Memories: Salita al Monte Vioz
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Una brutta domenica pomeriggio: acqua a dirotto! Che fare? Mi guardo attorno; ho tra i piedi un sacco di attrezzature con le quali volevo recuperare immagini da vecchie diapositive. Guardo una delle scatoline; con pennarello c’è scritto su: Monte Vioz. Ma sì, partiamo da queste.
Percorso tecnologico:
1) proiettore dias
2) fotocamera su cavalletto
3) scatti e trasferimento al PC
4) programma di manipolazione, taglio e restauro delle immagini.
Boh, qualcosa ne viene fuori e.....anche i ricordi pian piano riemergono dalla nebbia del passato.
Sì, era il 1971 e noi eravamo in Val di Non, dai miei parenti materni per le vacanze; il richiamo dei monti circostanti era forte e quelli “belli” erano un po’ lontani, in Val di Sole a ca. 60km. Ma fa niente; eravamo ancora molto giovani ed io ed il mio prossimo cognato Davide decidemmo di “fare il Vioz”, come si dice gergalmente. Ci rechiamo a Peio Terme e di lì con due tratti di seggiovia raggiungiamo il Rifugio Dos dei Cembri. Qui prendiamo il sentiero n.105 e lo seguiamo superando la Cima Vioz (2504m), nome molto gettonato da queste parti, poi contorniamo il Dente del Vioz (2901m) lasciando a dx la Cima di Rocca (2759m) e dirigendoci poi verso il Brik a q. 2980m (su Hikr è quotato 2904m ma è un chiaro errore). Non è che ricordi molti dettagli; qualcosa emerge riguardando quelle vecchie immagini e quei due giovani lontani uno dei quali ci ha lasciato per sempre. Non ricordo la fatica, almeno personalmente, vuoi perchè le cose antipatiche vengono stemperate col tempo, vuoi perchè fiato e gambe erano certamente migliori. Ricordo però che all’arrivo al Rifugio Mantova Davide gettò la spugna e disse che lui non avrebbe più proseguito. Io provai a convincerlo sostenendo che mancavano poco più di 100m alla vetta, che non ci si fa tutto quel mazzo per poi fermarsi lì, ecc, ecc, ma lui era irremovibile. Allora decisi di proseguire da solo ma evidentemente.....chi semina raccoglie e quando arrivai in vetta e mi voltai lo vidi che adagio adagio stava salendo anche lui. Festeggiammo così questo bello e facile 3600 mentre la vista di quanto avevamo attorno e la felicità della conquista ci faceva già fare progetti di nuove ascensioni per il futuro. Progetti.....se ne fanno tanti.....poi la vita a volte non ci concede di portarli a termine per cui in seguito facemmo ben poco assieme ma quello fu un momento indimenticabile per entrambi. Poi il ritorno, la stanchezza aumentava ma la seggiovia si avvicinava e ci avrebbe riportati all’auto con gli occhi pieni del sole e dell’azzurro di quella giornata.
Note: La qualità delle foto è veramente povera e me ne scuso ma non sapevo fare di meglio. Mi è difficile parlare di tempi e citare i nomi delle cime che si vedono nelle foto. Per il percorso riporto il tracciato di armandos sulla carta Basecamp come pure i suoi dati. Per i tempi abbiamo fatto tutto in giornata ma so che gambe migliori (es.: cristina) possono in una sola giornata salire senza seggiovia e fare anche Cima Linke.
Pillole….di sudore, di fatica:
Dislivello 1355m
Lunghezza totale 12,4 km
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