Val Veddasca, tra i figli di un Dio minore


Publiziert von Poncione , 8. Oktober 2014 um 00:09.

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Sottoceneri
Tour Datum: 5 Oktober 2014
Wandern Schwierigkeit: T2 - Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: Gruppo Tamaro-Lema   CH-TI   I 
Zeitbedarf: 8:00
Aufstieg: 1207 m
Abstieg: 1207 m
Unterkunftmöglichkeiten:Rifugio "Ai quater brighent", Capanna CAI Merigetto, Rifugio Alpe Agario

Domenica con tempo poco entusiasmente, nebbia e foschia la fanno da padroni a valle, a lago e a monte. Tanto vale andare a monte... ma dove? Con questo tempo ogni meta sembra sprecata, dunque meglio ripercorrere vie note e risapute, tanto qualche motivo d'interesse ci sarà pure, no?

La Valle Veddasca è una delle mie zone preferite, dunque la scelta mi pare d'obbligo: puntiamo verso Monteviasco, poi si vedrà... oggi con me c'è Danilo, col quale non camminavo dalla scorsa primavera. Saliti dalla solita e suggestiva mulattiera scalinata, giunti al sempre gradito borgo montano scelgo di affrontare il pendio anzichè il comodo sentiero normale verso gli alpeggi superiori (Corte e Merigetto): superato il ripido tratto per le Cascinelle troviamo la cresta quasi totalmente invasa da felci, e il procedere non è dei più piacevoli, ma fortunatamente più in alto la situazione migliora. Giunti nei pressi dell'Alpe Corte decido un altro taglio sfruttando un bel sentierino che risale e poi aggira ad est il Sass Gallina (primo figlio di un Dio minore), giungendo all'affollata Capanna Merigetto. Man mano che salivamo le brume si trasformavano in una nuvola sempre più fitta che rendeva il luogo più misterioso di quanto lo sia in realtà...
Piccola parentesi e considerazione: il Sass Gallina (m.1655) si trova esattamente sul confine italo-elvetico ed essendo decisamente a trampolino sulla Val Veddasca e Monteviasco (spiccando per questo motivo anche lungo la traversata Lema-Tamaro) può considerarsi una cima vera e propria, distaccandosi dal più alto Monte Polà, a sua volta sotto-elevazione del gigantesco Gradiccioli. Guardando la quota dovrebbe dunque trattarsi della cima più alta della provincia di Varese, superando di oltre trenta metri il ben più noto Monte Lema: trattasi di quote e statistiche di poco conto, ma direi che a livello locale il "problema" andrebbe posto.
 Visto l'affollamento in Capanna decidiamo di rinviare il nostro pranzo portandoci al Passo Agario e al suo spartano ma accogliente Rifugio: fa un bel freddino dentro la nostra nuvoletta fantozziana, e ci scappa pure un buon caffè cucinato direttamente sul posto... la vista non va oltre l'attiguo Monte Magno (secondo figlio di un Dio minore), che aggiriamo lungo il sentiero Lema-Tamaro senza risalirlo, ma poco a poco il fascino della montagna ha un avvento insperato. Colori d'inizio autunno veramente stupefacenti, di una varietà senza pari: non ho parole per descrivere il contrasto tra il cielo grigio in battaglia col sole desideroso d'affermarsi invano e il fuoco dei boschi, dei prati, dei fiori...
 Saliamo su un'altura secondaria (la nipotina di un Dio minore) abbandonando il sentiero, quindi per la prima volta salgo sul Monte Magino (terzo figlio di un Dio minore), discretamente dirupato sul lato Malcantone, mentre gradatamente il cielo - seppur a fatica - si squarcia e l'ormai vicino Poncione di Breno tra le nubi e le creste acquisisce connotati di tutto rispetto... Aggirato lo Zottone (quarto figlio di un Dio minore) tocca al divertente tratto roccioso, forse il punto più bello dell'intera cresta Lema Tamaro, e infine la salitina conclusiva al Poncione di Breno (quinto e ultimo figlio di un Dio minore), che rappresenta la quota odierna più elevata, dal quale finalmente possiamo ammirare il vicino Monte Lema, che s'era nascosto per la giornata intera... Ed è un Monte Lema che, avvolto nelle luci autunnali, fa dimenticare le sue antenne e le sue brutture di vetta!
Raggiunta l'ultima cima non resta che chiudere l'anello abbassandoci verso l'Alpone di Curiglia... ma che succede? Forse offeso dal non essere stato preso in considerazione il gigante buono si sveglia, si mostra e ci saluta da lontano: oggi il Gradiccioli si è inchinato ai suoi figli, ma ora è lì a mostrarci la sua potenza.
La discesa all'Alpone, Sarona e Curiglia si svolge tra splendidi boschi di faggio e betulle, ed è rovinata solo in parte dal fatto - dall'Alpone in poi - che è tutto su asfalto, anche se la pendenza la rende una discesa abbastanza rapida quantomeno sino a Curiglia. 
Poco male di fronte alla più bella giornata da fantasmi che potesse capitarci: grazie a Danilo per avermi seguito in questa bella cavalcata.

