Grigna Settentrionale
|
||||||||||||||||||||||
Ieri sera abbiamo deciso per una sveglia soft alle 6,30 così da poter fare colazione alle 7...io però alle 5,15 sono già sveglio, rimango ancora un po' sotto il piumone poi decido di alzarmi e fare le cose con calma, quando torno in camera vedo che anche Monica è già in piedi, per cui scendiamo e, calzati gli scarponi, andiamo a fare un giretto nei dintorni: c'è una luce stupenda ed il cielo è terso.
Nei prati sottostanti il rifugio vi sono decine di esemplari di orchide mascula che ieri non avevo notato, girovaghiamo un po' nei dintorni del rifugio, studiamo il percorso per la nostra meta odierna e quando rientriamo vediamo che buona parte degli allievi e degli accompagnatori sono già in piedi.
La colazione è abbondante ma comunque alle 7,45 siamo già in marcia, più o meno in fila indiana, lungo la stradina che porta alla spianata in cui si trovava il rifugio Tedeschi prima che fosse spazzato via da una valanga.
Abbiamo deciso di salire per la cosiddetta "via invernale" , decisamente diretta, e scendere poi per la "via estiva" molto meno ripida.
Il gruppo si snoda lungo il ripido versante ma, ognuno col la sua andatura, in meno di un'ora sono tutti al bivacco Riva-Girani. Facciamo una breve sosta e ripartiamo, ben presto ci rendiamo conto del perchè questo pendio venga chiamato "muro del pianto": il sentiero sale con brevi svolte continue lungo la linea della massima pendenza.
Nonostante la ripidità, o forse proprio per questa, in un'ora i primi arrivano alla cresta spartiacque, la vista dalla parte opposta, sebbene disturbata dalle nuvole, è decisamente entusiasmante, Daniela e Nadia proseguono quindi lungo la cresta per raggiungere la cima insieme agli allievi più veloci, io mi fermo ad aspettare Carlo, Gianni e Monica che sono in coda con gli ultimi.
Ripartiamo quindi tutti assieme seguendo il sentierino che corre lungo la cresta abbassandosi spesso sul versante Valsassina, percorriamo tratti pianeggianti che si alternano a brevi risalti ed in poco tempo siamo in vista della croce sommitale, subito sotto ecco il rifugio Brioschi.
Guardo l'ora...io sono con gli ultimi eppure in meno di tre ore comprese le soste siamo arrivati tutti in cima, non c'è che dire: un gruppo di sprinter. Sembrano tutti estremamente soddisfatti, ci rifocilliamo, chi con un the chi con una birra dentro al rifugio e poi, alle 11,30 decidiamo di scendere.
Ci avviamo lungo la "via estiva", molto meno ripida rispetto a quella che abbiamo percorso in salita e in breve siamo al bivacco Merlini, da qui scendiamo lungo il sentiero estivo, dapprima per qualche balza rocciosa poi per ampi prati. Andiamo a vedere una sorta di grotta con una baita alla base della muraglia rocciosa sotto cui passiamo, poi il sentiero diviene quasi pianeggiante ed arriviamo velocemente allo spiazzo dell'ex rifugio Tedeschi.
C'è un sacco di gente al sole, moltissimi bambini, non sono neppure le 13 per cui decidiamo di pranzare poco sotto, all'ombra ed in un luogo più tranquillo, finito il pranzo arriva l'ora di scendere, ripassiamo dal nostro rifugio per recuperare quanto lasciato stamane, bere un caffè e salutare Dario, ospite cordialissimo.
Riprendiamo il sentiero di discesa verso Pasturo, che è decisamente ripido ma, per fortuna, ombreggiato.
Infine eccoci al parcheggio. Ci si cambia, ci si saluta, ci si da appuntamento per la lezione di mercoledi sulla Tutela dell'Ambiente Montano, la due giorni è proprio finita.
