Da CANNERO RIVIERA a IL COLLE: ...disperse due "talpe" nella neve alta!
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Innanzitutto i RINGRAZIAMENTI...
Grazie cara Pia
bigblue per i tuoi consigli e per la bella descrizione che ci hai fatto della zona...
Abbiamo poi fatto un itinerario panoramico, tostissimo e meravigliosamente sauvage, grazie alla immacolata neve alta...
La prossima volta seguiremo il tuo consiglio di contattare l' altro grande Signore della Montagna: l' incredibile e mitico Eugenio
veget per saggi consigli sulle tante stupende cime che caratterizzano le tue zone e... chissà magari per una bella escursione tutti insieme... :-)
Grazie anche all' altro grande Signore della Montagna, cioè Giulio
gbal per il sincero e apprezzato incoraggiamento.
Sai caro Giulio, noi ci abbiamo "dato dentro..." ma la tanta neve ci ha dato dentro moooolto più di noi!!! :-))
Quindi niente Monte Spalavera e tanto meno Cima di Morissolo... ma era ampiamente prevedibile.
Ma passiamo alla cronaca della nostra salita:
Parcheggiata l' auto davanti al Camping Al Lido, percorriamo via Lazzaro con il suo bel ponte, poi a sinistra per via Dante.
Qui doveroso e rituale caffè + buonissime brioches alla marmellata di lamponi al bar pasticceria... ah la golosità!
Dopo la seconda mini colazione arriviamo sulla statale, quindi subito davanti a noi percorriamo la strada in salita: trattasi di via Salita a Piancassone.
Segnavia bianco-rossi che ci seguiranno per tutto il tragitto.
Dopo un non esaltante tratto asfaltato, la mulattiera riprende la sua vera veste portandoci alla Contrada Piancassone, poi alla località Moncucco, quindi alla località Baite Dora.
La visione della stupenda Cànnero e del lago è meravigliosa.
Oggi il sole non c'è, ma la vista è ugualmente bella e, grazie alle diversificate forme nuvolose e alla luce "fredda" che ammanta il tutto, struggentemente romantica e malinconica.
Dopo aver superato le baite ci imbattiamo in un altro partigiano, o meglio in un doveroso ricordo.
Trattasi di una targa commemorativa dedicata al partigiano Cagliani Cler Giuseppe, trucidato dai tedeschi il 2 Marzo 1945. Domani saranno trascorsi ben 70 anni dalla sua morte e dal suo valoroso sacrificio.
Proseguiamo seguendo la mulattiera e giungiamo alla località Vergella con la sua piccola Cappella.
Quindi arriviamo ai bei paesini di Cheglio e Tràrego.
Appena dopo Tràrego troviamo tre grandi cartelli della Comunità Montana Alto Verbano, con le seguenti indicazioni:
Sentiero 10 --- Sentiero 14 --- Sentiero 17
Pian d'Alpe (1298 mt.) Chiesa S.Eurasia Alpe Fodrasca (872 mt.)
Archia (1354 mt.) Piazza (1048 mt.) Alpe Cadelina (1026 mt.)
Monte Zeda (2156 mt.) Cima Forcola (1303 mt.) Colle (1238 mt.)
Segnavia bianco e rosso per tutti i tre sentieri.
Dato che vogliamo provare ad arrivare a Il Colle (1238 mt.) e poi eventualmente tentare di arrivare in cima al monte Spalavera (1534 mt.), seguiamo il sentiero 17.
Per circa 20 minuti riusciamo a seguire una debole traccia nella neve non ancora alta, poi all' ultima baita la traccia si interrompe bruscamente.
Proprio dalla porta della baita esce un un simpatico signore che ci saluta e ci informa che le tracce erano proprio le sue.
Ci chiede dove vogliamo andare e alla nostra risposta (cioè l' Alpe Cadelina, poi Il Colle e forse, forse il monte Spalavera...) lui sorride e scuote la testa.
" No ragazzi troppa neve... anche solo per arrivare all' Alpe Cadelina è impossibile... troppa neve veramente e poi il sentiero in queste condizioni non è affatto bello, anzi troppo brutto! " fa lui...
"... infatti oggi questo sentiero non lo fà nessuno e fanno tutti con gli sci e le ciaspole l' altro sentiero che porta alla chiesa di S.Eurasia e a Piazza... " continua.....
" Proviamo ad andare un pò avanti, e al limite torniamo subito indietro.... " ribatto io...
" Come volete, ma vedrete che dovrete fermarvi subito..." replica il signore che poi ci racconta brevemente la sua dura vita in queste alpi e in questi sentieri.
