Piz Lagrev m3165 da Silvaplana
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Forse una delle ultime occasioni di salire in alto. La scelta della meta, tanto per cambiare, viene suggerita dalle previsioni del tempo che danno buone prospettive in Engadina. Finirà ad andar bene, anzi benissimo, ma al pelo, con la parte meridionale dell'alta valle nelle nubi fino a metà pomeriggio. Il Lagrev è cima notissima ma quasi sempre salita con gli sci. Mi aveva affascinato una relazione di Ivo66 che era salito, allungandola non poco, attraverso i pendii sopra Silvaplana, passando per il lago Tscheppa. Partenza alle 7 dal posteggio Buonarrivo e sentiero ottimo fino al lago: il dislivello che si guadagna è discreto ma lo sviluppo è importante e ci presenterà il conto al ritorno. Al lago, le nuvole spinte da sud rendono inizialmente non semplice individuare la direzione ma poi ometti regolari e un sentiero sul bordo della morena permettono la salita al passo che affaccia sul ghiacciaio Lagrev. Al lago incontriamo, nella nebbia, due alpinisti indecisi su dove salire per il Polas e, solo chiaccherando, riconosco Colzani, del Cai di Erba, antico compagno di salite.
Tornando alla bocchetta, ben visibile da lontano un cartello che invita gli scialpinisti a non sfruttare la nostra via di salita per le loro discese invernali. Dal cartello si traversa verso sin in piano (ometti) fino a mettere il piede sul ghiacciaio. La salita non sarebbe difficile, con pochi punti erti, se non fosse per le condizioni che alternano ghiaccio vivo tipo cascata a ghiaccio soffiato e inconsistente (quasi di tipo patagonico). Saliamo ramponati ma slegati tenendo il bordo sin dove si trovano alcune chiazze di residui nevosi e si arriva alla bocchetta che separa la vetta ski dalla antecima con l'antenna. Lasciati ramponi e zaini ci incamminiamo verso la cima vera e propria data, nelle relazioni, per lontana un 20 minuti. Ci abbiamo messo una mezz'ora, non difficile ma si continua a salire e scendere e immagino cosa diventi in inverno con cornici e tratti affilati ed esposizione. Leggere che la percorrono alcuni ski e, addirittura, ciaspolatori mi incute gran rispetto....
Panorama ottimo verso nord, nulla verso sud e verso i laghi.
In discesa, la qualità del ghiaccio ci consiglia di scendere tenendo la sinistra e facendo un largo giro, lungo ma sicuro, per sfiorare il lago Lagrev e risalire alla bocchetta del cartello. Discesa lunghissima con la consolazione della luce radente autunnale che ci regala un atmosfera da sogno dal lago in poi. Alla macchina alle 17 e picchiata nelle nubi dal Maloja in giù. Con Paolo a cui ho tirato il collo e che ringrazio per la pazienza....
Tornando alla bocchetta, ben visibile da lontano un cartello che invita gli scialpinisti a non sfruttare la nostra via di salita per le loro discese invernali. Dal cartello si traversa verso sin in piano (ometti) fino a mettere il piede sul ghiacciaio. La salita non sarebbe difficile, con pochi punti erti, se non fosse per le condizioni che alternano ghiaccio vivo tipo cascata a ghiaccio soffiato e inconsistente (quasi di tipo patagonico). Saliamo ramponati ma slegati tenendo il bordo sin dove si trovano alcune chiazze di residui nevosi e si arriva alla bocchetta che separa la vetta ski dalla antecima con l'antenna. Lasciati ramponi e zaini ci incamminiamo verso la cima vera e propria data, nelle relazioni, per lontana un 20 minuti. Ci abbiamo messo una mezz'ora, non difficile ma si continua a salire e scendere e immagino cosa diventi in inverno con cornici e tratti affilati ed esposizione. Leggere che la percorrono alcuni ski e, addirittura, ciaspolatori mi incute gran rispetto....
Panorama ottimo verso nord, nulla verso sud e verso i laghi.
In discesa, la qualità del ghiaccio ci consiglia di scendere tenendo la sinistra e facendo un largo giro, lungo ma sicuro, per sfiorare il lago Lagrev e risalire alla bocchetta del cartello. Discesa lunghissima con la consolazione della luce radente autunnale che ci regala un atmosfera da sogno dal lago in poi. Alla macchina alle 17 e picchiata nelle nubi dal Maloja in giù. Con Paolo a cui ho tirato il collo e che ringrazio per la pazienza....
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