BRUNATE all' alba + BELLAGIO dopo il tramonto: magnifica traversata attraverso dorsali e creste...
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Dubbio amletico per me e Eleonora: a S. Stefano andiamo a camminare nel Parco Naturale del Beigua in Liguria... o proviamo a fare la nostra prima traversata Brunate - Bellagio, attraverso creste e panoramiche cime che, per misteriosi motivi, non abbiamo mai salito...???!!!
Nel bel Parco del Beigua, grazie alle belle relazioni presenti in HiKr (tra cui anche quella della cara Patrizia, alias Patripoli...) abbiamo trovato un bel trek: partenza da Arenzano e poi giro di cime (Monte Rama - Monte Argentea - Monte Reixa).
Alla fine optiamo per la vicina e lunga traversata Brunate - Bellagio.
Trattasi di una lunga e impegnativa traversata che collega queste due città.
Se percorsa integralmente, attraverso tutte le sue varie creste e numerose cime, è lunga circa 39 km. con un dislivello totale di 3909 metri.
Onestamente ho due piccoli ma leciti dubbi sulla reale fattibilità di questo bellissimo trek:
1) La mia effettiva resistenza, dato che trek così impegnativi non li faccio da almeno 15 anni...
2) Le ore effettive di luce naturale che, rispetto alla primavera o all' estate, sono decisamente inferiori...
A volte si gira mezza Lombardia e non si sale mai sulle montagne più vicine e scontate e quindi le cime che saliremo in questa traversata saranno, per noi, tutte una vera novità.
Dobbiamo assolutamente ringraziare un appassionato di montagne e di HiKr.
Trattasi di "Alberto" che con la sua bella e precisa relazione " 7 Luglio 2009: Traversata Sud - Nord delle Prealpi del Triangolo Lariano da: Brunate/Bellagio " ci ha "accompagnato" in questa nostra traversata.
Anche se non ci conosciamo... GRAZIE MILLE Alberto...!!!
Sveglia molto mattiniera... colazione ricca e abbondante... e alle 6,20 siamo già a Como.
Proviamo a cercare un impossibile parcheggio e infatti non lo troviamo.
Quindi lasciamo l' auto nel parcheggio sotterraneo "Centro- Lago" ben consci della "salassata" che ci aspetterà stasera al nostro ritorno... ma del resto non possiamo perdere assolutamente la corsa della funicolare delle 7,05 che ci porterà alla stazione di arrivo a Brunate.
La città di Como dorme ancora... e si avverte una bella atmosfera di pace, grazie anche alle soffuse luci che illuminano il nostro cammino alla stazione di partenza della funicolare.
Prendiamo quindi la funicolare che in pochissimi minuti ci porta alla stazione di arrivo a Brunate (715 mt.).
Ci dedichiamo 5 minuti alla contemplazione della città di Como e alle miriade di luci che caratterizzano il lago i vari paesini e i rilievi montani.
Che vista spettacolare!
Partiamo con un bel passo verso San Maurizio (906 mt.) percorrendo l' evidentissimo sentiero 1, poi oltrepassiamo il rifugio CAO (979 mt.), Baita Carla (997 mt.) e la Baita Boletto (1100 o 1180 mt...? mah...)
Quindi saliamo al Pizzo Tre Termini (1140 mt.) e infine giungiamo al monte Boletto (1236 mt.)
Qui facciamo una mini-sosta per una bella e buona tazza di the caldo.
Camminiamo da 1 ora e 20 minuti e l' alba con le sue romantiche luci ci ha dolcemente accompagnato.
Eleonora è in forma e procede con un bel passo: ...è bello vederla camminare mentre tutta rapita ammira le luci e i panorami che ci accompagnano... sarebbe bello se potessi camminare all' indietro e riprenderla con una videocamera...
Proseguiamo scendendo verso la Bocchetta di Molina (1115 mt.) e affrontiamo un' ennesima salita che, attraverso la dorsale di cresta, in breve ci porta al monte Bolettone (1310 mt.).