Tourengänger: Poncione
Communities: Hikr in italiano


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Kommentare (19)


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froloccone hat gesagt:
Gesendet am 8. Oktober 2014 um 07:17
Veddasca Autumn style!!!!!!!!!!!

Poncione hat gesagt: RE:
Gesendet am 8. Oktober 2014 um 13:31
Proprio così. ;)
Ciao

Menek hat gesagt:
Gesendet am 8. Oktober 2014 um 10:05
Ti sei fatto il tuo giretto cerndo pure di complicarlo un pò... in perfetto stile Emi!
Ciaux

Poncione hat gesagt: RE:
Gesendet am 8. Oktober 2014 um 13:33
Il bello del "giretto" è venuto proprio al momento delle "complicazioni": queste cimette aggirabili per comodo sentiero meritano rispetto, specie in queste condizioni.
Luoghi che potrebbero piacerti senz'altro.

Menek hat gesagt: RE:
Gesendet am 8. Oktober 2014 um 19:38
Dalle foto sono posti escursionabili di sicuro!

Poncione hat gesagt: RE:
Gesendet am 8. Oktober 2014 um 21:57
Anche troppo a volte... nella bella stagione è un'autentica "processione" di escursionisti d'ogni provenienza, attratti dalla bellezza dei panorami e dalla facilità dei sentieri. Col tempo di domenica scorsa sembrava quasi un altro posto, e di gente ne abbiamo vista soltanto a Monteviasco e alla Capanna...

Menek hat gesagt: RE:
Gesendet am 9. Oktober 2014 um 11:20
Si certo, avete fatto anche delle deviazioni voi... non sempre fattibili da tutti, no?

Poncione hat gesagt: RE:
Gesendet am 9. Oktober 2014 um 13:23
No no, tutto ampiamente fattibile per chiunque: solo deviazioni o varianti dal sentiero principale fatte per toccare le cime meno "importanti" del gruppo (e nemmeno tutte). La valutazione infatti è un unitario T2 senza alcun altra specifica.

rochi hat gesagt:
Gesendet am 8. Oktober 2014 um 12:07
Ma quale dio minore. In questa stagione, con queste condizioni e su queste montagne si trascorrono momenti da Dio (maggiore)!!
Bravi, ciao!!
R.

Poncione hat gesagt: RE:
Gesendet am 8. Oktober 2014 um 13:35
Hai ragione Rochi... il "minore" è riferito alla scarsa frequentazioni di queste cime, forzatamente snobbate in favore di Lema, Gradiccioli e Tamaro, dai quali (conveniamone) vi sono panorami di maggior ampiezza e spettacolarità.
Ciao

cristina hat gesagt: RE:
Gesendet am 8. Oktober 2014 um 14:17
La nebbia rende tutto più misterioso, poi si apre uno squarcio e gioiamo come bambini!

