Tre giorni sui sentieri della grande guerra
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Eccoci a Settembre e al solito appuntamento con le Dolomiti. La decisione quest'anno è un po' sofferta perché il tempo non è dei migliori soprattutto per il percorso che abbiamo scelto: Strada degli Alpini -Croda rossa di Sesto.
Comunque la decisione è presa: si parte e poi si vedrà.................
Telefono ad Uberto, profondo conoscitore delle zone, che sarà la nostra guida e concordiamo di trovarci al parcheggio di Val Fiscalina verso le 10,30 per il giorno 17 settembre.
Mercoledi' alle ore 5 sveglia e telefono suonano quasi contemporaneamente, Patrizia mi comunica che non sarà dei nostri per motivi familiari. Partiamo confidando in Helios e quando arriviamo al parcheggio di Val fiscalina le nuvole sembra non vogliano dissolversi....peccato, saranno le nostre compagne lasciandoci intravedere ogni tanto qualche sprazzo d'azzurro.
Si incomincia l'avventura salendo al rifugio Comici per poi arrivare al rifugio Carducci con Uberto che cerca di illustrarci dove dovrebbero trovarsi le varie cime e i percorsi di guerra.
A metà percorso la pioggia incomincia a tamburellare sui nostri zaini e ci costringe ad indossare la mantella...penso ca........o quando il cielo è coperto il sole non è scomparso ma è solo dall'altra parte delle nuvole ......con un po' di fortuna potremmo vederlo, ma non sarà cosi'.
Mercoledì 17: Bagni di Moso m 1358 – rif. Carducci m 2297 per la forcella Giralba m 2431.
Parcheggio gratuito della stazione a monte dell’impianto di risalita per i Prati di Croda Rossa in località Bagni di Moso m 1358 (posto di ristoro).
Attraversato il torrente su di un ponte, si imbocca uno sterrato sulla sinistra (seg. 102) che adduce a Campo Fiscalino m 1450 (altro posto di ristoro) e al rif. Fondovalle m 1548. Ci si innalza ancora per un centinaio di metri sino ad un bivio ai piedi della possente Cima Una. Si prende a sinistra per il rif. Zsigmondy-Comici (seg. 103) rimontando il fianco orientale del solco dell’alta val Fiscalina sino al ripiano erboso del rifugio m 2224. Si prosegue traversando in diagonale l’ampio ghiaione che fascia la base della Croda dei Toni/Cima Dodici m 3090, sino alla forcella Giralba m 2431 per scendere sul versante opposto al rif. Carducci m 2297. Pernottamento.
Dislivelli, in salita m 1073, in discesa m 134; difficoltà T/E.
Giovedì 18: al rif. Prati di Croda Rossa m 1925/Campo Fiscalino m 1450 per la Strada degli Alpini.
Si ritorna a forcella Giralba m 2431 oltre la quale si stacca il sentiero 101 che adduce alla sella aperta all’origine della Lista m 2413 da cui si scende al margine della Busa di Dentro. Poco oltre inizia la cosiddetta “Cengia della Salvezza”, la vera e propria “Strada degli Alpini,” che taglia le pareti verticali della Mitria e della Spada, penetra in una profonda spaccatura, ne attraversa il fondo nevoso e prosegue sul versante opposto arrivando al nevaio della Busa di Fuori. La Cengia prosegue lungo il basamento della Torre Undici e, in ambiente più aperto, perviene alla Terrazza Ovest dove si incontrano i ruderi delle ultime fortificazioni italiane. Di fatto qui termina la Strada degli Alpini. Poco oltre, un bivio: si lascia a destra l’itinerario (seg. 101) che percorre i fianchi della parete Nord di Cima Undici in direzione del passo della Sentinella m 2717; si prende invece a sinistra (seg. 124) la traccia che scende alla forcella Undici m 2600 dove sono ancora evidenti resti di trincee Austriache; da qui si prosegue per un ripido canalone ghiaioso e sassoso che adduce fin sul fondo del Vallon della Sentinella a quota di m 2200 circa. Si seguita a scendere sino ad imboccare uno dei sentieri (indicazioni) che adducono al rif. Prati di Croda Rossa m 1925. - Dislivelli complessivi, in salita m 500, in discesa m 700 per il rifugio, E/EEA/E/T.
