SASS TAVARAC: ...bella e impegnativa ferrata condita da una panoramica camminata.
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…. Per chi vuol sentire anche un po’ di musica…..
Angelo


Oggi poi sono in compagnia di una persona dalla grande e polivalente esperienza in montagna, ovvero "Sir Giulio", un vero Signore della Montagna appunto...!
Il mio battesimo passa attraverso i suoi occhi e la sua notevole esperienza e tutto ciò, in me, crea sicurezza e calma.
La ferrata scelta è piuttosto corta (saggia decisione del buon Giulio, visto che non sa come mi comporterò...) ma valutata difficile nei vari siti dedicati alle caratteristiche tecniche delle ferrate.
Parcheggiata l' auto a Crevenna iniziamo a salire per un bel sentiero, oltrepassiamo San Salvatore, e dopo qualche peripezia nel trovare il giusto sentiero arriviamo al cospetto della parete del Sass Tavarac, carina falesia con numerose vie di arrampicata.
Seguiamo a destra quindi il sentierino e perimetrando la falesia dopo circa 20 metri arriviamo finalmente all' attacco della ferrata.
Vestizione rituale (imbrago, set ferrata, guanti, fettuccia con moschettone a ghiera supplementare, caschetto) zaino in spalla e... VIA, SI INIZIA LA DANZA VERTICALE...!!!
Come accennavo prima non è una ferrata facile, anzi è valutata piuttosto difficile, con passaggi che rasentano il IV° grado e forse qualcosa di più... ma a complicare le cose è il fatto che è presente solo il cavo metallico, non rivestito oltretutto. Quindi niente pioli, scalette o appigli artificiali.
Diciamo subito che il mio battesimo alle ferrate è andato bene, nella prima difficoltosa parte ho arrampicato molto in libera sfruttando i tanti appigli naturali...
Che strana... intima... emozionante sensazione ritoccare dopo tanto tempo la roccia... la vera "ossatura" della nostra Terra.
Tacche... maniglioni... fessure... reglettes... svasi... rovesci... ogni mio impacciato movimento iniziale si è poi sciolto e, attraverso l' uso un pò più sapiente dei piedi, ho iniziato a divertirmi alla grande...!
Dopo circa metà ferrata purtroppo si è staccata di netto una bella presa a cui ero attaccato e sono volato... per fortuna mia e del mio nuovo e intonso set, il terrazzino da cui ero partito era solo un metro e mezzo sotto i miei piedi altrimenti avrei fatto un gran bel voletto... e non era il massimo inaugurare subito il mio set in questo modo!
Dopo questa rottura accidentale del maniglione di roccia ho iniziato a fidarmi molto meno della roccia stessa e, anche se appariva solida, nei passaggi difficili o usavo il cavo o bloccavo sempre e solo almeno due prese naturali contemporaneamente.
Diciamo che la necessaria "lezione" di non fidarmi troppo della roccia di questa ferrata mi è ben servita... :-)
Giulio ha avuto qualche rara difficoltà (sono un pò di anni che non fà più ferrate...) ma non si è abbattuto e con ammirevole grinta ha brillantemente superato i tratti più difficili.
BRAVO Giulio...!!!
Notate bene che questo Signore della Montagna ha ben 70 primavere... io alla sua età sarò già compenetrato nel mio divano con la scacchiera sempre più estrema per le mie sinapsi e i miei neuroni...!!!
Terminata la ferrata mi è rimasto l' amaro in bocca che non fosse lunga almeno il doppio... ormai mi stavo divertendo e anche la mia gestualità arrampicatoria iniziava ad essere decente, mentre all' inizio era rugginosa e, come direbbero i simpatici e saggi napoletani, "..marò, 'na vera schifezza"...!!! :-))
In cima alla ferrata io e Giulio festeggiamo con un bel brindisi... anzi un bel pò di brindisi direi... con un meditativo e leggerissimo Cannonau...!!!
Questo "nettare" rosso sardo è alla stessa stregua di un blando succo di frutta... e quindi ti prometto, caro Giulio, che la prossima volta porterò qualcosa di più alcolico e più degno del topico e catartico momento.
