Grigna Meridionale: incipit
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La rapida salita e discesa che ho compiuto questa mattina alla vetta della Grignetta per la via normale, non può che essere l'incipit della lettura del romanzo di questa bella montagna. Restano da leggere capitoli molto interessanti che si chiamano cresta Sinigallia, Direttissima, Canalone Porta, sentiero Cecilia, rifugio Rosalba, canalino della Federazione, traversata alta e bassa. Questi titoli leggevo sui pannelli esplicativi dei sentieri e sui segnavia ma ho mantenuto la determinazione a non uscire dalla traccia notoriamente più semplice, perché privo di attrezzatura e di tempo e forse un po' più ricco di buon senso rispetto al recente passato.
Mentre salivo poggiando i piedi su questo gigante di granito mi sentivo un po' in soggezione, come se alla Grignetta dovessi ancor più rispetto che alle altre montagne. Non so perché, o forse si, forse per la sua storia, forse perché avevo fatto una visita alla chiesa di Pian dei Resinelli prima della partenza e visto quello che c'è attaccato alle pareti.
Credo sia del tutto inutile descrivere il percorso, enumerato con il numero 7, la cui partenza è alle spalle del Rifugio Porta. Esso è sempre molto visibile e non presenta pericoli oggettivi. Occorre tuttavia prestare un poco di attenzione nei giorni di superaffollamento perché la natura ghiaiosa del sentiero potrebbe portare a qualche scarica. Il tratto sotto la vetta è attrezzato con una beve catena ma non è esposto e non comporta pericoli. La via normale è probabilmente quella che porta in cima più velocemente; la pendenza non molla mai ed anche la discesa risulta faticosa. Pur avendo tutte le caratteristiche di un T2, non consiglierei questa salita a un neofito, forse per il timore reverenziale di cui parlavo prima.
Peccato che una volta giunto in vetta, con me si siano manifestati ampi annuvolamenti precludendo buona parte del panorama. La cima del Grignone è rimasta nascosta così come tutto il settore settentrionale. Anche la vista sul lago era abbastanza velata, mentre per tutta la gita ho potuto ammirare nitidamente il "mio" Monte Rosa.
Sviluppo 1o km; SE: 19 Km, calcolati dal parcheggio di Pian dei Resinelli.
Tempi comprensivi di 30 minuti di pausa.
Mentre salivo poggiando i piedi su questo gigante di granito mi sentivo un po' in soggezione, come se alla Grignetta dovessi ancor più rispetto che alle altre montagne. Non so perché, o forse si, forse per la sua storia, forse perché avevo fatto una visita alla chiesa di Pian dei Resinelli prima della partenza e visto quello che c'è attaccato alle pareti.
Credo sia del tutto inutile descrivere il percorso, enumerato con il numero 7, la cui partenza è alle spalle del Rifugio Porta. Esso è sempre molto visibile e non presenta pericoli oggettivi. Occorre tuttavia prestare un poco di attenzione nei giorni di superaffollamento perché la natura ghiaiosa del sentiero potrebbe portare a qualche scarica. Il tratto sotto la vetta è attrezzato con una beve catena ma non è esposto e non comporta pericoli. La via normale è probabilmente quella che porta in cima più velocemente; la pendenza non molla mai ed anche la discesa risulta faticosa. Pur avendo tutte le caratteristiche di un T2, non consiglierei questa salita a un neofito, forse per il timore reverenziale di cui parlavo prima.
Peccato che una volta giunto in vetta, con me si siano manifestati ampi annuvolamenti precludendo buona parte del panorama. La cima del Grignone è rimasta nascosta così come tutto il settore settentrionale. Anche la vista sul lago era abbastanza velata, mentre per tutta la gita ho potuto ammirare nitidamente il "mio" Monte Rosa.
Sviluppo 1o km; SE: 19 Km, calcolati dal parcheggio di Pian dei Resinelli.
Tempi comprensivi di 30 minuti di pausa.
Tourengänger:
rochi

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Kommentare (9)