Orrido di Sant' Anna - Bocchetta Tondone - Tràrego - Cannobio - Orrido di Sant' Anna
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A la recherche du soleil perdu...
Non desiderare la roba d' altri: noi gambarognesi in inverno non onoriamo il decimo comandamento!
Il sole brilla dall' altra parte del lago, Brissago! Ascona! Voi, fortunati!
Appena alzata continuo ad occhieggiare tra le fronde delle camelie: quando spunti, o primo sole, quando?
Non bacerai la casa paterna prima delle 13.30, pazienza, casa! pazienza camelie!
A la recherche du soleil perdu, io vado.
A camminare sopra Brissago o Ascona, sopra Cannobio o Verbania.
Voglia di sole, voglia di lago. Brama che il primo ti avvolga con il suo caldo e luminoso abbraccio. Brama che il secondo allaghi occhi, anima, pelle, ogni poro.
A la recherche du lac perdu, io vado...
Parto dall' 0rrido di Sant' Anna. Perché?
Perché lassù! il sole!
Lingua di luce che segue la cresta, lingua dorata avvistata dalla litoranea, tu sarai il mio sentiero!
Dall' Orrido sale la bella mulattiera sino ai vasti prati, agli estesi Monti Pianoni.
Qui, prime lingue di neve, ma aspetterò di arrivare alle ultime cascine dei Monti (quota 640 m) e alla fontanella per mettere le ciaspole.
Da questo momento in poi, all' avventura!
Si, perché i segni non sono sempre facilmente visibili; numerosissime le piante cadute a sbarrare il sentiero, anche abeti lunghi 20, 30 metri, da aggirare, perdendo talvolta di vista il sentiero. Talvolta, proprio su una pianta a terra, il bollo rosso!
Dentro e fuori vallate, nel bosco, un paesaggio grigio e marroncino...La bella lingua di sole dorato, chissà dove sarà...
Le racchette mordono bene la crosticina nevosa, senza affondare in un primo momento.
L' ultimo cartello, alla fontanella, dava 45 minuti per la bocchetta; salgo, salgo, passano non minuti, ore.
Sommalemma, dov' è? Incontro solo le cascine diroccate di Baba Yaga, o saranno quelle di marzapane della strega di Hansel e Gretel?
Si comincia a affondare, eccome, 20 centimetri, poi 30. Ma non mi dispiace, anzi! Bello! Le gambe, i piedi vanno felici, senza stanchezza!
Un groppo di più piantone sbarra ora il sentiero. Strisciando, a pancia in giù appiattita sulla neve passo l' ostacolo: e ora, il sentiero? i bolli?
Su, giù, destra, sinistra? L' unica via che non tento è quella del burrone formato da un torrente!
A la recherche du sentier perdu...
Non torno sui miei passi: brama di sole, lassù! brama di lago, lassù, dietro!
Decido di salire dritta nel bosco, inventandomi meandri e ravani.
Aguzzo la vista: i bolli rossi non possono essere scomparsi nel nulla! Che streghe cattive, affamate da un lungo inverno senza viandanti, li abbiano cancellati per farmi arrivare alle loro cascine di marzapane?
Marzapane? Una manciata di frutta secca alla fontanella, è tutto. La brama di toccare il sole con mano è troppa! Quella di vedere il lago dall' altra parte, tanta!
Chissà che bello, ritrovarvi! Chissà che magia!
Sono proprio come i bambini. Mai sazi di dire la stessa parola: lago! sole! mamma! Mai stanchi dello stesso gioco, ore a cercare sassolini sulla spiaggia del lago, sassolini tutti più belli, più rari gli uni degli altri!
Le mie diverse case sono sempre state piene di sassolini.
...Quanto sgridarmi, la mamma! Basta con i sassi dappertutto! Sei malata di sassi!...
E se ci fossero i sassolini di Hansel e Gretel a indicare la bocchetta, invece dei bolli invisibili? Ma la neve li ha nascosti...
Magia! Ricomparsi i bolli!
Arrivo alla Bocchetta Tondone. Tutto è grigio, tutto è marroncino.
Merito una manciata di frutta secca, una tazza di tè? Son tre ore e quaranta che cammino!
Non capisco i cartelli. Sono rivolti nelle direzioni sbagliate. Le steghe affamate, ancora? Cattive! Oggi, digiuno! Vi sta bene!!!
Comunque, un ora e quaranta indicati sino al Monte Carza, non me la sento. Con i 30 centimetri di affondo ad ogni passo ci metterei molto di più; poi c' è ancora il ritorno.
E voglio vedere il sole! voglio vedere il lago!
Seguo un ombra di sentiero per Piazza, non ci sono bolli, però si riesce ad indovinare una traccia...
Finalmente intravedo cascine tra le fronde grigiastre e marroncine. L' uomo quassù ha costruito!
