ce lo siam tenuti dentro. . quasi a confessarcelo dopo :) :)..
bellissima giornata, splendida compagnia
ancora grazie
... p s. .... ..
.. ... .. ma.. la relazione è (o si è da sola! :) ) gia' pubblicata? .. :).. ..mica me n'ero accorta.. :) .. sorry , inesperienza o effetto Bonarda " fumante" ancora presente?.. mah...
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