Magnifica "due giorni" in Grigna: posti bellissimi, cima raggiunta da tutti con gran soddisfazione, ottimo trattamento in rifugio...cosa volere di più?
Nei prati sottostanti il rifugio vi sono decine di esemplari di orchide mascula che ieri non avevo notato, girovaghiamo un po' nei dintorni del rifugio, studiamo il percorso per la nostra meta odierna e quando rientriamo vediamo che buona parte degli allievi e degli accompagnatori sono già in piedi.
La colazione è abbondante ma comunque alle 7,45 siamo già in marcia, più o meno in fila indiana, lungo la stradina che porta alla spianata in cui si trovava il rifugio Tedeschi prima che fosse spazzato via da una valanga.
Abbiamo deciso di salire per la cosiddetta "via invernale" , decisamente diretta, e scendere poi per la "via estiva" molto meno ripida.
Il gruppo si snoda lungo il ripido versante ma, ognuno col la sua andatura, in meno di un'ora sono tutti al bivacco Riva-Girani. Facciamo una breve sosta e ripartiamo, ben presto ci rendiamo conto del perchè questo pendio venga chiamato "muro del pianto": il sentiero sale con brevi svolte continue lungo la linea della massima pendenza.
Nonostante la ripidità, o forse proprio per questa, in un'ora i primi arrivano alla cresta spartiacque, la vista dalla parte opposta, sebbene disturbata dalle nuvole, è decisamente entusiasmante, Daniela e Nadia proseguono quindi lungo la cresta per raggiungere la cima insieme agli allievi più veloci, io mi fermo ad aspettare Carlo, Gianni e Monica che sono in coda con gli ultimi.
Ripartiamo quindi tutti assieme seguendo il sentierino che corre lungo la cresta abbassandosi spesso sul versante Valsassina, percorriamo tratti pianeggianti che si alternano a brevi risalti ed in poco tempo siamo in vista della croce sommitale, subito sotto ecco il rifugio Brioschi.
Guardo l'ora...io sono con gli ultimi eppure in meno di tre ore comprese le soste siamo arrivati tutti in cima, non c'è che dire: un gruppo di sprinter. Sembrano tutti estremamente soddisfatti, ci rifocilliamo, chi con un the chi con una birra dentro al rifugio e poi, alle 11,30 decidiamo di scendere.
Ci avviamo lungo la "via estiva", molto meno ripida rispetto a quella che abbiamo percorso in salita e in breve siamo al bivacco Merlini, da qui scendiamo lungo il sentiero estivo, dapprima per qualche balza rocciosa poi per ampi prati. Andiamo a vedere una sorta di grotta con una baita alla base della muraglia rocciosa sotto cui passiamo, poi il sentiero diviene quasi pianeggiante ed arriviamo velocemente allo spiazzo dell'ex rifugio Tedeschi.
C'è un sacco di gente al sole, moltissimi bambini, non sono neppure le 13 per cui decidiamo di pranzare poco sotto, all'ombra ed in un luogo più tranquillo, finito il pranzo arriva l'ora di scendere, ripassiamo dal nostro rifugio per recuperare quanto lasciato stamane, bere un caffè e salutare Dario, ospite cordialissimo.
Riprendiamo il sentiero di discesa verso Pasturo, che è decisamente ripido ma, per fortuna, ombreggiato.
Infine eccoci al parcheggio. Ci si cambia, ci si saluta, ci si da appuntamento per la lezione di mercoledi sulla Tutela dell'Ambiente Montano, la due giorni è proprio finita.
Magnifica "due giorni" in Grigna: posti bellissimi, cima raggiunta da tutti con gran soddisfazione, ottimo trattamento in rifugio...cosa volere di più?
Tourengänger:
paoloski
Communities: Hikr in italiano
Minimap
0Km
Klicke um zu zeichnen. Klicke auf den letzten Punkt um das Zeichnen zu beenden
Kommentare (1)