Oratorio di Santa Eurosia, bruttino. Ma pur sempre manufatto umano!
Ciaspolando allegramente seguo il largo sentiero che toccando il Passo Piazza mi porterà a Tràrego.
Tolte le ciaspole, scendo con una brama sempre più forte: contemplare. Chi? il lago!
Il sole visto alla mattina è passato sulla riva opposta: guardalo là, lontano, a indorare le cime del Luinese!
Tràrego, poi Viggiona sulla stradina numero 9, asfalto, ma non mi pesa, perchè il lago lo vedo, ora, eccome! Magia.
Magia. Ci sei ancora. Per la mia gioia. Per quella di tutti.
Grazie!
Chissà quanti sassolini nuovi, rari, più belli gli uni degli altri, sulle tue rive...
Il lago accompagna ora con la sua muta, magica presenza la discesa sulla bellissima mulattiera che parte dal cimitero di Viggiona.
Non mi stanco di fermarmi a contemplarlo.
Per forza, il giro si dilata nel tempo!
Non mi stanco di ammirarti, o lago, sono perdutamente innamorata di te...
Innamorata del lago, già da bambina...
Magia, anche l' arrivo sopra Cannobio, al crepuscolo!
Le corone di cime di qua, di là del lago, quelle vicine, quelle lontane. Magia delle montagne.
Innamorata delle montagne, già da bambina...
C' è la luna, lassù, a sostituire la magia del sole. Anche della luna sono innamorata, ci mancherebbe...
A la recherche du soleil perdu j' ai trouvé la lune.
La mulattiera arriva sulla Provinciale della Val Cannobina, ma non è finito il mio cammino.
Voglio toccare il lago con mano!
Cannobio. Lungolago. Magia, lunghissimo momento a godermi il mio lago con tutti i pori del corpo, dell' anima. Occhi mai sazi. Cuore mai sazio.
Anche il ritorno sull' asfalto non mi pesa: i miei occhi portano in loro i colori, i profumi del lago. La luna illumina magicamente l' asfalto, il torrente Cannobino mi canticchia la sua canzoncina.
A Traffiume scendo sul suo argine: anche nel buio ho capito che un sentiero segue la canzoncina sino alla chiesa di Sant' Anna, sino a fermarsi all' orrido.
Magia, lunghissimo momento di pace nel cuore...
Magia, ultimi passi al chiarore della sola luna e al canticchiare insieme al torrente.
Non desiderare la roba d' altri: noi gambarognesi in inverno non onoriamo il decimo comandamento!
Il sole brilla dall' altra parte del lago, Brissago! Ascona! Voi, fortunati!
Appena alzata continuo ad occhieggiare tra le fronde delle camelie: quando spunti, o primo sole, quando?
Non bacerai la casa paterna prima delle 13.30, pazienza, casa! pazienza camelie!
A la recherche du soleil perdu, io vado.
A camminare sopra Brissago o Ascona, sopra Cannobio o Verbania.
Voglia di sole, voglia di lago. Brama che il primo ti avvolga con il suo caldo e luminoso abbraccio. Brama che il secondo allaghi occhi, anima, pelle, ogni poro.
A la recherche du lac perdu, io vado...
Parto dall' 0rrido di Sant' Anna. Perché?
Perché lassù! il sole!
Lingua di luce che segue la cresta, lingua dorata avvistata dalla litoranea, tu sarai il mio sentiero!
Dall' Orrido sale la bella mulattiera sino ai vasti prati, agli estesi Monti Pianoni.
Qui, prime lingue di neve, ma aspetterò di arrivare alle ultime cascine dei Monti (quota 640 m) e alla fontanella per mettere le ciaspole.
Da questo momento in poi, all' avventura!
Si, perché i segni non sono sempre facilmente visibili; numerosissime le piante cadute a sbarrare il sentiero, anche abeti lunghi 20, 30 metri, da aggirare, perdendo talvolta di vista il sentiero. Talvolta, proprio su una pianta a terra, il bollo rosso!
Dentro e fuori vallate, nel bosco, un paesaggio grigio e marroncino...La bella lingua di sole dorato, chissà dove sarà...
Le racchette mordono bene la crosticina nevosa, senza affondare in un primo momento.
L' ultimo cartello, alla fontanella, dava 45 minuti per la bocchetta; salgo, salgo, passano non minuti, ore.
Sommalemma, dov' è? Incontro solo le cascine diroccate di Baba Yaga, o saranno quelle di marzapane della strega di Hansel e Gretel?
Si comincia a affondare, eccome, 20 centimetri, poi 30. Ma non mi dispiace, anzi! Bello! Le gambe, i piedi vanno felici, senza stanchezza!
