Il Piazzo
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Questo versante della Valgerola è percorso e visivamente dominato da parecchie linee dell'alta tensione con i relativi incombenti tralicci: la nostra gita non fa eccezione e, anzi, per un tratto, usufruisce di queste strutture come punti di riferimento. Però, quando la quota oltrepassa il livello delle linee elettriche, vista anche la posizione isolata e decentrata della cima del Piazzo, il panorama diventa insuperabile: tutto questo tratto delle Orobie e le Retiche dal Lago di Como al gruppo Scalino-Painale sono in primo piano.
Da Laveggiolo 1471m si va ad imboccare la pista forestale (non sbarrata ma vietata ai non autorizzati) che accede alla Val Vedrano: se ne percorre un breve tratto e, quando si incontra una palina con indicazioni, si scende sulla mulattiera che si stacca a sinistra. Un lungo tratto a saliscendi conduce al fondovalle dove una passerella di tronchi permette di attraversare il torrente; sull'altro versante la traccia risale a tornanti fino a ritrovare la pista precedentemente abbandonata. La si segue in salita, usufruendo dove possibile delle scorciatoie che tagliano i tornanti. Appena prima di una baita - segnalazioni - si prende a destra il vecchio sentiero (ancora in uso per la sua logicità e brevità nonostante la presenza della carrozzabile) e, risalita una valletta umida, si sbuca su di un pulpito erboso con piccola area picnic. Si prosegue in piano lungo una cengia con protezioni a valle e quindi si torna per l'ultima volta sulla pista forestale. La si segue verso sinistra andando a raggiungere un traliccio con vistoso paravalanghe di cemento: qui, senza traccia né segnalazioni, si comincia a percorrere lo scosceso pascolo con un traverso ascendente verso destra. E' conveniente cercarsi un passaggio il più ripido possibile: in questo modo si potrà in breve incrociare un sentiero in disuso e completamente inerbato che funge da percorso di servizio per la manutenzione dei tralicci. Seguendo la traccia verso destra si raggiunge la comoda cresta che scende dal Piazzo: è percorsa da un vago sentiero intermittente e da rari vecchissimi segnali a vernice. Si segue il crinale con varie pendenze e - già ben visibili - si raggiungono prima un grosso ometto di pietre e quindi una moderna croce di acciaio (croce di vetta posta in posizione dominante la vallata). La vera cima del Piazzo 2269m è comunque vicina: si prosegue lungo la cresta erbosa finchè la pendenza - peraltro ormai blanda - si azzera in un lungo tratto non precisamente determinato.
Per il ritorno è possibile evitare il fastidioso traverso sui ripidi pascoli percorrendo completamente la cresta del Piazzo - con un attraversamento della pista forestale - fino all'area picnic evidenziata durante la salita. Da qui lungo il percorso di andata.
Da Laveggiolo 1471m si va ad imboccare la pista forestale (non sbarrata ma vietata ai non autorizzati) che accede alla Val Vedrano: se ne percorre un breve tratto e, quando si incontra una palina con indicazioni, si scende sulla mulattiera che si stacca a sinistra. Un lungo tratto a saliscendi conduce al fondovalle dove una passerella di tronchi permette di attraversare il torrente; sull'altro versante la traccia risale a tornanti fino a ritrovare la pista precedentemente abbandonata. La si segue in salita, usufruendo dove possibile delle scorciatoie che tagliano i tornanti. Appena prima di una baita - segnalazioni - si prende a destra il vecchio sentiero (ancora in uso per la sua logicità e brevità nonostante la presenza della carrozzabile) e, risalita una valletta umida, si sbuca su di un pulpito erboso con piccola area picnic. Si prosegue in piano lungo una cengia con protezioni a valle e quindi si torna per l'ultima volta sulla pista forestale. La si segue verso sinistra andando a raggiungere un traliccio con vistoso paravalanghe di cemento: qui, senza traccia né segnalazioni, si comincia a percorrere lo scosceso pascolo con un traverso ascendente verso destra. E' conveniente cercarsi un passaggio il più ripido possibile: in questo modo si potrà in breve incrociare un sentiero in disuso e completamente inerbato che funge da percorso di servizio per la manutenzione dei tralicci. Seguendo la traccia verso destra si raggiunge la comoda cresta che scende dal Piazzo: è percorsa da un vago sentiero intermittente e da rari vecchissimi segnali a vernice. Si segue il crinale con varie pendenze e - già ben visibili - si raggiungono prima un grosso ometto di pietre e quindi una moderna croce di acciaio (croce di vetta posta in posizione dominante la vallata). La vera cima del Piazzo 2269m è comunque vicina: si prosegue lungo la cresta erbosa finchè la pendenza - peraltro ormai blanda - si azzera in un lungo tratto non precisamente determinato.
Per il ritorno è possibile evitare il fastidioso traverso sui ripidi pascoli percorrendo completamente la cresta del Piazzo - con un attraversamento della pista forestale - fino all'area picnic evidenziata durante la salita. Da qui lungo il percorso di andata.
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