Monte Alben 2019 m - Via delle Creste

Tempo fa avevamo visto un cartello “Via delle Creste” per salire all’Alben. La cosa ci aveva incuriosito. In questi giorni abbiamo studiato un itinerario ed eccoci qui al posteggio del Santuario Madonna della Neve o della Forcella di Costa Serina.

Interpreto male la descrizione del sentiero 519b per il Monte Suchello, una svista. Quella che pensavo una comoda salita è invece una bella srampegata. In salita costante raggiungiamo il colletto a pochi metri dalla cima. In pochi minuti siamo alla croce. Il caldo è pesante e già la nebbia cominciata a salire dalla Val Vertova, non sarà una giornata di grandi panorami oggi!

Ritornati al colletto scendiamo ripidamente al P.so Barbata, numerosi roccoli, anche molto belli alcuni.

Proseguiamo ora per la Cascina dei Foppi con un sentiero oserei dire molto comodo, poco bergamasco! Un po’ nel bosco, tra pinnacoli rocciosi, qualche piccolo strappetto, uno più lunghetto e infine siamo alla Cascina al cospetto dell’intera cresta dell’Alben.

Dietro la cascina, un cartello su un albero indica la “Via delle Creste”, altrimenti si può proseguire con il sentiero 525 e giungere al medesimo punto, sotto Cima di Campelli. Prendiamo la “Via delle Creste”, evidente e ben segnata ma di cresta ne fa ben poca, sembra più di cresta quello che sale dal Bivacco Testa. Con due ripidi strappi raggiungiamo la Cima di Campelli e in pochi minuti di discesa il colletto sottostante e la fine della “Via delle Creste”. Riprendiamo la salita che ripidamente, passando tra roccette raggiunge la vetta, oggi nella nebbia più totale, peccato!

Aspettiamo invano che si apra uno squarcio, niente da fare. Proseguiamo ora verso il P.so La Forca, Un bellissimo e anche un poco impegnativo traverso tra roccette e sentiero che scende poco per volta al Passo. Non ci sono difficoltà particolari, ma la roccia è piuttosto liscia e a tratti scivolosa, qualche passaggino non banale. Fatto nel senso contrario è tutto più semplice.

Dal P.so saliamo alla Cima della Croce. Una salita facile e divertente anche qui tra sentiero e roccette. Qualche schiarita ma poca cosa purtroppo. Volendo dalla cima si può scendere sul versante opposto seguendo un tratto del tracciato del “MAGA” e arrivare sul sentiero 502-503 poco sopra Casere Alte, ma questo l’ho scoperto solo oggi!

Torniamo quindi al P.so La Forca, un’occhiata al micro bivacco del Giuan e poi giù a Casere Alte per la sosta pranzo.

Ancora qualche occhiata di sole ma poca roba. Nonostante ciò decidiamo di scendere allungando un poco. Prendiamo quindi il sentiero dei Martiri di Cornalba-Sentiero Partigiano per il P.so del Sappli. Passiamo bellissimi prati in fiore, praticamente perdendo pochissimi metri di dislivello. Bisogna fare attenzione a una delle prime indicazioni, il cartello Sentiero del Partigiano sembra mandare a sx mentre in realtà andando a sx il sentiero poco dopo diventa una traccia che sale a una cimetta di cui non ricordo il nome. Il sentiero da prendere è quello in discesa a fianco del cartello. Raggiungiamo una sorta di colletto, dopo di che si entra nel bosco e si comincia a scendere più ripidamente. Anche qui attenzione, a un certo punto il sentiero volta bruscamente a sx, cartello Cornalba su un albero, in discesa è poco visibile. Si prosegue brevemente con qualche sali scendi e poi giù. Si trova un altro cartello che indica “Palestra di Roccia-Cornalba” che manda a dx, noi abbiamo continuato a sx e ripidamente abbiamo raggiunto le prime abitazioni e poi la strada che andando a dx in pochi minuti raggiunge la parte alta di Cornalba.

Sosta birra al primo bar del paese. Dopo di che scendiamo alla provinciale e ritorniamo al Santuario. Poco fuori Cornalba c’è il cartello Sentiero Mercatorum, fa tagliare i tornanti. Alla Località Tagliata meglio scendere sulla strada interna che stare sulla provinciale come abbiamo fatto noi. Arriva sempre al Santuario, non scende come pensavamo noi e ha il vantaggio che passano sicuramente meno macchine.