E' molto simpatico ed arzillo (nonostante abbia 75 anni e chissà quanti anni di questa dura, ma sana vita...) e ci dice anche che lui ogni giorno da Tràrego arriva alla sua baita, dove siamo ora.., e poi ci informa che questa zona viene chiamata località "Brues" o almeno credo che si scriva così...
Ci saluta calorosamente e ancora ci esorta a tornare indietro...
Io e Eleonora siamo in effetti piuttosto dubbiosi ma poi, all' insegna di un tranquillo tentativo, decidiamo di proseguire.
In effetti la "musica" poco dopo cambia e come se cambia...!!!
La neve arriva regolarmente al ginocchio rendendo difficoltosa la nostra camminata senza le ciaspole, oltretutto il manto nevoso è completamente immacolato, quindi nessuna minima traccia...!
Dopo essere scesi di circa 50 metri di dislivello, superiamo un piccolo e carinissimo ponte, con almeno 60 cm. di neve sopra!
...è dura tracciare in queste condizioni, ma almeno faccio un super allenamento per le mie gambe!
Proseguiamo lentamente e con gran fatica la nostra salita innevata.
In due-tre punti dobbiamo anche prestare attenzione per evitare dei pericolosi salti, ma fortunatamente la neve alta ci aiuta e ci da sicurezza in questo caso...
Stanchi facciamo una breve pausa con thè caldo, cioccolato fondente e frutta.
Riprendiamo e con grandissima fatica arriviamo all' Alpe Cadelina (1026 mt.), qui altra breve pausa.
Dopo l' Alpe Cadelina (1026 mt.) la neve diventa altissima, credo almeno 70-80 cm., ma io non mollo e la mia tostissima Ele neanche... e proseguiamo questo lento, lentissimo e divertente MASSACRO...!!!!! :-))
Non so quanto tempo avremo impiegato per giungere al fatidico Il Colle a 1238 metri di altezza.
So bene...
So molto bene... la enorme e pazzesca fatica che abbiamo fatto...
Nell' ultima ora di camminata, dovevamo fare 10 metri e poi fermarci a riposare... pazzesco... mai fatta una roba del genere!!!
La neve ormai è almeno alta un metro ed è terrificatamente faticosa...
Ma eccolo...
Si... è lui...
....e non è un miraggio!!!
Siamo finalmente giunti al tanto agoniato IL COLLE e la enorme fatica diventa subito gioia... gioia vera...
Spalavera... Morissolo... alla prossima!
Noi ora scendiamo veloci, veloci fino alla... ottima pasticcera di Cannero!!! :-))
Cari saluti a Tutti...
Angelo & Ele
Grazie cara Pia

Abbiamo poi fatto un itinerario panoramico, tostissimo e meravigliosamente sauvage, grazie alla immacolata neve alta...
La prossima volta seguiremo il tuo consiglio di contattare l' altro grande Signore della Montagna: l' incredibile e mitico Eugenio

Grazie anche all' altro grande Signore della Montagna, cioè Giulio

Sai caro Giulio, noi ci abbiamo "dato dentro..." ma la tanta neve ci ha dato dentro moooolto più di noi!!! :-))
Quindi niente Monte Spalavera e tanto meno Cima di Morissolo... ma era ampiamente prevedibile.
Ma passiamo alla cronaca della nostra salita:
Parcheggiata l' auto davanti al Camping Al Lido, percorriamo via Lazzaro con il suo bel ponte, poi a sinistra per via Dante.
Qui doveroso e rituale caffè + buonissime brioches alla marmellata di lamponi al bar pasticceria... ah la golosità!
Dopo la seconda mini colazione arriviamo sulla statale, quindi subito davanti a noi percorriamo la strada in salita: trattasi di via Salita a Piancassone.
Segnavia bianco-rossi che ci seguiranno per tutto il tragitto.
Dopo un non esaltante tratto asfaltato, la mulattiera riprende la sua vera veste portandoci alla Contrada Piancassone, poi alla località Moncucco, quindi alla località Baite Dora.
La visione della stupenda Cànnero e del lago è meravigliosa.
Oggi il sole non c'è, ma la vista è ugualmente bella e, grazie alle diversificate forme nuvolose e alla luce "fredda" che ammanta il tutto, struggentemente romantica e malinconica.
Dopo aver superato le baite ci imbattiamo in un altro partigiano, o meglio in un doveroso ricordo.
Trattasi di una targa commemorativa dedicata al partigiano Cagliani Cler Giuseppe, trucidato dai tedeschi il 2 Marzo 1945. Domani saranno trascorsi ben 70 anni dalla sua morte e dal suo valoroso sacrificio.
Proseguiamo seguendo la mulattiera e giungiamo alla località Vergella con la sua piccola Cappella.
