Battel (quota 2878) Canale SW
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18 Gennaio: finalmente si può riprendere con lo skialp… mi stavo ugualmente divertendo anche con queste escursioni “fuori stagione”, ma preferisco comunque non dover ricordare un inverno di “Montagne Verdi”. La neve è ancora poca, ma perlomeno il paesaggio ha riassunto il suo giusto colore.
Stando ai meteo-web, in Ossola e Valsesia ci sono dai 50 agli 80cm di neve fresca… non è molta, ma se tocca batter traccia è già troppa…
Al Devero non si può andare, la strada è chiusa per pericolo valanghe, in Formazza e Sempione c’è la processione, lo stesso ad Alagna, quindi non resta che provare a far tappa in Valle Anzasca a Macugnaga.
Danno rischio “3”…sempre da verificare sul posto… per cui mi accontenterei anche di salire un tratto a bordo pista per fare lo Joderhorn, ma se le condizioni sono buone e si può fare qual cos’altro…
Staffa ore 8,30: Siamo in quattro, ciolly,
Ale_Sandra, Edy e Andrea, e seguendo la mulattiera per il Passo del Moro (traccia da battere) ci portiamo fino alla fermata della Cabinovia all’Alpe Bill.
Da qui in poi ci sono già delle tracce di skialper… qualcuno ha preferito ridurre il dislivello… che fanno molto comodo e iniziamo a seguirle.
Ecco però che al tornante di rientro dal fuoripista (oggi chiuso) della Meccia, appare in bella vista il pendio e il canale del Battel… troppo bello… cambio programma, si va a fare il canale ovest del Battel… andiamocene subito via dalle piste.
Con un lungo traverso, aggirando alcune formazioni rocciose, ci portiamo al centro dell’ampia conca alla base del Canale W, sempre ben visibile anche dal basso, e, con una numerosa serie di dietro-front, ci portiamo fino al restringimento del canale punto in cui oltre alla pendenza aumenta parecchio anche la neve.
Mancano poco più di un centinaio di metri all’uscita dal canale, ma come farli… a piedi è impossibile, con gli sci è un’impresa fare i dietro-front, … un po’ in un modo, un po’ nell’altro arriviamo fino in cima… ora c’è solo da passare fuori.
Per sicurezza e abitudine porto sempre anche picca e ramponi… non si sa mai… una picca in quattro, sufficiente per superare qui pochi metri ghiacciati, che ci separano dalla cresta.
E’ fatta! Siamo tutti fuori dal canale, ora non ci resta che fare i pochi facili metri che ci separano dalla quota 2878 (al Battel ci siamo già stati l’Anno scorso).
Quota 2878 ore 14: La giornata non è delle migliori e numerose formazioni nuvolose limitano il panorama… prendiamo quel che c’è… non conviene fermarsi troppo, meglio andare subito e salvare la sciata.
Ritorniamo al deposito sci, ci prepariamo e via… si aprono le danze!
Neve spettacolare, tanto che riesco anch’io a fare qualche bella curva, c’è polvere per tutti… fantastico canale tutto per noi.
Preso dall’entusiasmo, propongo agli altri di non rientrare più dalle piste, ma di godere la sciata fino all’Alpe Meccia, che poi da lì di sicuro (quanto mai l’ho detto) troveremo un sentiero per scendere.
Arriviamo all’Alpe… siamo tutti senza cartina, pure io che mai vado senza… e cerchiamo dove sta il sentiero, o un segnale, o un’indicazione, ma ahimè non ci caviamo un bel niente…
“A me sembra che qui c’è una specie di traccia, proviamo a scendere di qua”.
Ci abbassiamo un centinaio di metri e la flebile traccia scompare… ora c’è da arrangiarsi.
La strada è la sotto e in qualche modo ci dobbiamo arrivare… forza e coraggio.
Non è la prima volta… e spero sempre che sia l’ultima… che mi trovo a improvvisare un percorso di rientro “su terreni non facili”… è per lo più bosco ma ci sono anche dei risalti di roccia e tante rocce sotto la poca polvere a far piangere lamine e solette.
Comunque… con le scintille sotto i piedi… senza neanche troppo tribolare riusciamo ad arrivare a Isella… carichi di adrenalina e incazzati con me… ma siamo sulla strada per Staffa… integri tutti quanti.
Isella ore 5,30: e anche questa è andata!


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