Traversata Rifugio Calvi - Rifugio Longo passando per il Passo di Valsecca
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L'idea era quella di fare una "due giorni" pernottando in un rifugio delle Orobie....in compagnia di due cari amici....ma il tempo ha remato contro di noi e i nostri due amici, che non abitano proprio dietro l'angolo, sono stati costretti a rinunciare all'ultimo momento, bloccati da un acquazzone torrenziale.
Noi invece decidiamo di azzardare, dal momento che le previsioni promettono un miglioramento nel pomeriggio....e partiamo sotto una pioggia battente, non senza incrociare le dita.
Menek66, che doveva essere della partita, anche se solo per un giorno, ci aspetta all'inizio del sentiero che porta al Rifugio Calvi e, dopo aver atteso invano uno squarcio di sole, decide di fare dietrofront anche perchè, dovendo rientrare in giornata, non può permettersi di partire troppo tardi.
Alla fine....dei sette della combriccola....restiamo solo in quattro, ma la nostra costanza viene premiata e raggiungiamo Carona quando ormai la pioggia si sta esaurendo e un timido sole compare tra le nuvole.
Ci fermiamo sul lungolago per fare uno spuntino e poi partiamo per il Rifugio, scegliendo di seguire la carrozzabile piuttosto che il sentiero estivo, sicuramente fradicio d'acqua.
Ce la prendiamo con comodo ed arriviamo al Calvi, semivuoto, che sono ormai le 4:00 del pomeriggio.
Prendiamo possesso della nostra camera e poi facciamo un giro attorno al Lago Rotondo, fermandoci continuamente a far fotografie.
La sera, dopo aver cenato, ci accordiamo su cosa fare l'indomani.
Il Madonnino? Ci siamo già saliti in passato....!
Il Diavolo? Idem....
Mi viene a mente il giro delle Orobie percorso una trentina di anni fa e suggerisco il Passo di Valsecca, da dove si gode di una bella vista sulla Val Seriana e dove è abbastanza probabile avvistare degli stambecchi.
Un anello che si potrebbe allungare passando per il Rifugio Longo....
Proposta accettata all'unanimità!
Il mattino successivo ci svegliamo con il sole che che illumina e accende le cime delle montagne....
Chi ben comincia....!
Dopo un'abbondante colazione partiamo in direzione del Rifugio Brunone in un succedersi continuo di saliscendi e attraversamenti di torrenti straripanti d'acqua.
Arrivati in prossimità del Passo di Valsecca ci attende un tratto su neve e la ripida salita che ci condurrà fino alla meta.
Non mi aspettavo tanta neve quassù!
Buon segno.....
La vista che si gode dal Passo, situato tra il Diavolino e il Pizzo Poris, è eccezionale e poco sotto di noi, sui pendii prativi, pascolano diversi stambecchi
Un panorama nel panorama!
Dopo una breve sosta ristoratrice scendiamo verso valle e, con una lunga traversata, in un ambiente solitario e selvaggio del quale, per nostra fortuna, siamo gli unici fruitori, raggiungiamo il Passo della Selletta, dove ci attende una ripida discesa verso il Lago del Diavolo e il Rifugio Longo.
Qui ritroviamo "il mondo" dal quale siamo fuggiti giusto il giorno prima: una marea di persone costretta addirittura a fare i turni per accaparrarsi un posto a tavola.
Meno male che abbiamo dei panini di riserva!
Nell'ultimo tratto di discesa la stanchezza si fa sentire.....ma per fortuna il viaggio di ritorno, nonostante le poco rosee previsioni per il rientro, risulta scorrevole e veloce.
Il nostro pensiero corre a chi non ha potuto ma avrebbe voluto essere con noi.....
Ci sarà sicuramente una prossima volta!
Con me hanno camminato: Daniele, Esilde e Pino
Noi invece decidiamo di azzardare, dal momento che le previsioni promettono un miglioramento nel pomeriggio....e partiamo sotto una pioggia battente, non senza incrociare le dita.

Alla fine....dei sette della combriccola....restiamo solo in quattro, ma la nostra costanza viene premiata e raggiungiamo Carona quando ormai la pioggia si sta esaurendo e un timido sole compare tra le nuvole.
Ci fermiamo sul lungolago per fare uno spuntino e poi partiamo per il Rifugio, scegliendo di seguire la carrozzabile piuttosto che il sentiero estivo, sicuramente fradicio d'acqua.
Ce la prendiamo con comodo ed arriviamo al Calvi, semivuoto, che sono ormai le 4:00 del pomeriggio.
Prendiamo possesso della nostra camera e poi facciamo un giro attorno al Lago Rotondo, fermandoci continuamente a far fotografie.
La sera, dopo aver cenato, ci accordiamo su cosa fare l'indomani.
Il Madonnino? Ci siamo già saliti in passato....!
Il Diavolo? Idem....
Mi viene a mente il giro delle Orobie percorso una trentina di anni fa e suggerisco il Passo di Valsecca, da dove si gode di una bella vista sulla Val Seriana e dove è abbastanza probabile avvistare degli stambecchi.
Un anello che si potrebbe allungare passando per il Rifugio Longo....
Proposta accettata all'unanimità!
Il mattino successivo ci svegliamo con il sole che che illumina e accende le cime delle montagne....
Chi ben comincia....!
Dopo un'abbondante colazione partiamo in direzione del Rifugio Brunone in un succedersi continuo di saliscendi e attraversamenti di torrenti straripanti d'acqua.
Arrivati in prossimità del Passo di Valsecca ci attende un tratto su neve e la ripida salita che ci condurrà fino alla meta.
Non mi aspettavo tanta neve quassù!
Buon segno.....
La vista che si gode dal Passo, situato tra il Diavolino e il Pizzo Poris, è eccezionale e poco sotto di noi, sui pendii prativi, pascolano diversi stambecchi
Un panorama nel panorama!
Dopo una breve sosta ristoratrice scendiamo verso valle e, con una lunga traversata, in un ambiente solitario e selvaggio del quale, per nostra fortuna, siamo gli unici fruitori, raggiungiamo il Passo della Selletta, dove ci attende una ripida discesa verso il Lago del Diavolo e il Rifugio Longo.
Qui ritroviamo "il mondo" dal quale siamo fuggiti giusto il giorno prima: una marea di persone costretta addirittura a fare i turni per accaparrarsi un posto a tavola.
Meno male che abbiamo dei panini di riserva!
Nell'ultimo tratto di discesa la stanchezza si fa sentire.....ma per fortuna il viaggio di ritorno, nonostante le poco rosee previsioni per il rientro, risulta scorrevole e veloce.
Il nostro pensiero corre a chi non ha potuto ma avrebbe voluto essere con noi.....
Ci sarà sicuramente una prossima volta!
Con me hanno camminato: Daniele, Esilde e Pino
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