Il Gridone (2188 m) da Spoccia, Val Cannobina, con finale nel Gurrone...acc...nel Burrone!
|
||||||||||||||||||||||||||
![]() |
![]() |
- Guida: Guida alle Alpi Ticinesi, vol.1, di Giuseppe Brenna, ed. CAS-Ticino, itinerario n. 107
Sul Gridone, il Vate inizia con un: "Possente montagna", ed ha già detto tutto!
- Altre letture: "Lago Maggiore, Val Cannobina", di Erminio Ferrari (Alberti ed. 1988), con ricerche molto interessanti del bravo autore su vari aspetti della valle: geologia, climatologia, idrologia, flora, vegetazione, fauna, dialetti, storia (molto esaustivo!), oltre a una trentina di proposte d' itinerari.
E "Luoghi non tanto comuni", di L. Alaimo, E. Ferrari, D. Grassi ( senza nessuna indicazione editoriale, 1985), libro più che altro fotografico ma contenente, tra altri contributi, uno scritto da Teresio Valsesia, gran conoscitore di questi luoghi, affascinante quanto erudito!
"Wir eilen mit schwachen doch emsigen Schritten,
O Jesu, o Meister, zu helfen zu dir!
Du suchest die Kranken und Irrenden treulich.
Ach! höre wie wir die Stimme erheben,
Um Hilfe zu bitten!
Es sei uns dein gnädiges Antlitz erfreulich!" (poeta sconosciuto)
"Ci affrettiamo con deboli ma pur solleciti passi,
O Gesù, o Maestro, per chiederti aiuto!
Tu cerchi fedele gli ammalati e gli erranti.
Ahimè! ascolta come alziamo la voce
Per pregarti di aiutarci!
Che benevolo il tuo sguardo su di noi sia!"
Non siate sorpresi ch' io inizi la relazione con questo testo, legato a una musica di Bach: visto il Gran Finale della mia escursione, testo e musica, me inconsapevole, saranno stati i miei angeli custodi...
Ma andiamo con ordine!
All' alba dalle dita rosee fuma il Gridone: che sia geloso del dirimpettaio appena salito?
Allora partenza per Spoccia in Val Cannobina! Questa scelta perchè la Val Cannobina mi affascina sin dalla prima visita: per la sua, per me, strana geomorfologia, almeno quando vista dalla Strada Provinciale. Paesini arroccati lassù a destra, a sinistra della valle, strade secondarie che partono in varie direzioni, tante vallate e valloni secondari, Provinciale che scorta il torrente Cannobino passando dal lato orografico destro a quello sinistro...Chissà che dall' alto non riesca a capire meglio tutto questo, che mi sembra tanto oscuro, imbrogliato e che mi lascia ad ogni passaggio a testa in su...col pericolo vero di finirci per davvero, nel burrone!
Ritorno all' alba di cui sopra per dirvi, cari amici di "hikr", che il Gran Finale tragi-comico della mia escursione è stato ...tutta colpa vostra! Difatti i vostri commenti alla mia salita del Pizzo Ruscada appena ricevuti, col conseguente piacere di rispondere ad ognuno di voi in modo cordiale, carino, originale- aggiunti al mio sofferto parto della relazione stessa (sapete oramai della mia scarsissima dimestichezza con il coso di nome "computer"!)- mi sono costati una notte breve e poco riposante ed una partenza tardiva!
Con le conseguenze che vedrete!
Lascio dunque Spoccia alle 11.30 all' allegro suono delle campane.
Breve salita poi lunga, dolce traversata, una specie di "traversata alta" tra Spoccia e Gurrone, pulendo il sentiero dei numerosi rami caduti con i recentissimi diluvi.
Dalla Cappella di Lego (1143 m), che potrebbe fungere da riparo momentaneo anti pioggia, il sentiero si fa più ripido nel bosco sino al punto chiamato "Tre Confini": e perchè tre? penso io; c' è l' Italia, c' è la Svizzera; il terzo mi piace pensare sia il Cielo.