Morale: bottiglia finita in 4 minuti...!!! UN RECORD...!!!
Scherzi a parte... la giornata è continuata con una bella e panoramica camminata alla capanna Mara.
Qui abbiamo mangiato i nostri panini e commentato la bella escursione.
Dopodichè abbiamo abbandonato il nostro iniziale progetto di andare anche sul Monte Bollettone (dovevamo partire prima questa mattina, ma percorrere al freddo la ferrata non era certamente un' idea intelligente...), quindi scendiamo e percorriamo un sentiero che, dopo circa un' oretta scarsa, ci porta a lambire il Buco del Piombo.
Altra breve discesa e infine giungiamo al parcheggio, soddisfatti di questo bel trek-ferrata.
Abbiamo parlato molto... ed è molto bello per me che, grazie a HiKr, ho trovato una bella persona come Giulio e... quindi un nuovo amico!
GRAZIE Giulio della bella giornata da te organizzata e... alla prossima!!! :-)
Angelo
" Se vuoi rimanere giovane, invecchia presto. "
" La gioventù ripone le sue speranze in colui che si esprime sempre a voce troppo alta, l' adulto in colui le cui parole restano sempre indietro rispetto alla sua azione. "
Aforismi filosofici di Friedrich Nietzsche
Giulio gbal dice: Non è questa la stagione delle ferrate, si sa; normalmente ora ci si dedica alla neve con tutti gli strumenti possibili oppure ci si rifugia sui monti più cari e vicini ma anche più bassi. Ma in questi ultimi anni la stagione è piuttosto imprevedibile e allora……la ridda delle idee si fa più concitata e parlando con un “vecchio” climber come Angelo nasce la prospettiva di fare assieme una ferrata…fuori stagione. Per lui è la prima, per me è la seconda volta che faccio il Sass Tavaracc. Purtroppo il ricordo che ne avevo era di una ferrata sì duretta ma, evidentemente piuttosto allenato, tre anni fa me l’ero fatta da solo e senza grandi complicazioni. Questa volta, con l’ultima facile ferrata (Corno W di Canzo) fatta circa un anno fa, la mia resistenza sulle braccia si fa carente e dopo un po’, di fronte ad un tratto impegnativo, decido di farmi superare da Angelo che nel frattempo dimostra grande disinvoltura. In due o tre passaggi ho pagato pegno, nel senso che ho dovuto prendermi delle soste per recuperare; direi che più che l’alibi delle “primavere” offertomi da Angelo (fossero solo le primavere!) forse un po’ di allenamento preventivo avrebbe fatto la differenza.
Che dire d’altro che non sia stato già raccontato dall’ottimo Angelo che cheta finalmente la sua astinenza nell’annusare la roccia? Trovate in fondo qui tutto quel che c’è da dire essendo questo giro la fotocopia di quello mio di tre anni fa. Unica variante è stata la salita anche al Monte Croce purtroppo non documentata dalla traccia poiché preso dalla voglia di andare ho dimenticato di dare inizio alla registrazione (cervello eccitato ma neuroni stanchi!).
Angelo è raggiante per la sua prova, per il suo bell’imbrago scintillante e dispiaciuto solo per la brevità della ferrata ma…..ne faremo ancora, di più lunghe ed ora che ho il badante…..sono a posto.
Grazie per la compagnia e per l’incitamento quando è servito e…..Angelo ti ringrazio per i tuoi numerosi complimenti ma….non ti devo né posso insegnare nulla in tema di arrampicata.
Un’altra ottima giornata questa passata assieme.
Note: Questa ferrata, molto verticale, è dura sia per la difficoltà intrinseca di alcuni passaggi sia perché c’è prevalentemente solo cavo non rivestito di difficile trazione e laddove è sostituito dalla catena (mai assieme) questa ha maglie piccole che non consentono di inserire moschettoni per aiutare la progressione.
Pillole….di sudore e di fatica:
Dislivello 820m
Lunghezza totale 12,8 km
Tempo totale lordo 6h30’


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