Monte Marzola 1738 m
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Oggi è prevista neve dal pomeriggio ma, già in mattinata, pur non essendo completamente coperto, la giornata non promette granchè!
Scendiamo a Trento e tramite uno stradario dell’epoca di Noè e le astruse info di Google Maps riusciamo a raggiungere Villazzano.
La cartina turistica in nostro possesso è ben più utile. Posteggiamo davanti alla Chiesa e risaliamo Via dei Colli e poi Via dei Mulini fino a incrociare a dx la Strada dei Bindesi (non il sentiero). Proseguiamo lungo la strada fino a raggiungere la località Pinara dove troviamo il cartello Cai con segnavia 441 che sale direttamente al Rifugio Maranza. Incredibile, poiché il rifugio si raggiunge anche in macchina, ma il sentiero è bello e ben tenuto. Il rifugio è stato completamente rifatto da qualche anno. Facciamo una breve sosta e intanto comincia a nevischiare.
Ripartiamo seguendo il sentiero 412 per il Bivacco Bailoni. La nevicata s’intensifica e giunti nei pressi del bivacco facciamo sosta per coprirci.
Manca poco alla cima, una facile cresta. La visibilità è nulla ma la cosa peggiore è il vento gelido che ci butta addosso i fiocchetti di neve, ci sentiamo dei puntaspilli.
Raggiungiamo la Croce di Villazzano o Cima sud, dove incrociamo due ragazzi che vengono dalla parte opposta. Sorrisi, scambio di battute e la conferma che i matti in giri sono sempre più di quelli che si pensa!
Scendiamo alla selletta e saliamo alla cima vera e propria della Marzola. Foto veloce e poi giù per un infido sentiero. Se fosse pulito, non sarebbe niente di particolare, ma è coperto dalla neve, stretto e a tratti ripido e molto molto scivoloso. Camminiamo come se fossimo sulle uova e quando finalmente intravvedo la militare e il termine di questo strazio, patapunfete!!!! Mai dire gatto finchè non l’hai nel sacco qualcuno diceva!!! Nessuna conseguenza se non il fondoschiena umido!
Raggiunta la militare svoltiamo a dx e raggiungiamo Chegul. I cartelli non danno indicazioni per il rifugio Maranza ma Fontana dei Gai va bene comunque. Svoltiamo quindi a sx ma, poco dopo un cartello indica Rifugio Maranza, Sentiero dei Pecorai. Imbocchiamo il sentiero, che dovrebbe essere anche panoramico e con una risalita torniamo alla militare, poco sopra Fontana dei Gai. Proseguiamo ora su sterrate, per fortuna i bivi sono tutti ben segnalati, arriviamo a Malga Nova, dove c’è anche un bivacco. Continuiamo sempre su sterrata fino a incrociare un sentiero che velocemente ci riporta al rifugio Maranza, continua a nevicare sempre fittamente. Entriamo nel rifugio dove senza problemi ci lasciano mangiare i nostri panini, ancora qualche chiacchiera con i gestori e poi rientro a Villazzano lungo il più comodo e breve sentiero 412 che passando dal Rifugio Bindesi (in ristrutturazione) torna a Pinara e quindi al posteggio.
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