Abbiamo percorso circa 9 km. e fatto circa 750 metri di dislivello in salita in 2 ore e 5 minuti.
Oggi dovremo essere veloci se non vogliamo farci poi troppi km. al buio... e ora abbiamo ancora la forza per tenere un buon ritmo.
Scendiamo quindi verso la Bocchetta di Lemna (1167 mt.) e successivamente la bocchetta di Palanzo (1210 mt.). Da qui prendiamo la ripida e tosta salita che porta in vetta al Palanzone.
Amo molto le dure o le micidiali salite... Amo la reale fatica e lo sforzo che faccio quando le percorro...
Amo riuscire ad avere un buon ritmo con le braccia e con le gambe...
Amo controllare profondamente la mia respirazione... e attraverso la stessa respirazione arrivare a sublimare la notevole fatica... è una sensazione unica ed è un "generoso regalo " delle dure salite... :-)
Giunti in cima al Palanzone (1436 mt.) decidiamo di fermarci 10 minuti.
Veloce cambio di maglietta, beviamo ancora del rigenerante the caldo e mangiamo delle barrette + noci a volontà.
Abbiamo percorso circa 13 km. e fatto circa 1150 metri di dislivello positivo in 3 ore e 20 minuti.
La vista dal bel Palanzone è a 360° ed è assolutamente spettacolare...!!!
Grazie al vento la nitidezza dei panorami è stupefacente e il nostro animo si riempie di pura gioia e di vera serenità in questa infinita contemplazione visiva.
...è un giorno perfetto!
...è una giornata veramente M E R A V I G L I O S A. . . . ! ! ! Siamo stati fortunati...
In cima chiediamo informazioni ad un gentile signore per il sentiero che ci dovrà condurre alla Colma di Sormano e al lontano (...forse troppo lontano...?!) monte San Primo.
Lui stesso ci incoraggia a continuare la nostra traversata dicendoci che se continuiamo con questo ritmo arriveremo tranquillamente alle 18.00 - 18.30 a Bellagio.
Dopo averlo ringraziato e salutato, scendiamo veloci lungo la crestina che porta al Monte Bul (1405 mt. - qui è presente un monumento in memoria delle vittime della tragica caduta di un elicottero avvenuta anni fà...).
Quindi scendiamo ancora oltrepassando il Monte Croce (1351 mt.) e infine arriviamo alla Colma di Sormano (1123 mt.).
Da qui seguiamo il sentiero che risale nuovamente e giungiamo all' Alpe Spessola (1237 mt.) e successivamente arriviamo all' Alpe Terrabiotta (1428 mt.).
Da qui il monte San Primo è realmente più vicino e sembra anche banalmente fattibile... ma così non è in realtà, perchè la salita è si molto dolce ma ancora lunga!
La resistenza e la forza nelle mie gambe comincia a vacillare e gli ultimi ripidi 100 metri per arrivare in vetta sono una vera sofferenza!
Ma ecco ci siamo...!!! Siamo finalmente giunti al tanto agoniato Monte San Primo (1686 mt.).
Eleonora è stanca e affamata...
Io sono "cotto" e super-affamato...
In cima veloce secondo cambio di maglietta e poi "sbraniamo" il nostro panino casalingo... ci voleva!
Abbiamo percorso circa 24,5 km. e fatto circa 1700 metri di dislivello positivo in 6 ore e 50 minuti.
Praticamente la salita, in questa lunga traversata, è finita!
Ora è il Palanzone stesso a sembrare lontano... troppo lontano!
Non noto subito nessun sentiero per il rifugio Martina, nostra prossima meta dopo la meritata pausa, quindi inizio a chiedere a qualche camminatore, già presente in cima con noi, qualche dritta...
Dopo un pò io e Ele iniziamo a parlare con un simpatico e gentile trekker e a me sembra di averlo già visto... Ebbene si l' ho proprio visto nella foto del suo profilo in HiKr...!