Arrivo su una carreggiata sassosa e, presto, la Dea Geomorfia mi regala un triangolino di Lago Maggiore, che mi terrà compagnia sino quasi alla meta.
La giornata è poco serena, anzi nuvole e nebbie spadroneggiano; ma ecco che s' intravede il Gridone che, dopo aver fumato stamattina all' alba, ora vulcaneggia pure: sfacciato!
Breve pausa alla Catta Mergugna, poi, passato anche il Bivacco Alpe Quadra (1604 m), salita su ripido prato sino nella vicinanza della Sorgente del Fornale, che visiterò al ritorno...visto che dal Gridone ci vorrei tornare...prima che annotti! Per tutto questo percorso noterò gli effetti dei recenti diluvi: terreno ancora ben umido, e dove la ripidità è maggiore, piccole frane di terra, sassi, roccette.
Anzi, ecco che arrivo ad un 30 metri di sentiero completamente franato, attraversabile con passo sicuro, oppure aggirabile da sopra in mezzo a rocce e rododendri.
Più su m' impressionano le Rocce del Gridone e lo stupendo circolo scuro e roccioso che sottostà la Bocchetta del Fornale e racchiude la Sorgente.
Un sentiero marcato sale alla bocchetta ma opto per la traversata, pure marcata, che costeggia la cresta con vista sul triangolino di Lago Maggiore.
Ci sono vari tratti attrezzati con catene sullo stretto ed esposto sentierino, ed anche, a protezione di una porzione di sentiero franato, dei pali di legno ben infissi nel terreno.
Fin qui tutto bene. Lassù già vedo la croce di vetta, canto di sirena ad ammaliare il viandante...
Vedo anche una nuda cresta, nude rocce da arrampicare, nude placconate...ueilà, Gridone! ma non ti ha detto nessuno che ho paura del Vuoto? Mi hai accolta più volte da Brissago, ma dall' Italia è la prima volta! e sei ora lì, così vicino ed amabile...ed io sola soletta in mezzo a nebbie che ti vorrebbero inghiottire, oserò affrontare le mie paure?... dire che ti ho pure omaggiato stamattina mettendomi la gonnellina coi tre cervi!
Letteralmente aggrappata ad ogni possibile appiglio, letteralmente abbarbicata alle placconate oppure a cavalcioni su di esse: che teatrino! con estrema attenzione ad ogni macchia di umidità, ogni ciuffo d' erba, ogni...cacchetta di selvatici o pecore (che sul Gridone ho sempre incontrate), scivolose come ghiaccio vivo!
Finalmente abbraccio forte la croce di vetta! KI KI SO SO LHYA GHYALO!
GLI DEI HANNO VINTO!
Visto la giornata nebbiosa, la celebre visione del Lago Maggiore, del Piano di Magadino e del Locarnese magari non è magica come in occasione di altre salite. Ma sono molto felice.
Niente pausa, nemmeno un sorso di tè, solo un paio di foto e torno giù nello lo stesso modo un poco scimmiesco della salita: sarà un cavalcare piuttosto che un camminare!
Sapete una cosa? Concentrata, col cuore che batte, ma senza un solo istante di paura...
Prima vera pausa (saranno le 16.00) con tè e panino accanto alla Sorgente del Fornale (1953 m).
Poi allegrissima discesa con le ali ai piedi, serotonina alle stelle per esser salita sull' amato Gridone dalla parte italiana!
...La ravanata a venire meriterebbe una relazione a parte, chissà...
LA MUSICA: Dal vol. n. 4 delle cantate di J. S. Bach: "Jesu, der du meine Seele", BWV 78,
diretta da Karl Richter alla testa dei Münchener Bach-Chor und Orchester, il duetto per soprano e contralto "Wir eilen mit schwachen doch emsigen Schritten"
Ursula Buckel, soprano e Herta Töpper, contralto
Tempi: per la salita da Spoccia alla cima 3 ore 45
...per il ritorno, fate voi la sostrazione...
