Monte Mars 2600 m
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E alla fine abbiamo raggiunto anche lui!
Sono passati tanti anni da quando sentimmo parlare del Monte Mars. Avendo un amico che all’epoca mangiava Mars a tutto spiano andarci ci era sembrato quasi un obbligo, poi come spesso accade, il tempo passa…ora non mangia più Mars e la montagna che più gli si addice sarebbe il Monte Contrario nelle Apuane. Per andare lì non ci saranno problemi, potremo far passare anche tutto il secolo che tanto quello sarà il suo monte per antonomasia!
Le previsioni di sole pieno ci fanno ben sperare che la nebbia, triste caratteristica del biellese, per una volta se ne stia lontana, speranza vana!
Partiamo dal piazzale della funivia con il sentiero 13d che per un qualche motivo misterioso perdiamo, per cui seguendo una traccia ci inerpichiamo per raggiungere la strada che abbandoniamo per una mulattiera al cartello che indica Lago del Mucrone. A tornanti raggiungiamo finalmente il rifugio Rosazza dove un cartello all’esterno ci fa scappare la voglia di fermarci anche solo per un caffè “pic-nic? No grazie siamo in rifugio”
Proseguiamo seguendo una traccia con bolli rossi, traccia letteralmente di cacca, che ci porta sulla strada. La seguiamo fino a poco prima del Lago del Mucrone dove proseguiamo in direzione della Bocchetta del Lago. Qui il sentiero scende in direzione del Rifugio Coda. Un lungo traverso a sali scendi con tratti attrezzati con canapo porta al Colle Sella che mette in comunicazione con la valle di Gressoney.
Scendiamo leggermente e ci dirigiamo a dx verso il Monte Mars. Il sentiero è stretto e scivoloso perché molto bagnato. La risalita di alcune placche, di un breve canale e di alcuni tratti particolarmente esposti sono attrezzati con canapi. Niente di difficile ma il sentiero in più punti si riduce a una traccia nell’erba, quella bella pungente!
Raggiungiamo la cima, versante biellese nella nebbia mentre il versante valdostano riesce a salvarsi, come spesso succede!
Dopo una breve sosta proseguiamo lungo la cresta che rispecchia anche l’Alta Via Biellese segnata da bolli blu. Ancora punti dove stare molto attenti, tratti attrezzati e anche se vediamo poco sembra siano piuttosto esposti. Poco prima del Colle Rosso deviamo a sx per raggiungere il Monte Rosso, sarebbe nostra intenzione proseguire lungo l’AV ma qualche tuono e l’invisibilità più totale del percorso ci fanno propendere per una discesa più tranquilla. Ritorniamo sui nostri passi, raggiungiamo il Colle Rosso e quindi il Lago del Mucrone dove rientriamo a Oropa per lo stesso itinerario. Al piazzale scopriamo che qui ha piovuto!
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