Rocciamelone (3.538m)
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Vetta un po' lontana e scomoda da raggiungere ma da tempo in lista di attesa. Vuoi per il nome curioso quanto comico, vuoi per la significativa quota eppure meta ultrapopolata oggi decidiamo di provarci. E cosi dopo quasi 2h30' di macchina siamo pronti ad incamminarci verso questa rinomata vetta della Val di Susa. Oggi sono in compagnia di Ivano e il cane Luna.
UN PO DI STORIA...
Tralasciando la dubbia origine del simpatico nome (celti, romani, nessuno lo sa di preciso), ciò che affascina è sapere che nel medioevo era considerata la vetta più alta delle Alpi. Effettivamente, nei suoi 3000m di dislivello da Susa (che è a 500 mslm), appare proprio come un gigante e, quando si entra in Val di Susa, la sua cima appuntita pare essere totalmente inaccessibile.
La sua prima ascensione, effettuata da un crociato salvatosi dai Turchi, documentata al 1° settembre 1358, lascia a bocca aperta per quanto riguarda l'altitudine raggiunta (contando che si partiva probabilmente poco sopra Susa) e la severità della montagna. Questo personaggio ha superato (con i mezzi di allora, i sandali??) le difficoltà della parte terminale (oggi ridotte al minimo da un sentiero battuto e metri di canaponi) e ha raggiunto la vetta lasciandovi un trittico bronzeo dedicato alla Madonna che, secondo lui, l'avrebbe salvato dai Turchi. Osservando la roccia, la verticalità. la quota, le temperature, non rimane che fare i complimenti a questo Carrel del medioevo!
Da quell'anno (1358) sono iniziate delle cicliche peregrinazioni estive, il Rocciamelone ha acquisito una certa "sacralità" e migliaia di pellegrini nei secoli ne hanno raggiuntà la sommità con fatica.
L'escursione può iniziare da un parcheggio situato vicino al Rifugio La Riposa Q2205 oppure, se dovesse risultare pieno, si trova lungo la strada un comodo spiazzo (circa a Q2070/2090). Seguendo le onnipresenti indicazioni (e le decine di escursionisti presenti) per il Rifugio Ca' D'Asti Q2854, lo raggiungiamo con buon passo in 1h15'.
La prima parte ha già una pendenza sostenuta (come tutto il percorso della montagna...non molla mai) ma si effettua tra verdi pascoli. Dal Rifugio Ca' D'Asti invece si passa per immense pietraie con i primi sintomi di leggera esposizione, sempre minima per via del facile e largo sentiero. Raggiunta la Crocetta a Q3306 il panorama è stupendo!! Verso il basso un'interminabile pietraia lunare, verso l'alto si erge prepotente e severa l'ultima rampa per la vetta. Se non ci fosse il sentiero sarebbe una montagna di tutt'altra difficoltà!
Dalla Crocetta alla vetta c'è la parte un po' più aerea ed esposta, sempre tra virgolette.. in realtà per chi avesse problemi è presente un canapone continuo ed il sentiero non si fa mai stretto ma.. la pendenza della parete è davvero impressionante. Il sentiero la ritaglia facilmente a zig-zag ed in breve si è sulla vetta del Rocciamelone, a Q3538m!. E' presente un bivacco/santuario solido e ben impostato, la gigantesca statua della madonna e soprattutto una vista infinita a perdita d'occhio (quando non ci sono troppe nuvole..). 3h15' per raggiungere la vetta, soste incluse. Una lunga pausa pranzo è d'obbligo.
La discesa è veloce e ci permettiamo qualche piccola deviazione frizzante fuori sentiero. Con pausa al Rifugio Ca'D'asti raggiungiamo la macchina in circa 2h30' senza fretta.
La maggior parte dei pellegrini effettua la salita comodamente in 2 giorni perchè, effettivamente, la quota si fa parecchio sentire.
Distanza totale A/R: 10,5Km
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