Sul Gridone, il Vate inizia con un: "Possente montagna", ed ha già detto tutto!
- Altre letture: "Lago Maggiore, Val Cannobina", di Erminio Ferrari (Alberti ed. 1988), con ricerche molto interessanti del bravo autore su vari aspetti della valle: geologia, climatologia, idrologia, flora, vegetazione, fauna, dialetti, storia (molto esaustivo!), oltre a una trentina di proposte d' itinerari.
E "Luoghi non tanto comuni", di L. Alaimo, E. Ferrari, D. Grassi ( senza nessuna indicazione editoriale, 1985), libro più che altro fotografico ma contenente, tra altri contributi, uno scritto da Teresio Valsesia, gran conoscitore di questi luoghi, affascinante quanto erudito!
"Wir eilen mit schwachen doch emsigen Schritten,
O Jesu, o Meister, zu helfen zu dir!
Du suchest die Kranken und Irrenden treulich.
Ach! höre wie wir die Stimme erheben,
Um Hilfe zu bitten!
Es sei uns dein gnädiges Antlitz erfreulich!" (poeta sconosciuto)
"Ci affrettiamo con deboli ma pur solleciti passi,
O Gesù, o Maestro, per chiederti aiuto!
Tu cerchi fedele gli ammalati e gli erranti.
Ahimè! ascolta come alziamo la voce
Per pregarti di aiutarci!
Che benevolo il tuo sguardo su di noi sia!"
Non siate sorpresi ch' io inizi la relazione con questo testo, legato a una musica di Bach: visto il Gran Finale della mia escursione, testo e musica, me inconsapevole, saranno stati i miei angeli custodi...
Ma andiamo con ordine!
All' alba dalle dita rosee fuma il Gridone: che sia geloso del dirimpettaio appena salito?
Allora partenza per Spoccia in Val Cannobina! Questa scelta perchè la Val Cannobina mi affascina sin dalla prima visita: per la sua, per me, strana geomorfologia, almeno quando vista dalla Strada Provinciale. Paesini arroccati lassù a destra, a sinistra della valle, strade secondarie che partono in varie direzioni, tante vallate e valloni secondari, Provinciale che scorta il torrente Cannobino passando dal lato orografico destro a quello sinistro...Chissà che dall' alto non riesca a capire meglio tutto questo, che mi sembra tanto oscuro, imbrogliato e che mi lascia ad ogni passaggio a testa in su...col pericolo vero di finirci per davvero, nel burrone!
Ritorno all' alba di cui sopra per dirvi, cari amici di "hikr", che il Gran Finale tragi-comico della mia escursione è stato ...tutta colpa vostra! Difatti i vostri commenti alla mia salita del Pizzo Ruscada appena ricevuti, col conseguente piacere di rispondere ad ognuno di voi in modo cordiale, carino, originale- aggiunti al mio sofferto parto della relazione stessa (sapete oramai della mia scarsissima dimestichezza con il coso di nome "computer"!)- mi sono costati una notte breve e poco riposante ed una partenza tardiva!
Con le conseguenze che vedrete!
Lascio dunque Spoccia alle 11.30 all' allegro suono delle campane.
Breve salita poi lunga, dolce traversata, una specie di "traversata alta" tra Spoccia e Gurrone, pulendo il sentiero dei numerosi rami caduti con i recentissimi diluvi.
Dalla Cappella di Lego (1143 m), che potrebbe fungere da riparo momentaneo anti pioggia, il sentiero si fa più ripido nel bosco sino al punto chiamato "Tre Confini": e perchè tre? penso io; c' è l' Italia, c' è la Svizzera; il terzo mi piace pensare sia il Cielo.
Arrivo su una carreggiata sassosa e, presto, la Dea Geomorfia mi regala un triangolino di Lago Maggiore, che mi terrà compagnia sino quasi alla meta.
