Becca di Luseney
|
||||||||||||||||||
![]() |
![]() |
Torniamo ancora in Val d'Aosta, per percorrere questo itinerario "in lista" da tempo.
L'esposizione favorevole ci permetterà di poter salire e scendere stando sì attenti al timing ma senza diventar matti e soprattutto senza dover affrontare sveglie ad orari improbabili ... non che una sveglia alle 4 non sia già abbastanza dura.
In queste ultime due settimane le condizioni dell'alta montagna sono generalmente ottime, a patto di voler spallare un po' gli sci e per una vetta del genere è uno sforzo che vale decisamente la pena sopportare.
Comunque il buon sentiero ci permette di salire senza problemi e con relativa comodità. Una volta calzati gli sci, ci dirigiamo verso il vallone, sul cui margine sinistro (destro orografico) sorge l'alpeggio Pra de Dieu che raggiungiamo dopo il superamento di una bella valanga a blocchi.
Dopo l'alpeggio diciamo che inizia la vera gita: si affronta una valletta con neve dura e si passa nei pressi del bivacco Chentre Bionaz, che sorge ai bordi di una conca meravigliosa. Attraversata la conca si punta diretti ad uno dei canali che permettono di saltar sù al "piano superiore", noi oggi abbiamo scelto quello centrale, salito a piedi ma senza la necessità di utilizzare i ramponi.
Nella parte superiore dell'itinerario si continua su pendenze più moderate fino al Colle di Luseney, dove ci attende l'ultima ripida rampa che porta poco sotto alla vetta dove normalmente si lasciano gli sci. Questo ultimo pendio lo affrontiamo per una buona metà con gli sci, poi quando la neve diventa più difficile da gestire con gli assi, continuiamo a piedi.
Dal deposito sci seguiamo il più possibile la parte nevosa che ci conduce direttamente in cima ... e che cima: intorno a noi si apre un panorama eccezionale, si vede il gruppo del Monte Bianco, Mont Velan, Grand Combin, Dent Blanche, Cervino, il gruppo del Rosa, Emilius, Gran Paradiso, Grivola e ovviamente tutte le cime "minori" (lo scatto panoramico rende molto di più di tutte le parole).
Sarebbe molto bello poter stare ancora qui ma il tempo scorre e il sole scalda e vorremmo affrontare almeno il pendio sottostante il prima possibile, l'unico punto che oggi ci potrebbe dare problemi.
Raggiungiamo gli sci e via, lungo questo ripido pendio .. stupendo .... poi si continua velocemente su ottimo firn per tutto il vallone. Affrontiamo sci ai piedi anche il canalino centrale e di nuovo ottimo firn sino al bivacco e anche nella parte bassa fino ad attraversare nuovamente la valanga.
Si attraversa un po' di boscaglia per tornare nei pressi del sentiero, dove dopo una breve risalita a scaletta, scendiamo al punto in cui bisogna, purtroppo, rimettere gli sci in spalla.
L'entusiasmo della giornata ci fa "volare" il tratto a piedi e arriviamo alla macchina contenti come dei bambini .... come quasi ogni volta d'altronde!
L'esposizione favorevole ci permetterà di poter salire e scendere stando sì attenti al timing ma senza diventar matti e soprattutto senza dover affrontare sveglie ad orari improbabili ... non che una sveglia alle 4 non sia già abbastanza dura.
In queste ultime due settimane le condizioni dell'alta montagna sono generalmente ottime, a patto di voler spallare un po' gli sci e per una vetta del genere è uno sforzo che vale decisamente la pena sopportare.
Comunque il buon sentiero ci permette di salire senza problemi e con relativa comodità. Una volta calzati gli sci, ci dirigiamo verso il vallone, sul cui margine sinistro (destro orografico) sorge l'alpeggio Pra de Dieu che raggiungiamo dopo il superamento di una bella valanga a blocchi.
Dopo l'alpeggio diciamo che inizia la vera gita: si affronta una valletta con neve dura e si passa nei pressi del bivacco Chentre Bionaz, che sorge ai bordi di una conca meravigliosa. Attraversata la conca si punta diretti ad uno dei canali che permettono di saltar sù al "piano superiore", noi oggi abbiamo scelto quello centrale, salito a piedi ma senza la necessità di utilizzare i ramponi.
Nella parte superiore dell'itinerario si continua su pendenze più moderate fino al Colle di Luseney, dove ci attende l'ultima ripida rampa che porta poco sotto alla vetta dove normalmente si lasciano gli sci. Questo ultimo pendio lo affrontiamo per una buona metà con gli sci, poi quando la neve diventa più difficile da gestire con gli assi, continuiamo a piedi.
Dal deposito sci seguiamo il più possibile la parte nevosa che ci conduce direttamente in cima ... e che cima: intorno a noi si apre un panorama eccezionale, si vede il gruppo del Monte Bianco, Mont Velan, Grand Combin, Dent Blanche, Cervino, il gruppo del Rosa, Emilius, Gran Paradiso, Grivola e ovviamente tutte le cime "minori" (lo scatto panoramico rende molto di più di tutte le parole).
Sarebbe molto bello poter stare ancora qui ma il tempo scorre e il sole scalda e vorremmo affrontare almeno il pendio sottostante il prima possibile, l'unico punto che oggi ci potrebbe dare problemi.
Raggiungiamo gli sci e via, lungo questo ripido pendio .. stupendo .... poi si continua velocemente su ottimo firn per tutto il vallone. Affrontiamo sci ai piedi anche il canalino centrale e di nuovo ottimo firn sino al bivacco e anche nella parte bassa fino ad attraversare nuovamente la valanga.
Si attraversa un po' di boscaglia per tornare nei pressi del sentiero, dove dopo una breve risalita a scaletta, scendiamo al punto in cui bisogna, purtroppo, rimettere gli sci in spalla.
L'entusiasmo della giornata ci fa "volare" il tratto a piedi e arriviamo alla macchina contenti come dei bambini .... come quasi ogni volta d'altronde!
Tourengänger:
Andrea!

Communities: Hikr in italiano, Skitouren
Minimap
0Km
Klicke um zu zeichnen. Klicke auf den letzten Punkt um das Zeichnen zu beenden
Kommentare (4)