Pizzo Giezza e Pizzo Pioltone (Val Bognanco)
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Giornata quasi più estiva che primaverile nella sempre stupenda Val Bognanco.
Saliamo verso il Pizzo Giezza, tentato anni fa agli esordi del mio scialpinismo, quando sbagliammo strada, infilandoci nel vallone dei Laghi di Paione (forse per l'impazienza di fare tutto il traversone), quando una volta che sbagliavi strada, ti accontentavi della gitarella e tornavi a casa anche senza cima .... una volta ....
Dopo l'Alpe Paione, iniziamo ad alzarci e traversare progressivamente per andare a prendere la dorsale che scende dalla cima. La giornata è caldissima ma la neve è ancora dura, buona per la salita. Raggiunta la dorsale la seguiamo, anche se presumo che la via "normale" non passi su questa dorsale ma la scavalchi poco più in basso, rimanendo poi negli ampii pendii alla nostra destra (salendo) che portano comodamente in cima.
Arriviamo senza problemi fino alla quota 2635, dove a sorpresa ci attende una bellissima cresta. Cambio assetto: picozza, ramponi e via. La cresta non è difficile, ma abbastanza affilata e ciò la rende davvero molto estetica.
Tutti raggiungiamo la cima, panorama straordinario: bello vedere da questa prospettiva il Camughera, visitato un mese fa.
Per la discesa, appena possibile, ci buttiamo direttamente nei bei pendii che rimangono alla destra (scendendo) della dorsale fatta in salita. La neve trasformata ci regala una stupenda sciata e gli ampii spazi ci permettono gran curvoni.
Ritornati nei pressi del Rifugio Dosso, ripelliamo per dirigerci verso il Pioltone. Su comoda strada battuta passiamo l'Alpe di Monscera e prima di arrivare al passo, saliamo il pendio finale del Pioltone, ottimo terreno per lo sci. Dalla vetta lo sguardo è attratto dalla corona dei giganti che ruotano intorno alla Weissmies. Da questa prospettiva il "vicino" Tossenhorn sembra una inutile cimetta senza molta gloria ... sembra.
Ottime condizioni per la discesa, sfrecciamo veloci sul Passo di Monscera e ci dirigiamo verso il Rifugio Gattascosa per scendere a San Bernardo da questo versante della valle.
PS: da San Bernardo, una strada generalmente battuta permette di arrivare al Passo di Monscera e poi al Gattascosa senza difficoltà .... anche per chi non usa le ciaspole :))))
Saliamo verso il Pizzo Giezza, tentato anni fa agli esordi del mio scialpinismo, quando sbagliammo strada, infilandoci nel vallone dei Laghi di Paione (forse per l'impazienza di fare tutto il traversone), quando una volta che sbagliavi strada, ti accontentavi della gitarella e tornavi a casa anche senza cima .... una volta ....
Dopo l'Alpe Paione, iniziamo ad alzarci e traversare progressivamente per andare a prendere la dorsale che scende dalla cima. La giornata è caldissima ma la neve è ancora dura, buona per la salita. Raggiunta la dorsale la seguiamo, anche se presumo che la via "normale" non passi su questa dorsale ma la scavalchi poco più in basso, rimanendo poi negli ampii pendii alla nostra destra (salendo) che portano comodamente in cima.
Arriviamo senza problemi fino alla quota 2635, dove a sorpresa ci attende una bellissima cresta. Cambio assetto: picozza, ramponi e via. La cresta non è difficile, ma abbastanza affilata e ciò la rende davvero molto estetica.
Tutti raggiungiamo la cima, panorama straordinario: bello vedere da questa prospettiva il Camughera, visitato un mese fa.
Per la discesa, appena possibile, ci buttiamo direttamente nei bei pendii che rimangono alla destra (scendendo) della dorsale fatta in salita. La neve trasformata ci regala una stupenda sciata e gli ampii spazi ci permettono gran curvoni.
Ritornati nei pressi del Rifugio Dosso, ripelliamo per dirigerci verso il Pioltone. Su comoda strada battuta passiamo l'Alpe di Monscera e prima di arrivare al passo, saliamo il pendio finale del Pioltone, ottimo terreno per lo sci. Dalla vetta lo sguardo è attratto dalla corona dei giganti che ruotano intorno alla Weissmies. Da questa prospettiva il "vicino" Tossenhorn sembra una inutile cimetta senza molta gloria ... sembra.
Ottime condizioni per la discesa, sfrecciamo veloci sul Passo di Monscera e ci dirigiamo verso il Rifugio Gattascosa per scendere a San Bernardo da questo versante della valle.
PS: da San Bernardo, una strada generalmente battuta permette di arrivare al Passo di Monscera e poi al Gattascosa senza difficoltà .... anche per chi non usa le ciaspole :))))
Tourengänger:
Andrea!
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Kommentare (11)