Alla baia di S. Fedelino sull'antica Via Regina
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Visto che per tutto il prossimo weekend niente montagna, ho deciso di pubblicare questa escursione da me effettuata ormai piu' di un anno fa, perche' credo non sia percorsa e conosciuta da moltissime persone nonostante consenta di visitare monumenti storici ed ammirare meravigliosi paesaggi, di godere dei meravigliosi colori del lago di Mezzola e della riserva del Piano di Spagna, ma soprattutto di godersi un luogo come la Baia di San Fedelino che trasmette una pace ed una serenita' senza pari, soprattutto se, come e' capitato a me, ci si arriva in un giorno in cui si e' completamente soli a godersi lo spettacolo della natura.
Il periodo ideale viste le quote basse e' l'inverno, ma anche i colori dell'autunno o le fioriture della primavera credo possano essere un ottimo incentivo ad effettuare questo percorso.
L'idea di questa traversata e' nata durante un capodanno in Val Codera, in cui ho potuto ammirare dall'alto la bellezza della Baia di San Fedelino e ovviamente mi sono subito documentato per capire come raggiungerla.
Oltre al piu' semplice e breve percorso da San Giovanni all'Archetto, ho trovato informazioni anche sul bellissimo percorso da Sorico ed in un attimo questa escursione ha preso vita.
Per questa parte del percorso sono state fondamentali le informazioni che ho trovato in questa pagina, per cui ringrazio calorosamente la UOEI che l'ha creata.
Veniamo quindi alla descrizione dell'escursione.
Una volta raggiunta Sorico ci si porta sulla statale Regina, si percorre in direzione Nord il ponte sul torrente Sorico, e si prende a sinistra la via San Miro (indicazioni).
Si sale abbastanza ripidamente, prima su mulattiera e poi su gradoni fino a raggiungere il Santuario di San Miro al Monte, con belle viste sul lago.
Si segue il sentiero che si stacca dal retro della chiesa (indicazioni dell'Alta Via dei Monti Lariani), quindi ad un bivio in loc. Corzene si abbandona la segnalazione per l'Alta Via che sale a sinistra e si continua dritto, in piano, fino a raggiungere la strada asfaltata.
La si segue fino ad incontrare una sterrata che si stacca sulla destra (cartello in legno "Sentiero del Giubileo") subito dopo un fabbricato dell'Enel.
Tramite quest'ultima si raggiunge in leggera discesa l'abitato di Dascio, di cui consiglio di visitare il porticciolo per ammirare il bel panorama sul Piano di Spagna e i monti della Valchiavenna.
Ci si porta sulla via Bruga, nella parte alta del paesino, e la si segue verso nord fino a dove diventa sterrata dopo un piccolo parcheggio (cartello di divieto di accesso e segnale per San Fedelino).
Si prosegue verso nord raggiungendo con una breve salita la Cappella degli Alpini, da cui si ha un bellissimo panorama sulla riserva naturale del Piano di Spagna.
Da qui si prosegue con tratti di sentiero in salita nel bosco alternati a bellissimi tratti di strada lastricata (l'anitica Via Regina), e spesso si aprono ai nostri occhi bellissimi panorami sul lago di Mezzola.
L'apice della salita lo si raggiunge presso il "Salto delle Capre", in cui una balconata in legno esposta sulla vertiginosa parete rocciosa sottostante consente di apprezzare il panorama sul lago e sulla Baia di San Fedelino proprio sotto di noi.
Per raggiungerla si deve superare quello che forse e' l'unico tratto un po' piu' delicato, ovvero la discesa su grossi massi instabili dell'antica cava del "Teolo".
In ogni caso, basta seguire le indicazioni (cartello per "San Fedelino" dal Salto delle Capre e bolli in vernice) per raggiungere senza nessun problema il bellissimo tempietto medievale di San Fedelino e la vicina baia, con la meravigliosa spiaggetta ed il pontile di attracco per le barche che nel periodo estivo fanno servizio passeggeri.
Una volta trascorso il tempo necessario per godersi con la dovuta calma questo luogo magico, si seguono le indicazioni per San Giovanni all'Archetto (cartelli) che portano su un sentiero in piano che costeggia il fiume Mera.
Durante il primo tratto di sentiero una scala metallica con tanto di corrimano consente di superare un tratto roccioso, quindi si procede fra campi coltivati e boschi, fino a distaccarsi dal corso del fiume e raggiungere i ruderi della bella chiesa di San Giovanni all'Archetto, recentemente restaurata, che vale sicuramente una visita.
