Giro dei 5 laghi, anticima del Ritort.
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Dunque, escursione del primo dell'anno, con l'ultima fetta di panettone nello stomaco, partiamo alla volta di Caderzone con l'intenzione di arrivare ai laghi di San Giuliano ma la salita dal paese per la strada forestale è chiusa da una ordinanza del sindaco.
Pertanto, memore di un bel giro fatto nel 2002 in estate, decidiamo di fare una puntatina a Campiglio e portarci con la funivia dei 5 laghi alla cima Palon, un bel 2000 che si affaccia sullo spettacolo del Brenta e da lì, fiduciosi che qualcuno abbia aperto la traccia, arrivare alla cima Ritort passando per l'omonimo lago.
Parcheggiamo alla stazione della funivia e immaginando di trovare neve ghiacciata, lasciamo le ciaspe a bordo, in effetti abbiamo viaggiato per la Val Rendena con un bel -8 e NON pensiamo assolutamente ad una bella "inversione termica".
Situazione che si presenta una volta arrivati al termine del tratto della funivia, il caldo ed il sole ci accolgono festose, con qualche sciatore mattiniero; calziamo i ramponcini e ci avviamo per il 232, quì i problemi non si presentano il sentiero corre su tutto un lungo traverso non molto esposto, ma arrivati al lago Ritort la musica cambia,
Da giorni nessun essere umano è passato per questi posti, la neve non tiene il nostro peso e ci costringe a penosi sprofondamenti, cerchiamo la via più logica, passando su piccole creste segnalate da massi che emergono dal manto, ma non è sempre facile; saliamo così verso la cima del Ritort, ma sò benissimo che sarà dura arrivare ai suoi 2411 metri.
Quando siamo sulla sua anticima diamo forfait, basta proseguire come dromedari nel deserto : ora sù, ora giù, ci sistemiamo per lo spuntino s ci godiamo questo splendido orizzonte di dolomia occidentale.
Attorno a noi il vasto anfiteatro delle creste che circondano il lago, nessuno in vista, soltanto laggiù con l'aiuto del binocolo riesco a vedere la stazione a monte della funivia gremita, ora sì di sciatori.
Dove siamo noi invece il silenzio è assoluto, neanche il vento ci tiene compagnia, ma lo spettacolo è garantito e mentre mangiamo ci godiamo l'atmosfera.
Poi prendiamo la via del ritorno, scendiamo fino al lago sempre con quell'allegra andatura di apparente alcolista, e così procedendo arriviamo al lago, ponticello sull'emissario e poi via per il 232 fino alla funvia, poi la discesa è tutto un'altro viaggiare.
Pertanto, memore di un bel giro fatto nel 2002 in estate, decidiamo di fare una puntatina a Campiglio e portarci con la funivia dei 5 laghi alla cima Palon, un bel 2000 che si affaccia sullo spettacolo del Brenta e da lì, fiduciosi che qualcuno abbia aperto la traccia, arrivare alla cima Ritort passando per l'omonimo lago.
Parcheggiamo alla stazione della funivia e immaginando di trovare neve ghiacciata, lasciamo le ciaspe a bordo, in effetti abbiamo viaggiato per la Val Rendena con un bel -8 e NON pensiamo assolutamente ad una bella "inversione termica".
Situazione che si presenta una volta arrivati al termine del tratto della funivia, il caldo ed il sole ci accolgono festose, con qualche sciatore mattiniero; calziamo i ramponcini e ci avviamo per il 232, quì i problemi non si presentano il sentiero corre su tutto un lungo traverso non molto esposto, ma arrivati al lago Ritort la musica cambia,
Da giorni nessun essere umano è passato per questi posti, la neve non tiene il nostro peso e ci costringe a penosi sprofondamenti, cerchiamo la via più logica, passando su piccole creste segnalate da massi che emergono dal manto, ma non è sempre facile; saliamo così verso la cima del Ritort, ma sò benissimo che sarà dura arrivare ai suoi 2411 metri.
Quando siamo sulla sua anticima diamo forfait, basta proseguire come dromedari nel deserto : ora sù, ora giù, ci sistemiamo per lo spuntino s ci godiamo questo splendido orizzonte di dolomia occidentale.
Attorno a noi il vasto anfiteatro delle creste che circondano il lago, nessuno in vista, soltanto laggiù con l'aiuto del binocolo riesco a vedere la stazione a monte della funivia gremita, ora sì di sciatori.
Dove siamo noi invece il silenzio è assoluto, neanche il vento ci tiene compagnia, ma lo spettacolo è garantito e mentre mangiamo ci godiamo l'atmosfera.
Poi prendiamo la via del ritorno, scendiamo fino al lago sempre con quell'allegra andatura di apparente alcolista, e così procedendo arriviamo al lago, ponticello sull'emissario e poi via per il 232 fino alla funvia, poi la discesa è tutto un'altro viaggiare.
Tourengänger:
Amadeus

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