Un groppo di più piantone sbarra ora il sentiero. Strisciando, a pancia in giù appiattita sulla neve passo l' ostacolo: e ora, il sentiero? i bolli?
Su, giù, destra, sinistra? L' unica via che non tento è quella del burrone formato da un torrente!
A la recherche du sentier perdu...
Non torno sui miei passi: brama di sole, lassù! brama di lago, lassù, dietro!
Decido di salire dritta nel bosco, inventandomi meandri e ravani.
Aguzzo la vista: i bolli rossi non possono essere scomparsi nel nulla! Che streghe cattive, affamate da un lungo inverno senza viandanti, li abbiano cancellati per farmi arrivare alle loro cascine di marzapane?
Marzapane? Una manciata di frutta secca alla fontanella, è tutto. La brama di toccare il sole con mano è troppa! Quella di vedere il lago dall' altra parte, tanta!
Chissà che bello, ritrovarvi! Chissà che magia!
Sono proprio come i bambini. Mai sazi di dire la stessa parola: lago! sole! mamma! Mai stanchi dello stesso gioco, ore a cercare sassolini sulla spiaggia del lago, sassolini tutti più belli, più rari gli uni degli altri!
Le mie diverse case sono sempre state piene di sassolini.
...Quanto sgridarmi, la mamma! Basta con i sassi dappertutto! Sei malata di sassi!...
E se ci fossero i sassolini di Hansel e Gretel a indicare la bocchetta, invece dei bolli invisibili? Ma la neve li ha nascosti...
Magia! Ricomparsi i bolli!
Arrivo alla Bocchetta Tondone. Tutto è grigio, tutto è marroncino.
Merito una manciata di frutta secca, una tazza di tè? Son tre ore e quaranta che cammino!
Non capisco i cartelli. Sono rivolti nelle direzioni sbagliate. Le steghe affamate, ancora? Cattive! Oggi, digiuno! Vi sta bene!!!
Comunque, un ora e quaranta indicati sino al Monte Carza, non me la sento. Con i 30 centimetri di affondo ad ogni passo ci metterei molto di più; poi c' è ancora il ritorno.
E voglio vedere il sole! voglio vedere il lago!
Seguo un ombra di sentiero per Piazza, non ci sono bolli, però si riesce ad indovinare una traccia...
Finalmente intravedo cascine tra le fronde grigiastre e marroncine. L' uomo quassù ha costruito!
Oratorio di Santa Eurosia, bruttino. Ma pur sempre manufatto umano!
Ciaspolando allegramente seguo il largo sentiero che toccando il Passo Piazza mi porterà a Tràrego.
Tolte le ciaspole, scendo con una brama sempre più forte: contemplare. Chi? il lago!
Il sole visto alla mattina è passato sulla riva opposta: guardalo là, lontano, a indorare le cime del Luinese!
Tràrego, poi Viggiona sulla stradina numero 9, asfalto, ma non mi pesa, perchè il lago lo vedo, ora, eccome! Magia.
Magia. Ci sei ancora. Per la mia gioia. Per quella di tutti.
Grazie!
Chissà quanti sassolini nuovi, rari, più belli gli uni degli altri, sulle tue rive...
Il lago accompagna ora con la sua muta, magica presenza la discesa sulla bellissima mulattiera che parte dal cimitero di Viggiona.
Non mi stanco di fermarmi a contemplarlo.
Per forza, il giro si dilata nel tempo!
Non mi stanco di ammirarti, o lago, sono perdutamente innamorata di te...
Innamorata del lago, già da bambina...
Magia, anche l' arrivo sopra Cannobio, al crepuscolo!
Le corone di cime di qua, di là del lago, quelle vicine, quelle lontane. Magia delle montagne.
Innamorata delle montagne, già da bambina...
C' è la luna, lassù, a sostituire la magia del sole. Anche della luna sono innamorata, ci mancherebbe...
A la recherche du soleil perdu j' ai trouvé la lune.
La mulattiera arriva sulla Provinciale della Val Cannobina, ma non è finito il mio cammino.
Voglio toccare il lago con mano!
Cannobio. Lungolago. Magia, lunghissimo momento a godermi il mio lago con tutti i pori del corpo, dell' anima. Occhi mai sazi. Cuore mai sazio.
Anche il ritorno sull' asfalto non mi pesa: i miei occhi portano in loro i colori, i profumi del lago. La luna illumina magicamente l' asfalto, il torrente Cannobino mi canticchia la sua canzoncina.
A Traffiume scendo sul suo argine: anche nel buio ho capito che un sentiero segue la canzoncina sino alla chiesa di Sant' Anna, sino a fermarsi all' orrido.
Magia, lunghissimo momento di pace nel cuore...
Magia, ultimi passi al chiarore della sola luna e al canticchiare insieme al torrente.
Tourengänger:
micaela

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