Da qui, su strada asfaltata, tramite le frazioni di Vigazzolo e Casenda ci si porta al Ponte Nave, sulla provinciale, da cui con pullman di linea o a piedi (altri due km su provinciale non particolarmente trafficata) si raggiunge la stazione FS di Samolaco.
Con il treno si puo' quindi raggiungere Colico, da cui in pullman di linea Sorico, punto di partenza dell'escursione.
Il periodo ideale viste le quote basse e' l'inverno, ma anche i colori dell'autunno o le fioriture della primavera credo possano essere un ottimo incentivo ad effettuare questo percorso.
L'idea di questa traversata e' nata durante un capodanno in Val Codera, in cui ho potuto ammirare dall'alto la bellezza della Baia di San Fedelino e ovviamente mi sono subito documentato per capire come raggiungerla.
Oltre al piu' semplice e breve percorso da San Giovanni all'Archetto, ho trovato informazioni anche sul bellissimo percorso da Sorico ed in un attimo questa escursione ha preso vita.
Per questa parte del percorso sono state fondamentali le informazioni che ho trovato in questa pagina, per cui ringrazio calorosamente la UOEI che l'ha creata.
Veniamo quindi alla descrizione dell'escursione.
Una volta raggiunta Sorico ci si porta sulla statale Regina, si percorre in direzione Nord il ponte sul torrente Sorico, e si prende a sinistra la via San Miro (indicazioni).
Si sale abbastanza ripidamente, prima su mulattiera e poi su gradoni fino a raggiungere il Santuario di San Miro al Monte, con belle viste sul lago.
Si segue il sentiero che si stacca dal retro della chiesa (indicazioni dell'Alta Via dei Monti Lariani), quindi ad un bivio in loc. Corzene si abbandona la segnalazione per l'Alta Via che sale a sinistra e si continua dritto, in piano, fino a raggiungere la strada asfaltata.
La si segue fino ad incontrare una sterrata che si stacca sulla destra (cartello in legno "Sentiero del Giubileo") subito dopo un fabbricato dell'Enel.
Tramite quest'ultima si raggiunge in leggera discesa l'abitato di Dascio, di cui consiglio di visitare il porticciolo per ammirare il bel panorama sul Piano di Spagna e i monti della Valchiavenna.
Ci si porta sulla via Bruga, nella parte alta del paesino, e la si segue verso nord fino a dove diventa sterrata dopo un piccolo parcheggio (cartello di divieto di accesso e segnale per San Fedelino).
Si prosegue verso nord raggiungendo con una breve salita la Cappella degli Alpini, da cui si ha un bellissimo panorama sulla riserva naturale del Piano di Spagna.
Da qui si prosegue con tratti di sentiero in salita nel bosco alternati a bellissimi tratti di strada lastricata (l'anitica Via Regina), e spesso si aprono ai nostri occhi bellissimi panorami sul lago di Mezzola.
L'apice della salita lo si raggiunge presso il "Salto delle Capre", in cui una balconata in legno esposta sulla vertiginosa parete rocciosa sottostante consente di apprezzare il panorama sul lago e sulla Baia di San Fedelino proprio sotto di noi.
Per raggiungerla si deve superare quello che forse e' l'unico tratto un po' piu' delicato, ovvero la discesa su grossi massi instabili dell'antica cava del "Teolo".
In ogni caso, basta seguire le indicazioni (cartello per "San Fedelino" dal Salto delle Capre e bolli in vernice) per raggiungere senza nessun problema il bellissimo tempietto medievale di San Fedelino e la vicina baia, con la meravigliosa spiaggetta ed il pontile di attracco per le barche che nel periodo estivo fanno servizio passeggeri.
Una volta trascorso il tempo necessario per godersi con la dovuta calma questo luogo magico, si seguono le indicazioni per San Giovanni all'Archetto (cartelli) che portano su un sentiero in piano che costeggia il fiume Mera.
Durante il primo tratto di sentiero una scala metallica con tanto di corrimano consente di superare un tratto roccioso, quindi si procede fra campi coltivati e boschi, fino a distaccarsi dal corso del fiume e raggiungere i ruderi della bella chiesa di San Giovanni all'Archetto, recentemente restaurata, che vale sicuramente una visita.
Da qui, su strada asfaltata, tramite le frazioni di Vigazzolo e Casenda ci si porta al Ponte Nave, sulla provinciale, da cui con pullman di linea o a piedi (altri due km su provinciale non particolarmente trafficata) si raggiunge la stazione FS di Samolaco.
Con il treno si puo' quindi raggiungere Colico, da cui in pullman di linea Sorico, punto di partenza dell'escursione.
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