Come spesso accade indovino il riconoscimento, infatti questo camminatore altro non è che Giorgio, alias GIBI...
Molto gentilmente ci illustra come prendere subito il sentiero per il rifugio Martina e facciamo anche una bella chiacchierata.
Anche lui ci rassicura che, quando calerà il buio tra qualche ora, per noi non sarà difficile abbandonare il sentiero nei boschi e proseguire sulla monotona, ma sicura e visibile strada asfaltata che ci condurrà finalmente a Bellagio.
Molto carinamente ci fa anche tre foto... ma per qualche motivo non siamo riusciti a caricarle nei file allegati alla relazione. Probabilmente sbagliamo qualcosa...
Il giorno sucessivo verremo a sapere da Patrizia stessa che anche lei aveva fatto un bel trek alla cima del monte San Primo, ma era arrivata in vetta alle 10.00, quindi quasi 4 ore prima di noi... Peccato non averla incontrata! Sarà per la prossima occasione... e, comunque, ciao Patrizia...!!! :-)
Dopo esserci riposati a sufficienza, decidiamo di scendere.
Salutiamo il gentile e simpatico Giorgio e, seguendo le sue precise indicazioni, iniziamo a scendere percorrendo il ripido sentiero che ci condurrà al rifugio Martina (1231 mt.)
Ma qui troviamo l' unico piccolo intoppo di questa fortunata e bellissima giornata.
Nel sentiero è ancora presente pochissima neve dura e ghiaccio, dato che il suddetto sentiero si riversa con una notevole pendenza verso il lato Nord della montagna.
Scendiamo di 40-50 metri di dislivello, ma la mia Ele inizia a camminare molto lentamente dato che è molto tesa ed è giustamente preoccupata.
Già non ama le ripide discese, se poi ci aggiungiamo anche un pò di ghiaccio.....
Saggiamente decidiamo di ritornare indietro verso la cima, sarebbe possibile continuare... ma sarebbe anche stupido continuare con gli annessi pericoli, visto che non abbiamo i ramponcini.
Ritornati in cima non incontriamo più il buon GIBI, probabilmente è già sceso verso valle, immaginiamo.
Quindi velocemente scendiamo in direzione Alpe di Terrabotta e appena incontriamo un cartello indicatore alla nostra sinistra, prendiamo decisi il sentiero che scende verso il Parco Monte San Primo e Bellagio.
Il cartello menzionato indica "Bellagio 3 ore e 30" e sia a me che a Ele ci assale un pò di sconforto...
In effetti la nostra speranza-obbiettivo è di impiegare 2 ore 2 ore e mezza... dato che non vogliamo assolutamente perdere l' ultimo pullman delle 19.05 che da Bellagio ci riporterà a Como.
Dopo una veloce discesa arriviamo prima all' Alpe del Borgo (1250 mt.) e poi al Parco monte San Primo (1125 mt.).
Alle 17.00 circa abbandoniamo il sentiero, dato che inizia a fare buio..., e ci buttiamo sulla monotona strada asfaltata.
Non è il massimo, ma meglio optare per la sicura e visibile strada... anche se, alla resa dei conti, faremo sicuramente non pochi km. in più, visto che il sentiero era molto più diretto e rapido.
Arriviamo a Rovenza (687 mt.) e poi ai Mulini del Perlo (367 mt.).
Ormai il buio avvolge tutto ed è fantastico vedere le luci che sempre più luminosamente caratterizzano la costa del lago, la bella Menaggio, poi più su Plesio... Breglia.. ci sembra quasi di scorgere la flebilissima luce del rifugio Menaggio... chissà se è proprio lei o è una dolce ed intima suggestione... :-)
I rilievi delle montagne contrastano meravigliosamente le miriade di luci con la loro imponente linea scura che ripidamente scema a valle e quindi alle coste dolcemente illuminate del lago.
Che magnifica atmosfera...
Che poetica visione...
