Escursione ai Laghi Gemelli - Le Orobie
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Finestra del 2.5, unico giorno di sereno per il fine settimana, la Val Brembana ci chiama ed i Laghi Gemelli è un ottimo punto di arrivo per noi che arriviamo da Busto(Valter), da Trezzo d'Adda(Emilia e Valentina), da Verona(io ed Irene).
Ed allora "Quelli col naso all'insù" sorta di confraternita di osservatori di cime e pareti e di camminatori-arrampicatori(si accettano new entry), si ritrova a Dalmine, sono le 7.45 un pò tardino nonostante la nostra(mia e di Irene) corsa, trasbordiamo sulla macchina di Valter(più comoda) e via : Lenna e poi Branzi infine Carona.
Cerchiamo, relazione di Patripoli alla mano, l'attacco del sentiero 211, parcheggiamo ed entriamo nel bar sul lungolago, unico posto animato; caffè pausa pit-stop e poi si inizia la salita su questo bel sentiero che, senza pendenze tagli.gambe, inizia a portarci in quota.
Il bosco ci circonda, continui rivoli d'acqua tagliano o percorrono il sentiero, già verso le 10.30 iniziamo ad incontrare gente che scende, noi proseguiamo attardandoci a seguire con lo sguardo la contro valle con gli impianti presenti in cima alla cresta.
Alle 11.30 siamo al lago Marcio ed alla diga che sbarra il passo, l'aggiriamo e arrivati al culmine della salita ci si apre davanti un bellissimo spettacolo delle cime che contornano l'ampia conca.
Ora il percorso si fà con saliscendi non impegnativi, arriviamo alla casa del custode(?) della/e diga/he, giriamo a sx seguendo l'indicazione su freccia gialla indicante "Laghi gemelli", ora sulla sinistra si apre lo spettacolo sul severo Pizzo del Becco, superiamo vari ponticelli e scendiamo in vallette ancora con presenza di neve(che ci farà tribolare nella discesa), poi inizia l'ultimo tratto, circa 100 mt di dislivello che al termine ci fà arrivare alle spalle del Rifugio Laghi Gemelli.
Siamo così al centro di una spettacolare conca, a giro di sguardo vediamo innumerevoli cime : Il Becco, Cima d'Aviasco, Pizzo Farno, Monte Spondone.
Nel rifugio ci accoglie una bella atmosfera, mangiamo e dopo usciamo per un giro di ricognizione fino alla sottostante diga, da lì anche col fatto che il tempo stà cambiando in peggio, riprendiamo il sentiero verso Carona felici di questa bella giornata in un contesto per noi tutto nuovo.
Ed allora "Quelli col naso all'insù" sorta di confraternita di osservatori di cime e pareti e di camminatori-arrampicatori(si accettano new entry), si ritrova a Dalmine, sono le 7.45 un pò tardino nonostante la nostra(mia e di Irene) corsa, trasbordiamo sulla macchina di Valter(più comoda) e via : Lenna e poi Branzi infine Carona.
Cerchiamo, relazione di Patripoli alla mano, l'attacco del sentiero 211, parcheggiamo ed entriamo nel bar sul lungolago, unico posto animato; caffè pausa pit-stop e poi si inizia la salita su questo bel sentiero che, senza pendenze tagli.gambe, inizia a portarci in quota.
Il bosco ci circonda, continui rivoli d'acqua tagliano o percorrono il sentiero, già verso le 10.30 iniziamo ad incontrare gente che scende, noi proseguiamo attardandoci a seguire con lo sguardo la contro valle con gli impianti presenti in cima alla cresta.
Alle 11.30 siamo al lago Marcio ed alla diga che sbarra il passo, l'aggiriamo e arrivati al culmine della salita ci si apre davanti un bellissimo spettacolo delle cime che contornano l'ampia conca.
Ora il percorso si fà con saliscendi non impegnativi, arriviamo alla casa del custode(?) della/e diga/he, giriamo a sx seguendo l'indicazione su freccia gialla indicante "Laghi gemelli", ora sulla sinistra si apre lo spettacolo sul severo Pizzo del Becco, superiamo vari ponticelli e scendiamo in vallette ancora con presenza di neve(che ci farà tribolare nella discesa), poi inizia l'ultimo tratto, circa 100 mt di dislivello che al termine ci fà arrivare alle spalle del Rifugio Laghi Gemelli.
Siamo così al centro di una spettacolare conca, a giro di sguardo vediamo innumerevoli cime : Il Becco, Cima d'Aviasco, Pizzo Farno, Monte Spondone.
Nel rifugio ci accoglie una bella atmosfera, mangiamo e dopo usciamo per un giro di ricognizione fino alla sottostante diga, da lì anche col fatto che il tempo stà cambiando in peggio, riprendiamo il sentiero verso Carona felici di questa bella giornata in un contesto per noi tutto nuovo.
Tourengänger:
Amadeus

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