La giornata è poco serena, anzi nuvole e nebbie spadroneggiano; ma ecco che s' intravede il Gridone che, dopo aver fumato stamattina all' alba, ora vulcaneggia pure: sfacciato!
Breve pausa alla Catta Mergugna, poi, passato anche il Bivacco Alpe Quadra (1604 m), salita su ripido prato sino nella vicinanza della Sorgente del Fornale, che visiterò al ritorno...visto che dal Gridone ci vorrei tornare...prima che annotti! Per tutto questo percorso noterò gli effetti dei recenti diluvi: terreno ancora ben umido, e dove la ripidità è maggiore, piccole frane di terra, sassi, roccette.
Anzi, ecco che arrivo ad un 30 metri di sentiero completamente franato, attraversabile con passo sicuro, oppure aggirabile da sopra in mezzo a rocce e rododendri.
Più su m' impressionano le Rocce del Gridone e lo stupendo circolo scuro e roccioso che sottostà la Bocchetta del Fornale e racchiude la Sorgente.
Un sentiero marcato sale alla bocchetta ma opto per la traversata, pure marcata, che costeggia la cresta con vista sul triangolino di Lago Maggiore.
Ci sono vari tratti attrezzati con catene sullo stretto ed esposto sentierino, ed anche, a protezione di una porzione di sentiero franato, dei pali di legno ben infissi nel terreno.
Fin qui tutto bene. Lassù già vedo la croce di vetta, canto di sirena ad ammaliare il viandante...
Vedo anche una nuda cresta, nude rocce da arrampicare, nude placconate...ueilà, Gridone! ma non ti ha detto nessuno che ho paura del Vuoto? Mi hai accolta più volte da Brissago, ma dall' Italia è la prima volta! e sei ora lì, così vicino ed amabile...ed io sola soletta in mezzo a nebbie che ti vorrebbero inghiottire, oserò affrontare le mie paure?... dire che ti ho pure omaggiato stamattina mettendomi la gonnellina coi tre cervi!
Letteralmente aggrappata ad ogni possibile appiglio, letteralmente abbarbicata alle placconate oppure a cavalcioni su di esse: che teatrino! con estrema attenzione ad ogni macchia di umidità, ogni ciuffo d' erba, ogni...cacchetta di selvatici o pecore (che sul Gridone ho sempre incontrate), scivolose come ghiaccio vivo!
Finalmente abbraccio forte la croce di vetta! KI KI SO SO LHYA GHYALO!
GLI DEI HANNO VINTO!
Visto la giornata nebbiosa, la celebre visione del Lago Maggiore, del Piano di Magadino e del Locarnese magari non è magica come in occasione di altre salite. Ma sono molto felice.
Niente pausa, nemmeno un sorso di tè, solo un paio di foto e torno giù nello lo stesso modo un poco scimmiesco della salita: sarà un cavalcare piuttosto che un camminare!
Sapete una cosa? Concentrata, col cuore che batte, ma senza un solo istante di paura...
Prima vera pausa (saranno le 16.00) con tè e panino accanto alla Sorgente del Fornale (1953 m).
Poi allegrissima discesa con le ali ai piedi, serotonina alle stelle per esser salita sull' amato Gridone dalla parte italiana!
...La ravanata a venire meriterebbe una relazione a parte, chissà...
LA MUSICA: Dal vol. n. 4 delle cantate di J. S. Bach: "Jesu, der du meine Seele", BWV 78,
diretta da Karl Richter alla testa dei Münchener Bach-Chor und Orchester, il duetto per soprano e contralto "Wir eilen mit schwachen doch emsigen Schritten"
Ursula Buckel, soprano e Herta Töpper, contralto
Tempi: per la salita da Spoccia alla cima 3 ore 45
...per il ritorno, fate voi la sostrazione...
Tourengänger:
micaela

Communities: Hikr in italiano
Minimap
0Km
Klicke um zu zeichnen. Klicke auf den letzten Punkt um das Zeichnen zu beenden
Kommentare (30)