Che meraviglia e quale stupore ci induce la nostra amata Madre Terra...
Le luci dell' alba e del tramonto sono le luci della riflessione e della meditazione...
Queste calde e gentili luci sono appannaggio dei veri poeti.. dei grandi filosofi.. dei sensibili fotografi.. e di tutte le persone che sanno ancora stupirsi per ciò che solo superficialmente è assodato e conclamato, ma che in realtà è la quintessenza della profondità del ciclo della vita.
Ormai mancano pochi km. a Bellagio, che infatti ci appare finalmente in tutta la sua bellezza, con il suo sfavillante e intrigante "vestito" da sera...
Stanchi... molto stanchi... arriviamo infine a Bellagio lago.
Sono le 18.00 e stiamo camminando da 10 ore e 45 minuti (soste comprese...)
Scorgiamo già il nostro pullman parcheggiato e di fianco un bar-gelateria, dove ci "fiondiamo" per un rigenerante the caldo e dolcetti vari.
Alle 19.05 parte il nostro pullman direzione Como, nostra meta finale.
La traversata è finita... è stata molto impegnativa, ma è anche e sopratutto stata una magnifica "cavalcata" attraverso dorsali, creste e panoramicissime cime.
Abbiamo deciso: la denomineremo INTROSPETTIVA TRAVERSATA TRA CRESTE E DORSALI IN PANORAMICHE VISIONI...
BRAVA Eleonora...! Sei stata tosta... ma le luci dell' alba a Brunate e le luci del tramonto a Bellagio già lo sapevano e mi sorridevano impazienti........
Angelo & Eleonora
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Solo l' amare, solo il conoscere
conta, non l' aver amato,
non l'aver conosciuto.
Dà angoscia
il vivere di un consumato amore.
L' anima non cresce più.
Sei insostituibile. Per questo è dannata
alla solitudine la vita che mi hai data.
E non voglio essere solo. Ho un' infinita fame
d' amore, dell' amore di corpi senz' anima.
Perchè l' anima è in te, sei tu, ma tu
sei mia madre e il tuo amore è la mia schiavitù.
Stupendi versi poetici del grande, grandissimo Pier Paolo Pasolini.
Nel bel Parco del Beigua, grazie alle belle relazioni presenti in HiKr (tra cui anche quella della cara Patrizia, alias Patripoli...) abbiamo trovato un bel trek: partenza da Arenzano e poi giro di cime (Monte Rama - Monte Argentea - Monte Reixa).
Alla fine optiamo per la vicina e lunga traversata Brunate - Bellagio.
Trattasi di una lunga e impegnativa traversata che collega queste due città.
Se percorsa integralmente, attraverso tutte le sue varie creste e numerose cime, è lunga circa 39 km. con un dislivello totale di 3909 metri.
Onestamente ho due piccoli ma leciti dubbi sulla reale fattibilità di questo bellissimo trek:
1) La mia effettiva resistenza, dato che trek così impegnativi non li faccio da almeno 15 anni...
2) Le ore effettive di luce naturale che, rispetto alla primavera o all' estate, sono decisamente inferiori...
A volte si gira mezza Lombardia e non si sale mai sulle montagne più vicine e scontate e quindi le cime che saliremo in questa traversata saranno, per noi, tutte una vera novità.
Dobbiamo assolutamente ringraziare un appassionato di montagne e di HiKr.
Trattasi di "Alberto" che con la sua bella e precisa relazione " 7 Luglio 2009: Traversata Sud - Nord delle Prealpi del Triangolo Lariano da: Brunate/Bellagio " ci ha "accompagnato" in questa nostra traversata.
Anche se non ci conosciamo... GRAZIE MILLE Alberto...!!!
Sveglia molto mattiniera... colazione ricca e abbondante... e alle 6,20 siamo già a Como.
Proviamo a cercare un impossibile parcheggio e infatti non lo troviamo.