Quindi arriviamo ai bei paesini di Cheglio e Tràrego.
Appena dopo Tràrego troviamo tre grandi cartelli della Comunità Montana Alto Verbano, con le seguenti indicazioni:
Sentiero 10 --- Sentiero 14 --- Sentiero 17
Pian d'Alpe (1298 mt.) Chiesa S.Eurasia Alpe Fodrasca (872 mt.)
Archia (1354 mt.) Piazza (1048 mt.) Alpe Cadelina (1026 mt.)
Monte Zeda (2156 mt.) Cima Forcola (1303 mt.) Colle (1238 mt.)
Segnavia bianco e rosso per tutti i tre sentieri.
Dato che vogliamo provare ad arrivare a Il Colle (1238 mt.) e poi eventualmente tentare di arrivare in cima al monte Spalavera (1534 mt.), seguiamo il sentiero 17.
Per circa 20 minuti riusciamo a seguire una debole traccia nella neve non ancora alta, poi all' ultima baita la traccia si interrompe bruscamente.
Proprio dalla porta della baita esce un un simpatico signore che ci saluta e ci informa che le tracce erano proprio le sue.
Ci chiede dove vogliamo andare e alla nostra risposta (cioè l' Alpe Cadelina, poi Il Colle e forse, forse il monte Spalavera...) lui sorride e scuote la testa.
" No ragazzi troppa neve... anche solo per arrivare all' Alpe Cadelina è impossibile... troppa neve veramente e poi il sentiero in queste condizioni non è affatto bello, anzi troppo brutto! " fa lui...
"... infatti oggi questo sentiero non lo fà nessuno e fanno tutti con gli sci e le ciaspole l' altro sentiero che porta alla chiesa di S.Eurasia e a Piazza... " continua.....
" Proviamo ad andare un pò avanti, e al limite torniamo subito indietro.... " ribatto io...
" Come volete, ma vedrete che dovrete fermarvi subito..." replica il signore che poi ci racconta brevemente la sua dura vita in queste alpi e in questi sentieri.
E' molto simpatico ed arzillo (nonostante abbia 75 anni e chissà quanti anni di questa dura, ma sana vita...) e ci dice anche che lui ogni giorno da Tràrego arriva alla sua baita, dove siamo ora.., e poi ci informa che questa zona viene chiamata località "Brues" o almeno credo che si scriva così...
Ci saluta calorosamente e ancora ci esorta a tornare indietro...
Io e Eleonora siamo in effetti piuttosto dubbiosi ma poi, all' insegna di un tranquillo tentativo, decidiamo di proseguire.
In effetti la "musica" poco dopo cambia e come se cambia...!!!
La neve arriva regolarmente al ginocchio rendendo difficoltosa la nostra camminata senza le ciaspole, oltretutto il manto nevoso è completamente immacolato, quindi nessuna minima traccia...!
Dopo essere scesi di circa 50 metri di dislivello, superiamo un piccolo e carinissimo ponte, con almeno 60 cm. di neve sopra!
...è dura tracciare in queste condizioni, ma almeno faccio un super allenamento per le mie gambe!
Proseguiamo lentamente e con gran fatica la nostra salita innevata.
In due-tre punti dobbiamo anche prestare attenzione per evitare dei pericolosi salti, ma fortunatamente la neve alta ci aiuta e ci da sicurezza in questo caso...
Stanchi facciamo una breve pausa con thè caldo, cioccolato fondente e frutta.
Riprendiamo e con grandissima fatica arriviamo all' Alpe Cadelina (1026 mt.), qui altra breve pausa.
Dopo l' Alpe Cadelina (1026 mt.) la neve diventa altissima, credo almeno 70-80 cm., ma io non mollo e la mia tostissima Ele neanche... e proseguiamo questo lento, lentissimo e divertente MASSACRO...!!!!! :-))
Non so quanto tempo avremo impiegato per giungere al fatidico Il Colle a 1238 metri di altezza.
So bene...
So molto bene... la enorme e pazzesca fatica che abbiamo fatto...
Nell' ultima ora di camminata, dovevamo fare 10 metri e poi fermarci a riposare... pazzesco... mai fatta una roba del genere!!!
La neve ormai è almeno alta un metro ed è terrificatamente faticosa...
Ma eccolo...
Si... è lui...
....e non è un miraggio!!!
Siamo finalmente giunti al tanto agoniato IL COLLE e la enorme fatica diventa subito gioia... gioia vera...
Spalavera... Morissolo... alla prossima!
Noi ora scendiamo veloci, veloci fino alla... ottima pasticcera di Cannero!!! :-))
Cari saluti a Tutti...
Angelo & Ele
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Angelo & Ele

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