San Fruttuoso

Tradizionale gita primaverile che, ogni anno, il CAI di Laveno organizza in Liguria. La scelta di quest'anno è caduta su San Fruttuoso, storica abbazia situata a Capodimonte in una profonda insenatura della frastagliata costa del Monte di Portofino. 
Il percorso programmato è quello con partenza da San Rocco, salita al valico delle Pietre Strette, discesa a San Fruttuoso e ritorno sul sentiero panoramico sul mare.  
E' l'unica gita che organizziamo col pullman e, per raggiungere un discreto numero di adesioni, coinvolgiamo un gruppo di non-camminatori che farà una passeggiata a Camogli. Alla fine siamo in 41 di cui 27 escursionisti e 14 turisti. 
Arriviamo con il pullman all'ampio parcheggio di San Rocco dove scendiamo tutti. Dopo un chilometro su strada asfaltata arriviamo alla piazzetta di San Rocco (229). Salutiamo gli amici turisti che prendono la scalinata che scende a Camogli. Con loro l'appuntamento con il pullman è nel pomeriggio a Camogli. Poi il pullman tornerà ad attenderci al parcheggio di San Rocco.
Il tempo è coperto ma asciutto, è piovuto ed il fondo della via è bagnato.
Seguendo i cartelli ed i cerchi rossi prendiamo la direzione di San Fruttuoso, via Pietre Strette. Usciamo dal borgo salendo su una scalinata. Su una comodo mulattiera che sale dolcemente nel bosco ci allontaniamo progressivamente dalla costa e, passando dalla località Gaixella, raggiungiamo il valico di Pietre Strette (465), importante crocevia di sentieri. Prendiamo la direzione di San Fruttuoso ed iniziamo la discesa a mare. Su sentiero boschivo scendiamo all'agriturismo dei Molini di San Fruttuoso (214) e, dopo vari tornanti arriviamo alla Torre Doria e, da lì scendiamo brevemente all'Abbazia di San Fruttuoso. Scendiamo su una scalinata che sbuca sui portici della spiaggia. Salutati dal'arrivo del sole ci concediamo la pausa-pranzo sulla spiaggia affollata dandoci appuntamento per le ore 13.00 per il rientro. Il sentiero che vogliamo fare è segnato come pericoloso, con passaggi esposti attrezzati con catene, e riservato ad escursionisti esperti. 5 componenti del gruppo optano per il rientro a Camogli in battello, visto che c'è questa possibilità. In 22 prendiamo la via del ritorno sulla via segnata da due bolli rossi. Un ripido sentiero che offre scorci panoramici sulla baia si inerpica sulla costa della montagna in ambiente boschivo. Raggiungiamo il valico di Costa del Termine (275) dove si comincia a scendere sul versante opposto. Un altrettanto ripido sentiero si abbassa decisamente nella Cala dell'Oro fino a quota 80. Qui il sentiero diventa panoramico e si prosegue con vari saliscendi. Diversi tratti su placche rocciose sono attrezzati con catene. Risaliamo sul tortuoso sentiero e dopo un tratto esposto raggiungiamo il Passo del Bacio dove finiscono le difficoltà. Proseguiamo su percorso pianeggiante ed arriviamo al belvedere delle Batterie, dove si osservano i resti dei bunker militari della seconda guerra mondiale. Su comodo sentiero arriviamo in località Fornelli dove c'è il bivio per Pietre Strette. Proseguiamo passando da Mortola (220) e ritornando alla piazzetta di San Rocco (229). Attendiamo l'arrivo di tutto il gruppo e, dopo una visita al vicino negozio per comperare la focaccia ci dirigiamo al posteggio dove ci aspetta il pullman per il rientro. 
A conclusione della giornata possiamo ritenerci soddisfatti: è stata una bella gita con ampie panoramiche e quel pizzico di difficoltà che dà più sapore. La condizione del tempo ci è stata favorevole, le tempistiche e gli orari sono stati rispettati e non abbiamo avuto intoppi. E' un buon risultato nella gestione di un gruppo così numeroso ed eterogeneo
Partecipanti 27 Andrea e Leo (capigita), Dario, Luca, Emilio, Irene, Daniela, Elena, Annalisa, Daria, Giulia, Emilia, Mauro, Leonardo, Cinzia, Ercole, Domenico, Luigi, Daniela, ecc..
Tempi di percorrenza: andata 1h55', sosta 1h10', ritorno 3h30. Totale 6h35'
Lunghezza del percorso: 12,5km
Meteo: Nuvoloso ma asciutto, limpido. Sole nelle ore centrali.
Note: il sentiero del ritorno è da considerarsi per escursionisti esperti. Non ci sono grosse difficoltà ma, in alcuni tratti, è parecchio esposto. Sono necessarie calzature adeguate, passo sicuro e assenza di vertigini. Le catene posizionate sul percorso non sono sempre indispensabili ma aiutano a sentirsi più sicuri