Quindi lasciamo l' auto nel parcheggio sotterraneo "Centro- Lago" ben consci della "salassata" che ci aspetterà stasera al nostro ritorno... ma del resto non possiamo perdere assolutamente la corsa della funicolare delle 7,05 che ci porterà alla stazione di arrivo a Brunate.
La città di Como dorme ancora... e si avverte una bella atmosfera di pace, grazie anche alle soffuse luci che illuminano il nostro cammino alla stazione di partenza della funicolare.
Prendiamo quindi la funicolare che in pochissimi minuti ci porta alla stazione di arrivo a Brunate (715 mt.).
Ci dedichiamo 5 minuti alla contemplazione della città di Como e alle miriade di luci che caratterizzano il lago i vari paesini e i rilievi montani.
Che vista spettacolare!
Partiamo con un bel passo verso San Maurizio (906 mt.) percorrendo l' evidentissimo sentiero 1, poi oltrepassiamo il rifugio CAO (979 mt.), Baita Carla (997 mt.) e la Baita Boletto (1100 o 1180 mt...? mah...)
Quindi saliamo al Pizzo Tre Termini (1140 mt.) e infine giungiamo al monte Boletto (1236 mt.)
Qui facciamo una mini-sosta per una bella e buona tazza di the caldo.
Camminiamo da 1 ora e 20 minuti e l' alba con le sue romantiche luci ci ha dolcemente accompagnato.
Eleonora è in forma e procede con un bel passo: ...è bello vederla camminare mentre tutta rapita ammira le luci e i panorami che ci accompagnano... sarebbe bello se potessi camminare all' indietro e riprenderla con una videocamera...
Proseguiamo scendendo verso la Bocchetta di Molina (1115 mt.) e affrontiamo un' ennesima salita che, attraverso la dorsale di cresta, in breve ci porta al monte Bolettone (1310 mt.).
Abbiamo percorso circa 9 km. e fatto circa 750 metri di dislivello in salita in 2 ore e 5 minuti.
Oggi dovremo essere veloci se non vogliamo farci poi troppi km. al buio... e ora abbiamo ancora la forza per tenere un buon ritmo.
Scendiamo quindi verso la Bocchetta di Lemna (1167 mt.) e successivamente la bocchetta di Palanzo (1210 mt.). Da qui prendiamo la ripida e tosta salita che porta in vetta al Palanzone.
Amo molto le dure o le micidiali salite... Amo la reale fatica e lo sforzo che faccio quando le percorro...
Amo riuscire ad avere un buon ritmo con le braccia e con le gambe...
Amo controllare profondamente la mia respirazione... e attraverso la stessa respirazione arrivare a sublimare la notevole fatica... è una sensazione unica ed è un "generoso regalo " delle dure salite... :-)
Giunti in cima al Palanzone (1436 mt.) decidiamo di fermarci 10 minuti.
Veloce cambio di maglietta, beviamo ancora del rigenerante the caldo e mangiamo delle barrette + noci a volontà.
Abbiamo percorso circa 13 km. e fatto circa 1150 metri di dislivello positivo in 3 ore e 20 minuti.
La vista dal bel Palanzone è a 360° ed è assolutamente spettacolare...!!!
Grazie al vento la nitidezza dei panorami è stupefacente e il nostro animo si riempie di pura gioia e di vera serenità in questa infinita contemplazione visiva.
...è un giorno perfetto!
...è una giornata veramente M E R A V I G L I O S A. . . . ! ! ! Siamo stati fortunati...
In cima chiediamo informazioni ad un gentile signore per il sentiero che ci dovrà condurre alla Colma di Sormano e al lontano (...forse troppo lontano...?!) monte San Primo.
Lui stesso ci incoraggia a continuare la nostra traversata dicendoci che se continuiamo con questo ritmo arriveremo tranquillamente alle 18.00 - 18.30 a Bellagio.
Dopo averlo ringraziato e salutato, scendiamo veloci lungo la crestina che porta al Monte Bul (1405 mt. - qui è presente un monumento in memoria delle vittime della tragica caduta di un elicottero avvenuta anni fà...).
