Grignone Invernale (2410m)
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Consueta salita annuale invernale al Grignone dal Colle di Balisio. Per i dettagli tecnici e le tempistiche allego il LINK della mia precedente escursione.
Ieri ha nevicato sopra i 500m in tutta la zona. Oggi è una bella giornata, ma il meteo la definisce "fredda e ventosa". Difatti la via Grassi Lunghi è pesantemente imbiancata e la mia macchina non riesce a procedere oltre i 200m iniziali (anche a causa di ingorghi successivi). Cosi a malincuore partiamo molto lontano, praticamente sulla provinciale.
Poco male, partiamo già camminando su neve fresca e farinosa. Di buon passo raggiungiamo la Cappella del Sacro Cuore e in circa 1h10' dalla partenza il Rifugio Pialeral dove facciamo una pausa. Fa già un freddo atroce ed il vento inizia a spingere cattivo.
Rallentiamo il passo per il Bivacco Girani, mentre un vento sempre più forte ci soffia di traverso divenendo parecchio ostico. La neve polverosa e farinosa non è d'aiuto: il vento ce la spazza in faccia e quel poco che resta sui ciuffi d'erba non fa altro che far slittare lo scarpone e, a 100m dal Bivacco, optiamo per ramponarci... tutta un'altra cosa anche se, in pratica, stiamo grippando su erba e rocce....
Dopo una pausa al Bivacco Girani ripartiamo lentamente con le gambe un po' provate e tanto freddo. Appena sotto il "muro del pianto" la temperatura si fa rigidissima (credo tra i -12°C e i -15°C). Ci ingolfiamo di vestiti a più non posso ma non si deve star fermi nemmeno 1 minuto. Le dita dei piedi e delle mani sono dolenti e vicine all'ipotermia. Io ho in testa due cappelli eppure sento il vento polare che mi ghiaccia la testa. Teo è costretto a caricarsi di indumenti. Ed in più la fatica di una neve instabile e farinosa (le famose e comode "scalettature" che si formano quando ci sono 2m di neve oggi sono da scordare).
Finalmente raggiungiamo la cresta! Inutile aggiungere quanto spinga il vento quassù, soprattutto in certi passaggi "aperti". Molta prudenza dove la cresta si stringe... una boffata come si deve ed è un attimo perdere l'equilibrio... Fortunatamente ci sono dei tratti con delle corde fisse.
Al rifugio Brioschi tanta stanchezza, soddisfazione e felicità; anche oggi nonostante tutto siamo arrivati sulla cima! Megapausa ristoro, meritatissima per Federico e Teo che, quasi totalmente fuori allenamento oggi hanno fatto 1700 di dislivello con questo tempaccio! Sempre un'emozione qui sopra.... e che paesaggio, oltre ogni limite!!
Per il ritorno dobbiamo sbrigarci, si sono fatte le 15 passate. Lungo la cresta il vento ci regala gli ultimi potenti brividi, costringendoci a fermarci e a rannicchiarci su noi stessi più volte. Il muro in discesa non è divertente come al solito sempre a causa del tipo di neve che non tiene nulla. Dopo un po' tolgo i ramponi e vado giu alla speraindio e, seppur più pericoloso, è decisamente più divertente. Negli ultimi km fino alla macchina si forma il gruppo degli "ultimi" vista l'ora tarda e il buio che incombe. Si aggiungono due simpatiche ragazze e un signore con sua figlia. Dato che solo noi abbiamo le frontali è buona cosa restare tutti assieme con un po' di luce ed arrivare bene e con allegria fino alle rispettive macchine.
Poco male, partiamo già camminando su neve fresca e farinosa. Di buon passo raggiungiamo la Cappella del Sacro Cuore e in circa 1h10' dalla partenza il Rifugio Pialeral dove facciamo una pausa. Fa già un freddo atroce ed il vento inizia a spingere cattivo.
Rallentiamo il passo per il Bivacco Girani, mentre un vento sempre più forte ci soffia di traverso divenendo parecchio ostico. La neve polverosa e farinosa non è d'aiuto: il vento ce la spazza in faccia e quel poco che resta sui ciuffi d'erba non fa altro che far slittare lo scarpone e, a 100m dal Bivacco, optiamo per ramponarci... tutta un'altra cosa anche se, in pratica, stiamo grippando su erba e rocce....
Dopo una pausa al Bivacco Girani ripartiamo lentamente con le gambe un po' provate e tanto freddo. Appena sotto il "muro del pianto" la temperatura si fa rigidissima (credo tra i -12°C e i -15°C). Ci ingolfiamo di vestiti a più non posso ma non si deve star fermi nemmeno 1 minuto. Le dita dei piedi e delle mani sono dolenti e vicine all'ipotermia. Io ho in testa due cappelli eppure sento il vento polare che mi ghiaccia la testa. Teo è costretto a caricarsi di indumenti. Ed in più la fatica di una neve instabile e farinosa (le famose e comode "scalettature" che si formano quando ci sono 2m di neve oggi sono da scordare).
Finalmente raggiungiamo la cresta! Inutile aggiungere quanto spinga il vento quassù, soprattutto in certi passaggi "aperti". Molta prudenza dove la cresta si stringe... una boffata come si deve ed è un attimo perdere l'equilibrio... Fortunatamente ci sono dei tratti con delle corde fisse.
Al rifugio Brioschi tanta stanchezza, soddisfazione e felicità; anche oggi nonostante tutto siamo arrivati sulla cima! Megapausa ristoro, meritatissima per Federico e Teo che, quasi totalmente fuori allenamento oggi hanno fatto 1700 di dislivello con questo tempaccio! Sempre un'emozione qui sopra.... e che paesaggio, oltre ogni limite!!
Per il ritorno dobbiamo sbrigarci, si sono fatte le 15 passate. Lungo la cresta il vento ci regala gli ultimi potenti brividi, costringendoci a fermarci e a rannicchiarci su noi stessi più volte. Il muro in discesa non è divertente come al solito sempre a causa del tipo di neve che non tiene nulla. Dopo un po' tolgo i ramponi e vado giu alla speraindio e, seppur più pericoloso, è decisamente più divertente. Negli ultimi km fino alla macchina si forma il gruppo degli "ultimi" vista l'ora tarda e il buio che incombe. Si aggiungono due simpatiche ragazze e un signore con sua figlia. Dato che solo noi abbiamo le frontali è buona cosa restare tutti assieme con un po' di luce ed arrivare bene e con allegria fino alle rispettive macchine.
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