Lago di Cama
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Dopo una (troppo) lunga astinenza torno anch'io a muovere qualche passo in montagna.
Venuto a cadere il progetto originale a causa della pessima meteo degli ultimi giorni, Valerio mi propone una tranquilla passeggiata al lago di Cama e io accetto di buon grado.
Ci ritroviamo il mattino seguente a Cama e dopo un caffè e due chiacchiere ci spostiamo in località Ogreda, punto di partenza della nostra escursione. Per me è la prima volta in Val Cama e mi lascio guidare dall'amico
Eio, che questi luoghi li conosce bene. Il sentiero sale ripido nel bosco e i m di dislivello si macinano velocemente, nonostante il lungo periodo di inattività. Dopo circa un'ora di salita la pendenza diminuisce e ci inoltriamo in un bosco di conifere che regala colori meravigliosi. Il sentiero, ben tracciato, resta sempre sul versante sinistro della valle e in un'altra oretta ci conduce al lago.
Che dire di questo laghetto? È veramente un luogo meraviglioso che ripaga chiunque abbia la voglia di camminare fin lì! Ci fermiamo a lungo e passeggiamo esplorando i dintorni del laghetto. Dobbiamo fare molta attenzione a non calpestare i numerosi rospi che, nel periodo dell'accoppiamento, invadono letteralmente le rive. Un luogo idilliaco, un paradiso, che però porta ancora la ferita della frana che nell'estate del 2013 è scesa nella notte spezzando una giovane vita.
I circa 1000m di dislivello potrebbero anche bastare, ma poi la nostra attenzione si rivolge alle cime, ai canali, ai contrafforti, ed ecco che nasce un'idea (per la prossima gita) e il desiderio di andare a vedere più da vicino. Ed è così che superato il lago proseguiamo nella conca e risaliamo i pendii per alcune centinaia di m. Camminiamo fino ai primi nevai e da lì valutiamo meglio le difficoltà di un'eventuale prossima salita in zona. Ma questo lo lascio alla prossima relazione...
È tempo di rientrare, visto che vogliamo essere a casa presto. Affrontiamo la discesa con passo tranquillo e diverse piccole soste. Dal lago in 2 ore siamo alla macchina.
Venuto a cadere il progetto originale a causa della pessima meteo degli ultimi giorni, Valerio mi propone una tranquilla passeggiata al lago di Cama e io accetto di buon grado.
Ci ritroviamo il mattino seguente a Cama e dopo un caffè e due chiacchiere ci spostiamo in località Ogreda, punto di partenza della nostra escursione. Per me è la prima volta in Val Cama e mi lascio guidare dall'amico

Che dire di questo laghetto? È veramente un luogo meraviglioso che ripaga chiunque abbia la voglia di camminare fin lì! Ci fermiamo a lungo e passeggiamo esplorando i dintorni del laghetto. Dobbiamo fare molta attenzione a non calpestare i numerosi rospi che, nel periodo dell'accoppiamento, invadono letteralmente le rive. Un luogo idilliaco, un paradiso, che però porta ancora la ferita della frana che nell'estate del 2013 è scesa nella notte spezzando una giovane vita.
I circa 1000m di dislivello potrebbero anche bastare, ma poi la nostra attenzione si rivolge alle cime, ai canali, ai contrafforti, ed ecco che nasce un'idea (per la prossima gita) e il desiderio di andare a vedere più da vicino. Ed è così che superato il lago proseguiamo nella conca e risaliamo i pendii per alcune centinaia di m. Camminiamo fino ai primi nevai e da lì valutiamo meglio le difficoltà di un'eventuale prossima salita in zona. Ma questo lo lascio alla prossima relazione...
È tempo di rientrare, visto che vogliamo essere a casa presto. Affrontiamo la discesa con passo tranquillo e diverse piccole soste. Dal lago in 2 ore siamo alla macchina.
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