Quindi scendiamo ancora oltrepassando il Monte Croce (1351 mt.) e infine arriviamo alla Colma di Sormano (1123 mt.).
Da qui seguiamo il sentiero che risale nuovamente e giungiamo all' Alpe Spessola (1237 mt.) e successivamente arriviamo all' Alpe Terrabiotta (1428 mt.).
Da qui il monte San Primo è realmente più vicino e sembra anche banalmente fattibile... ma così non è in realtà, perchè la salita è si molto dolce ma ancora lunga!
La resistenza e la forza nelle mie gambe comincia a vacillare e gli ultimi ripidi 100 metri per arrivare in vetta sono una vera sofferenza!
Ma ecco ci siamo...!!! Siamo finalmente giunti al tanto agoniato Monte San Primo (1686 mt.).
Eleonora è stanca e affamata...
Io sono "cotto" e super-affamato...
In cima veloce secondo cambio di maglietta e poi "sbraniamo" il nostro panino casalingo... ci voleva!
Abbiamo percorso circa 24,5 km. e fatto circa 1700 metri di dislivello positivo in 6 ore e 50 minuti.
Praticamente la salita, in questa lunga traversata, è finita!
Ora è il Palanzone stesso a sembrare lontano... troppo lontano!
Non noto subito nessun sentiero per il rifugio Martina, nostra prossima meta dopo la meritata pausa, quindi inizio a chiedere a qualche camminatore, già presente in cima con noi, qualche dritta...
Dopo un pò io e Ele iniziamo a parlare con un simpatico e gentile trekker e a me sembra di averlo già visto... Ebbene si l' ho proprio visto nella foto del suo profilo in HiKr...!
Come spesso accade indovino il riconoscimento, infatti questo camminatore altro non è che Giorgio, alias GIBI...
Molto gentilmente ci illustra come prendere subito il sentiero per il rifugio Martina e facciamo anche una bella chiacchierata.
Anche lui ci rassicura che, quando calerà il buio tra qualche ora, per noi non sarà difficile abbandonare il sentiero nei boschi e proseguire sulla monotona, ma sicura e visibile strada asfaltata che ci condurrà finalmente a Bellagio.
Molto carinamente ci fa anche tre foto... ma per qualche motivo non siamo riusciti a caricarle nei file allegati alla relazione. Probabilmente sbagliamo qualcosa...
Il giorno sucessivo verremo a sapere da Patrizia stessa che anche lei aveva fatto un bel trek alla cima del monte San Primo, ma era arrivata in vetta alle 10.00, quindi quasi 4 ore prima di noi... Peccato non averla incontrata! Sarà per la prossima occasione... e, comunque, ciao Patrizia...!!! :-)
Dopo esserci riposati a sufficienza, decidiamo di scendere.
Salutiamo il gentile e simpatico Giorgio e, seguendo le sue precise indicazioni, iniziamo a scendere percorrendo il ripido sentiero che ci condurrà al rifugio Martina (1231 mt.)
Ma qui troviamo l' unico piccolo intoppo di questa fortunata e bellissima giornata.
Nel sentiero è ancora presente pochissima neve dura e ghiaccio, dato che il suddetto sentiero si riversa con una notevole pendenza verso il lato Nord della montagna.
Scendiamo di 40-50 metri di dislivello, ma la mia Ele inizia a camminare molto lentamente dato che è molto tesa ed è giustamente preoccupata.
Già non ama le ripide discese, se poi ci aggiungiamo anche un pò di ghiaccio.....
Saggiamente decidiamo di ritornare indietro verso la cima, sarebbe possibile continuare... ma sarebbe anche stupido continuare con gli annessi pericoli, visto che non abbiamo i ramponcini.
Ritornati in cima non incontriamo più il buon GIBI, probabilmente è già sceso verso valle, immaginiamo.