Venerdì 19: Osservatorio di Croda Rossa m 2965 per il Coston di Croda Rossa.
Dal rifugio si imbocca il sentiero (seg. 100) che tra pini mughi e spuntoni rocciosi, conduce al Coston di Croda Rossa. Di qui ci si porta alla base di un ripido gradino roccioso sotto una conca della Croda, sovente innevata. Una serie di scale consente di guadagnare quota sino a detta conca. La si rimonta prima su facili ghiaioni quindi su roccette sino ad una forcella. Si procede a tornanti con poche difficoltà sino ad una ampia terrazza ghiaiosa con i resti e i ruderi di una vera e propria cittadella fortificata m 2650. Tralasciando alcune tracce verso sinistra, si prosegue in avanti in breve discesa e con qualche difficoltà . Poco oltre si sale verso a sinistra su roccette transitando presso altri trinceramenti. Si risale ora uno zoccolo roccioso sino ad una paretina verticale, impegnativa ed esposta, superata la quale si esce presso la Forcella alta da dove, in breve, alla sommità del cosiddetto Osservatorio m.2965.
Il ritorno al rifugio Prati di Croda Rossa, oltre che per la via dell’andata, può avvenire anche per la variante del Castelliere. In tal caso, si procede a ritroso fin dopo la terrazza con i ruderi di guerra là dove segnalazioni specifiche individuano una traccia che mena ad una stretta forcella e, attraverso una gola attrezzata, adduce al cosiddetto Castelliere. Qui si incontra un evidente sentiero (seg. 15B) che, a sinistra, ci porta fino rifugio
Dislivello in salita 1040 e altrettanto in discesa ;difficoltà E/EEA
Lasciamo sabato mattina i prati di Croda rossa con qualche rammarico per la non partecipazione di Patrizia, per il tempo, ma anche soddisfatti.
Io in particolare porto sempre nel cuore queste montagne che mi hanno regalato profonde emozioni , e tanti momenti di allegria con amici.
A tutti i compagni ESILDE, GIUSY , PINO ,NIVES grazie.
Ma un grazie speciale va ad UBERTO che per tanti anni mi ha condotto in montagna , che mi ha insegnato senza mai riuscirci a fare i nodi...............................
Comunque la decisione è presa: si parte e poi si vedrà.................
Telefono ad Uberto, profondo conoscitore delle zone, che sarà la nostra guida e concordiamo di trovarci al parcheggio di Val Fiscalina verso le 10,30 per il giorno 17 settembre.
Mercoledi' alle ore 5 sveglia e telefono suonano quasi contemporaneamente, Patrizia mi comunica che non sarà dei nostri per motivi familiari. Partiamo confidando in Helios e quando arriviamo al parcheggio di Val fiscalina le nuvole sembra non vogliano dissolversi....peccato, saranno le nostre compagne lasciandoci intravedere ogni tanto qualche sprazzo d'azzurro.
Si incomincia l'avventura salendo al rifugio Comici per poi arrivare al rifugio Carducci con Uberto che cerca di illustrarci dove dovrebbero trovarsi le varie cime e i percorsi di guerra.
A metà percorso la pioggia incomincia a tamburellare sui nostri zaini e ci costringe ad indossare la mantella...penso ca........o quando il cielo è coperto il sole non è scomparso ma è solo dall'altra parte delle nuvole ......con un po' di fortuna potremmo vederlo, ma non sarà cosi'.
Mercoledì 17: Bagni di Moso m 1358 – rif. Carducci m 2297 per la forcella Giralba m 2431.
Parcheggio gratuito della stazione a monte dell’impianto di risalita per i Prati di Croda Rossa in località Bagni di Moso m 1358 (posto di ristoro).
Attraversato il torrente su di un ponte, si imbocca uno sterrato sulla sinistra (seg. 102) che adduce a Campo Fiscalino m 1450 (altro posto di ristoro) e al rif. Fondovalle m 1548. Ci si innalza ancora per un centinaio di metri sino ad un bivio ai piedi della possente Cima Una. Si prende a sinistra per il rif. Zsigmondy-Comici (seg. 103) rimontando il fianco orientale del solco dell’alta val Fiscalina sino al ripiano erboso del rifugio m 2224. Si prosegue traversando in diagonale l’ampio ghiaione che fascia la base della Croda dei Toni/Cima Dodici m 3090, sino alla forcella Giralba m 2431 per scendere sul versante opposto al rif. Carducci m 2297. Pernottamento.
