Pietra Parcellara, 836m
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La Pietra Parcellara è un monte, o meglio, un'alta collina che è posta in val Trebbia, provincia di Piacenza. Ofiolite di serpentino nero, pur se non particolarmente alto (836 m) domina le colline circostanti da cui sporge bruscamente staccandosi per morfologia, colore e imponenza. Permette, dalla sua cima, una visione panoramica di tutta la val Trebbia, la valle di Bobbiano, la val Luretta, il monte Penice e le zone limitrofe.
Questo grosso dentone che poco c'entra col resto del paesaggio piacentino, rappresenta una meta sempre piacevole da salire ed un ottimo ripiego quando si ha poco tempo. Inoltre non la salgo da anni, per cui oggi tornerò da lei. Parto dopo le dodici dalla bassa e all'una del pomeriggio lascio l'auto a Donceto. L'idea è quella di salirla dalla cresta sud e poi scendere dalla normale. In giro non c'è nessuno, il cielo è velato ma fa caldo e il sole promesso dai meteorologi manco si vede.
Passo Donceto e il sentiero di alza man mano che vi avvicino alla Marcia. Dopo una serie di filari da cui pendono golosi grappoli d'uva (che assaggio), piego a sinistra finchè entro nel bosco. Il sentiero continua a salire, arrivo ad un terrazzino e pranzo. Il tempo di una foto e ripendo il cammino dirigendomi alla base della Pietra e poi seguendo il 169 che mi porta sulla sud. Per salire si segue il filo di cresta, alternando i versanti e seguendo i sempre visibili bolli rosso-bianchi che in una manciata di minuti conducono alla selletta e poi alla cima della Pietra.
Lì mango una mela che divido con una capra, poi mi rilasso un po' sperando che il sole faccia capolino. Quando solo le quattordici, scendo per la normale, faccio un saldo a Brodo e riprendo il sentiero principale passando per un'area attrezzata a pic-nic (immagino quanta gente nelle giornale assolate!).
Alle quindici sono in auto, discesa a Perino con sosta acqua e poi via verso casa.
Alla prossima!
Questo grosso dentone che poco c'entra col resto del paesaggio piacentino, rappresenta una meta sempre piacevole da salire ed un ottimo ripiego quando si ha poco tempo. Inoltre non la salgo da anni, per cui oggi tornerò da lei. Parto dopo le dodici dalla bassa e all'una del pomeriggio lascio l'auto a Donceto. L'idea è quella di salirla dalla cresta sud e poi scendere dalla normale. In giro non c'è nessuno, il cielo è velato ma fa caldo e il sole promesso dai meteorologi manco si vede.
Passo Donceto e il sentiero di alza man mano che vi avvicino alla Marcia. Dopo una serie di filari da cui pendono golosi grappoli d'uva (che assaggio), piego a sinistra finchè entro nel bosco. Il sentiero continua a salire, arrivo ad un terrazzino e pranzo. Il tempo di una foto e ripendo il cammino dirigendomi alla base della Pietra e poi seguendo il 169 che mi porta sulla sud. Per salire si segue il filo di cresta, alternando i versanti e seguendo i sempre visibili bolli rosso-bianchi che in una manciata di minuti conducono alla selletta e poi alla cima della Pietra.
Lì mango una mela che divido con una capra, poi mi rilasso un po' sperando che il sole faccia capolino. Quando solo le quattordici, scendo per la normale, faccio un saldo a Brodo e riprendo il sentiero principale passando per un'area attrezzata a pic-nic (immagino quanta gente nelle giornale assolate!).
Alle quindici sono in auto, discesa a Perino con sosta acqua e poi via verso casa.
Alla prossima!
Tourengänger:
Barbacan

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