Piz Vadret 3.199m
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Era da tempo che avevo nel mirino questa cima e finalmente si presenta l’occasione!
Partiamo da Punt Muragl alle 8.30 (- 4° C), non seguiamo la strada ma stiamo sulla destra per poi addentrarci nel bosco…neve poca ma ghiaccio tanto, però saliamo senza problemi, passiamo di fianco a Tegia Muragl e poi ci addentriamo in Val Muragl, baciati da uno splendido sole!
A circa 2.400m iniziamo ad affondare allora mettiamo le ciaspole ai piedi…per adesso pochissimo vento anche se sulle cime c’è tormenta…
Arriviamo al Lej Muragl, lo costeggiamo sulla sinistra rimanendo in quota e risaliamo un panettone, qui il vento inizia a farsi sentire e copre completamente la traccia…dobbiamo rifare la traccia.
La pendenza aumenta e saliamo a zig-zag fino ad arrivare all’ingresso della conca, il vento si fa sentire, vediamo la traccia in alto ma in basso è già stata ricoperta, saliamo un tratto poi togliamo le ciaspole e mettiamo i ramponi, ora il pendio nevoso è di circa 40° se non di più, lo risaliamo tutto scalinando, ultimo tratto con un passaggino tecnico prima di sbucare in cresta, ultimi metri e siamo in vetta, oggi col vento che c’è l’orizzonte è sgombro di nuvole e si vedono montagne ovunque anche se lontane.
Scendiamo subito perché Martina è poco sotto la cresta finale, dobbiamo muoverci a scendere e toglierci dal vento che abbassa parecchio la temperatura, tutta la discesa la facciamo testa a monte sfruttando gli scalini fatti in salita, la neve tiene bene però se avessi avuto la picca sarei stato più tranquillo.
Finalmente torniamo sulla pista battuta, cambio degli attrezzi e scendiamo al riparo dal vento a mangiare ed a farci il caffé!
Nel frattempo arrivano le nuvole ed inizia a sfiocchettare, a Tegia Muragl scendiamo dalla strada (che d’inverno è una pista di slittino), c’è parecchio ghiaccio ma con le ciaspole si scende bene e le togliamo poco prima di arrivare alla macchina.
Sviluppo totale: 13,5 km
Attrezzatura utilizzata: ciaspole e ramponi
Attrezzatura consigliata: piccozza
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