Dislivelli, in salita m 1073, in discesa m 134; difficoltà T/E.
Giovedì 18: al rif. Prati di Croda Rossa m 1925/Campo Fiscalino m 1450 per la Strada degli Alpini.
Si ritorna a forcella Giralba m 2431 oltre la quale si stacca il sentiero 101 che adduce alla sella aperta all’origine della Lista m 2413 da cui si scende al margine della Busa di Dentro. Poco oltre inizia la cosiddetta “Cengia della Salvezza”, la vera e propria “Strada degli Alpini,” che taglia le pareti verticali della Mitria e della Spada, penetra in una profonda spaccatura, ne attraversa il fondo nevoso e prosegue sul versante opposto arrivando al nevaio della Busa di Fuori. La Cengia prosegue lungo il basamento della Torre Undici e, in ambiente più aperto, perviene alla Terrazza Ovest dove si incontrano i ruderi delle ultime fortificazioni italiane. Di fatto qui termina la Strada degli Alpini. Poco oltre, un bivio: si lascia a destra l’itinerario (seg. 101) che percorre i fianchi della parete Nord di Cima Undici in direzione del passo della Sentinella m 2717; si prende invece a sinistra (seg. 124) la traccia che scende alla forcella Undici m 2600 dove sono ancora evidenti resti di trincee Austriache; da qui si prosegue per un ripido canalone ghiaioso e sassoso che adduce fin sul fondo del Vallon della Sentinella a quota di m 2200 circa. Si seguita a scendere sino ad imboccare uno dei sentieri (indicazioni) che adducono al rif. Prati di Croda Rossa m 1925. - Dislivelli complessivi, in salita m 500, in discesa m 700 per il rifugio, E/EEA/E/T.
Venerdì 19: Osservatorio di Croda Rossa m 2965 per il Coston di Croda Rossa.
Dal rifugio si imbocca il sentiero (seg. 100) che tra pini mughi e spuntoni rocciosi, conduce al Coston di Croda Rossa. Di qui ci si porta alla base di un ripido gradino roccioso sotto una conca della Croda, sovente innevata. Una serie di scale consente di guadagnare quota sino a detta conca. La si rimonta prima su facili ghiaioni quindi su roccette sino ad una forcella. Si procede a tornanti con poche difficoltà sino ad una ampia terrazza ghiaiosa con i resti e i ruderi di una vera e propria cittadella fortificata m 2650. Tralasciando alcune tracce verso sinistra, si prosegue in avanti in breve discesa e con qualche difficoltà . Poco oltre si sale verso a sinistra su roccette transitando presso altri trinceramenti. Si risale ora uno zoccolo roccioso sino ad una paretina verticale, impegnativa ed esposta, superata la quale si esce presso la Forcella alta da dove, in breve, alla sommità del cosiddetto Osservatorio m.2965.
Il ritorno al rifugio Prati di Croda Rossa, oltre che per la via dell’andata, può avvenire anche per la variante del Castelliere. In tal caso, si procede a ritroso fin dopo la terrazza con i ruderi di guerra là dove segnalazioni specifiche individuano una traccia che mena ad una stretta forcella e, attraverso una gola attrezzata, adduce al cosiddetto Castelliere. Qui si incontra un evidente sentiero (seg. 15B) che, a sinistra, ci porta fino rifugio
Dislivello in salita 1040 e altrettanto in discesa ;difficoltà E/EEA
Lasciamo sabato mattina i prati di Croda rossa con qualche rammarico per la non partecipazione di Patrizia, per il tempo, ma anche soddisfatti.
Io in particolare porto sempre nel cuore queste montagne che mi hanno regalato profonde emozioni , e tanti momenti di allegria con amici.
A tutti i compagni ESILDE, GIUSY , PINO ,NIVES grazie.
Ma un grazie speciale va ad UBERTO che per tanti anni mi ha condotto in montagna , che mi ha insegnato senza mai riuscirci a fare i nodi...............................
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