Leggevo una cosa molto bella oggi sulla rivista del Cai:

"Questa estate piovosa e dalle temperature altalenanti ha probabilmente aiutato a riscoprire le camminate sotto l'acqua, scomode e piene di odori ritmati dal tichettio della pioggia, a ritrovare e allungare il tempo pigro passato nei rifugi a leggere e chiacchierare, a scoprire i piccoli tesori culturali nascosti nelle località di montagna. Questa persistenza di un clima fatto di temporali, di incombenti cieli scuri alternati a luce limpida ha forse costretto a ritrovare quella dimensione un po' misteriosa e improvvisa delle Terre Alte d'estate, che probabilmente si tende a dimenticare e con lei a percepire la montagna estiva palestra di attività estreme alla portata di tutti..."

C'è il tempo dei lunghi giri e delle grandi cime ma più spesso c'è quello in cui bisogna saper apprezzare le piccole cose!

Buona montagna. Cri

Poncione hat gesagt: RE:
Gesendet am 8. Oktober 2014 um 22:07
Ciao Cri,
a dire il vero, se sono dell'umore giusto o se semplicemente ho forte desiderio di farlo, non mi tiro indietro nemmeno nelle giornate fosche e "misteriose" come quella di domenica: anzi, ripeto che forse così "la" montagna te la godi di più ed entri in una (inspiegabile a parole) speciale sintonia spirituale con essa.
Certo, a nessuno piace un'estate come l'ultima, ne ci augureremmo che si ripeta.
Infine "alle piccole cose" vi sono fortemente affezionato perchè il territorio stesso in cui vivo mi ha insegnato a farlo: più difficile insegnarlo, forse, a chi pratica alpinismo ad alti o altissimi livelli.

Ciao

micaela hat gesagt:
Gesendet am 9. Oktober 2014 um 12:28
Non potrei dire meglio di Cristina e Rochi , aggiungo solo la mia ammirazione per la tua costanza nel non arrendersi ai cieli grigi e al continuare a esplorare le montagne vicine a casa !
...e faccio un "mea culpa" davanti al tuo racconto e alle foto , se penso che quando vado a trovare mio papà che abita il Gambarogno sogno spesso montagne più alte e toste...grande sbaglio !
ciao , Micaela

Poncione hat gesagt: RE:
Gesendet am 9. Oktober 2014 um 13:26
Ciao Micaela,
grazie, sempre gentilissima. Anche il Gambarogno (visitato non più di venti giorni fa' come da relazione) fa parte di questo bellissimo mondo che amo, ai confini della Valle Veddasca, e dove non mi stufo mai di tornare.

micaela hat gesagt: RE:
Gesendet am 9. Oktober 2014 um 16:05
alla prossima visita dall ' altra parte del lago , rimedierò seguendo le tue orme ormai ben impresse nei diversi sentieri !

Poncione hat gesagt: RE:
Gesendet am 9. Oktober 2014 um 22:08
A proposito di orme... a quando la tua relazione sul bel giro che hai fatto?... ;)

micaela hat gesagt: RE:
Gesendet am 9. Oktober 2014 um 22:42
...abbi pazienza , devo incontrare uno "specialista di foto sul computer" : spero di pubblicare prima delle prime nevicate ! e... non sarà solo una relazione ma 4 : QUATTRO !
così magari stufo tutti ah ah !

gbal hat gesagt:
Gesendet am 10. Oktober 2014 um 19:35
Un bel giro in atmosfera autunnale sui monti fedeli.
Bravi Emi & Danilo

Poncione hat gesagt: RE:
Gesendet am 10. Oktober 2014 um 21:24
Vero Giulio, sempre fedeli... mai che deludano.
Ciao


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