Passeggiata in famiglia al Monte Chiusarella (913 m)
|
||||||||||||||||||||||
![]() |
![]() |
Per sfruttare la bella giornata di sole, propongo a Sara una tranquilla passeggiata, con Mattia nello zaino.
A noi si aggiunge anche mio padre Paolo, che apprezza molto questi facili giretti con bel panorama sulle "sue" cime del Verbano.
Per conciliare la loro volontà, di un giretto breve e privo di difficoltà, e la mia, di raggiungere comunque un luogo che dia una certa soddisfazione, scelgo la salita al Monte Chiusarella, in una zona a noi del tutto sconosciuta seppur a meno di un'ora da Milano.
A Bregazzana saliamo la scalinata che conduce alla chiesa, quindi proseguiamo dritti sulla stradina asfaltata ben marcata da frequenti bolli segnavia bianco/rossi, anche se non ci sono paline indicanti la nostra meta.
La stradina si trasforma ben presto in un ampio sentiero che sale moderatamente nel fitto bosco, un pò intricato a causa di diversi alberi e cespugli crollati.
Poco prima dell'Alpe Ravetta sbuchiamo sulla strada militare (che ha inizio poco prima dell'abitato di Bregazzana) che conduce alla Martica, e che seguiremo fin sotto alla vetta del Chiusarella.
L'ambiente si fa ora decisamente più bello: il bosco più curato ed aperto lascia spazio ad ampi panorami sulla pianura, ed il percorso è quasi interamente al sole.
Con pendenza sempre modestissima raggiungiamo il bel pianoro di Pian Valdes (0 h 55), dove facciamo una breve sosta per sfamarci e per dare un attimo di tregua alle mie spalle.
Quindi riprendiamo a salire sulla piacevole stradina, che con alcuni tornanti ci porta all'attacco dell'erta finale. Tagliamo un ultimo ampio tornante grazie ad un erto sentiero, quindi attraversata la sterrata, la abbandoniamo definitivamente per salire l'ultimo ripido strappo (molto breve, 60 metri circa di dislivello) che ci separa dalla vetta.
Raggiunta l'erbosa cima del Monte Chiusarella (1 h 35), ci appostiamo nei pressi della croce per il pranzo, in posizione ben riparata dal gigantesco omone di sassi.
Sostiamo in cima quasi un'ora e mezza, cosa inusuale per noi, ma adesso che c'è Mattia è tutta un'altra storia.
Dopo aver dormito per tutto il tragitto in auto e nello zaino ora è infatti bello vispo e, una volta mangiata la pappa, si diverte a giocare con l'erba, con i sassi, con un panino, con la borraccia... insomma con qualsiasi altra cosa gli capiti sotto mano.
La temperatura inoltre è davvero mite ed invita ad una bella pennica post-pranzo.
Peccato solo per la fitta foschia, che tuttavia non impedisce di godersi il vastissimo panorama che spazia dal Rosa alle Grigne.
Quindi, seguendo lo stesso percorso d'andata, scendiamo nuovamente a Bregazzana (3 h 00).
A noi si aggiunge anche mio padre Paolo, che apprezza molto questi facili giretti con bel panorama sulle "sue" cime del Verbano.
Per conciliare la loro volontà, di un giretto breve e privo di difficoltà, e la mia, di raggiungere comunque un luogo che dia una certa soddisfazione, scelgo la salita al Monte Chiusarella, in una zona a noi del tutto sconosciuta seppur a meno di un'ora da Milano.
A Bregazzana saliamo la scalinata che conduce alla chiesa, quindi proseguiamo dritti sulla stradina asfaltata ben marcata da frequenti bolli segnavia bianco/rossi, anche se non ci sono paline indicanti la nostra meta.
La stradina si trasforma ben presto in un ampio sentiero che sale moderatamente nel fitto bosco, un pò intricato a causa di diversi alberi e cespugli crollati.
Poco prima dell'Alpe Ravetta sbuchiamo sulla strada militare (che ha inizio poco prima dell'abitato di Bregazzana) che conduce alla Martica, e che seguiremo fin sotto alla vetta del Chiusarella.
L'ambiente si fa ora decisamente più bello: il bosco più curato ed aperto lascia spazio ad ampi panorami sulla pianura, ed il percorso è quasi interamente al sole.
Con pendenza sempre modestissima raggiungiamo il bel pianoro di Pian Valdes (0 h 55), dove facciamo una breve sosta per sfamarci e per dare un attimo di tregua alle mie spalle.
Quindi riprendiamo a salire sulla piacevole stradina, che con alcuni tornanti ci porta all'attacco dell'erta finale. Tagliamo un ultimo ampio tornante grazie ad un erto sentiero, quindi attraversata la sterrata, la abbandoniamo definitivamente per salire l'ultimo ripido strappo (molto breve, 60 metri circa di dislivello) che ci separa dalla vetta.
Raggiunta l'erbosa cima del Monte Chiusarella (1 h 35), ci appostiamo nei pressi della croce per il pranzo, in posizione ben riparata dal gigantesco omone di sassi.
Sostiamo in cima quasi un'ora e mezza, cosa inusuale per noi, ma adesso che c'è Mattia è tutta un'altra storia.
Dopo aver dormito per tutto il tragitto in auto e nello zaino ora è infatti bello vispo e, una volta mangiata la pappa, si diverte a giocare con l'erba, con i sassi, con un panino, con la borraccia... insomma con qualsiasi altra cosa gli capiti sotto mano.
La temperatura inoltre è davvero mite ed invita ad una bella pennica post-pranzo.
Peccato solo per la fitta foschia, che tuttavia non impedisce di godersi il vastissimo panorama che spazia dal Rosa alle Grigne.
Quindi, seguendo lo stesso percorso d'andata, scendiamo nuovamente a Bregazzana (3 h 00).
Tourengänger:
peter86

Communities: Hikr in italiano
Minimap
0Km
Klicke um zu zeichnen. Klicke auf den letzten Punkt um das Zeichnen zu beenden
Kommentare (6)