Quindi velocemente scendiamo in direzione Alpe di Terrabotta e appena incontriamo un cartello indicatore alla nostra sinistra, prendiamo decisi il sentiero che scende verso il Parco Monte San Primo e Bellagio.
Il cartello menzionato indica "Bellagio 3 ore e 30" e sia a me che a Ele ci assale un pò di sconforto...
In effetti la nostra speranza-obbiettivo è di impiegare 2 ore 2 ore e mezza... dato che non vogliamo assolutamente perdere l' ultimo pullman delle 19.05 che da Bellagio ci riporterà a Como.
Dopo una veloce discesa arriviamo prima all' Alpe del Borgo (1250 mt.) e poi al Parco monte San Primo (1125 mt.).
Alle 17.00 circa abbandoniamo il sentiero, dato che inizia a fare buio..., e ci buttiamo sulla monotona strada asfaltata.
Non è il massimo, ma meglio optare per la sicura e visibile strada... anche se, alla resa dei conti, faremo sicuramente non pochi km. in più, visto che il sentiero era molto più diretto e rapido.
Arriviamo a Rovenza (687 mt.) e poi ai Mulini del Perlo (367 mt.).
Ormai il buio avvolge tutto ed è fantastico vedere le luci che sempre più luminosamente caratterizzano la costa del lago, la bella Menaggio, poi più su Plesio... Breglia.. ci sembra quasi di scorgere la flebilissima luce del rifugio Menaggio... chissà se è proprio lei o è una dolce ed intima suggestione... :-)
I rilievi delle montagne contrastano meravigliosamente le miriade di luci con la loro imponente linea scura che ripidamente scema a valle e quindi alle coste dolcemente illuminate del lago.
Che magnifica atmosfera...
Che poetica visione...
Che meraviglia e quale stupore ci induce la nostra amata Madre Terra...
Le luci dell' alba e del tramonto sono le luci della riflessione e della meditazione...
Queste calde e gentili luci sono appannaggio dei veri poeti.. dei grandi filosofi.. dei sensibili fotografi.. e di tutte le persone che sanno ancora stupirsi per ciò che solo superficialmente è assodato e conclamato, ma che in realtà è la quintessenza della profondità del ciclo della vita.
Ormai mancano pochi km. a Bellagio, che infatti ci appare finalmente in tutta la sua bellezza, con il suo sfavillante e intrigante "vestito" da sera...
Stanchi... molto stanchi... arriviamo infine a Bellagio lago.
Sono le 18.00 e stiamo camminando da 10 ore e 45 minuti (soste comprese...)
Scorgiamo già il nostro pullman parcheggiato e di fianco un bar-gelateria, dove ci "fiondiamo" per un rigenerante the caldo e dolcetti vari.
Alle 19.05 parte il nostro pullman direzione Como, nostra meta finale.
La traversata è finita... è stata molto impegnativa, ma è anche e sopratutto stata una magnifica "cavalcata" attraverso dorsali, creste e panoramicissime cime.
Abbiamo deciso: la denomineremo INTROSPETTIVA TRAVERSATA TRA CRESTE E DORSALI IN PANORAMICHE VISIONI...
BRAVA Eleonora...! Sei stata tosta... ma le luci dell' alba a Brunate e le luci del tramonto a Bellagio già lo sapevano e mi sorridevano impazienti........
Angelo & Eleonora
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Solo l' amare, solo il conoscere
conta, non l' aver amato,
non l'aver conosciuto.
Dà angoscia
il vivere di un consumato amore.
L' anima non cresce più.
Sei insostituibile. Per questo è dannata
alla solitudine la vita che mi hai data.
E non voglio essere solo. Ho un' infinita fame
d' amore, dell' amore di corpi senz' anima.
Perchè l' anima è in te, sei tu, ma tu
sei mia madre e il tuo amore è la mia schiavitù.
Stupendi versi poetici del grande, grandissimo Pier Paolo Pasolini.
Tourengänger:
Angelo & Ele

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