Tra Adda e Serio lungo il Canale Vacchelli (anello)
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Un anello nella fertile pianura cremasca, all'andata lungo il Canale Vacchelli, uno dei tanti canali irrigui che hanno contribuito alla prosperità dell'agricoltura in questa zona. Oltre all'interesse "idraulico" e etnografo, numerose le testimonianze della civiltà contadina, non bisogna trascurare quello faunistico; numerose sono le occasioni d'incontro con i vari tipi di aironi, garzette e C..
DIFFICOLTÀ. Percorso facile, privo di dislivelli. L'andata è quasi interamente su sterrato, in alcuni tratti un po' accidentato. Il ritorno, dall'estrema periferia di Crema a Sergnano, lungo il fiume Serio, è su sterrato e sentiero; da questo punto in avanti si seguono strade locali pavimentate. Fattibile con qualsiasi tipo di bicicletta, anche se la MTB è preferibile per i tratti lungo i fiumi Adda e Serio.
Lo sviluppo non è trascurabile e, soprattutto, lo sterrato è parecchio; quindi la fatica bisogna farne anche se è in piano.
QUOTA MASSIMA: m 105 (Rivolta d'Adda, parcheggio cimitero)
QUOTA MINIMA: m 78 (Crema)
DISTANZA: km 76,6
TEMPO PER L'ANDATA: da Rivolta d'Adda a Crema, 2h 15'
TEMPO PER IL RITORNO: 3h
NOTE SUL PERCORSO. Avevo scelto di parcheggiare al cimitero di Rivolta d'Adda perché dalle mappe risulta che da lì parte una stradina che, costeggiando la recinzione nord del cimitero, porta direttamente al fiume. Ma, percorse poche centinaia di metri, una sbarra prima e un cancello dopo impediscono di proseguire. Così ho dovuto ritornare nei pressi dell'ingresso al parco della preistoria e raggiungere il percorso sulla riva dell'Adda passando attraverso il parcheggio (privato) del ristorante.
Raggiunta la riva del fiume, si segue la stradina che lo costeggia in direzione sud. Dopo un prima tratto che non offre altre alternative, si incontrano diverse deviazioni su sentieri alternativi; per non sbagliare (il rischio è di finire in qualche intricato roveto, o di dovere tornare indietro perché il sentiero si perde nel fiume) basta seguire le indicazioni segnate in vernice verde su grossi massi. Percorsi circa km 8 da quando si è raggiunta la riva del fiume, si arriva all'edifico delle opere di presa del Canale Vacchelli: è qui che inizia.
A questo punto si segue l'argine sinistro del canale fino a Crema. In alcuni tratti è si può passare anche sull'argine opposto. Si abbandona il canale dopo circa km 16.4, dal suo inizio, alle porte di Crema, in località San Benedetto (piazzola di sosta attrezzata con un crocefisso), dove si svolta a destra su di un percorso ciclabile che costeggia la strada e che porta direttamente al centro della città, che merita una visita.
Districandosi fra le vie di Crema (mantenendo la direzione nord), si oltrepassa la linea ferroviaria con un sottopasso, nei pressi di un centro sportivo, si costeggia per alcune centinaia di metri la recinzione di una ferriera (industria siderurgica) fino a raggiungere il primo ponte che attraversa il Canale Vacchelli. Raggiunta la sponda nord si segue il Canale per circa km 0,5 costeggiando una zona di villette, fino ad un secondo ponte, dove si gira a desta e si raggiunge la basilica di Santa Maria della Croce (caratteristica la sua forma circolare). Si prosegue in direzione nord per un altro mezzo chilometro, quindi si svolta a destra e ci si porta in riva al fiume Serio., che si risale fino a Sergnano. Attraversato l'abito, seguendo la viabilità secondaria ed alcuni tratti di strade bianche (sterrate) si raggiunge Pandino, dove ci si fa sosta per una visita al Castello Visconteo (nei giorni festivi ci sono visite guidate). Descrivere questo tratto, piuttosto tortuoso sarebbe troppo lungo, quindi vi rimando alla traccia.
Da Pandino a Rivolta D'Adda, per accorciare il giro, considerato lo scarso traffico, ho percorso la viabilità principale. E' sconsigliato farlo in altri periodi, meglio seguire le numerose stradine locali che collegano le varie Cascine.
METEO. Una bella giornata di sole e senza afa. Temperatura di circa 26°.
CENNI STORICI. - Il Canale Vacchelli (anche detto Canale Marzano) ha preso il nome dal Senatore Pietro Vacchelli che l'ha fortemente voluto. Il progetto originario, che risale al 1881, è degli ingegneri Fieschi e Pezzini e prevedeva di derivare 25 mc/sec di acqua dal fiume Adda. Il 26-03-1883 si costituiva il Consorzio per l'Incremento dell'Irrigazione nel territorio Cremonese, con lo scopo di costruire il canale. I lavori cominciarono nella primavera 1887 ed entrò in esercizio alla fine del 1891. La sua lunghezza è di km 34 con sviluppo pressoché intermente rettilineo. L'utilizzo del canle, che èlo scopo per il quale è stato costruito, è esclusivamente irriguo.
Il Canale Vacchelli trae origine dal fiume Adda presso la morta di Bocchii, nel comune di Merlino (Lodi). Dopo avere attraversato la pianura cremasca con andamento nord ovest-sud est ( passando per Spino d'Adda, Palazzo Pignano, Vaiano Cremasco, Trescore Cremasco, e la periferia settentrionale di Crema), scavalca il fiume Seriomediante un ardito ponte e prosegue verso Salvirola.Qui il suo corso si divide: un braccio va a confluire nel Naviglio di Cremona; mentre il ramo principale prosegue verso sud ovest e termina alle Tombe Morte, un importante nodo idraulico, dove le sue acque vanno a miscelarsi con quelle del già citato naviglio di Cremona e del naviglio Grande Pallavicino che qui si incontrano.
Dal 1998 lungo tutto il Canale si snoda un percorso ciclabile.
DIFFICOLTÀ. Percorso facile, privo di dislivelli. L'andata è quasi interamente su sterrato, in alcuni tratti un po' accidentato. Il ritorno, dall'estrema periferia di Crema a Sergnano, lungo il fiume Serio, è su sterrato e sentiero; da questo punto in avanti si seguono strade locali pavimentate. Fattibile con qualsiasi tipo di bicicletta, anche se la MTB è preferibile per i tratti lungo i fiumi Adda e Serio.
Lo sviluppo non è trascurabile e, soprattutto, lo sterrato è parecchio; quindi la fatica bisogna farne anche se è in piano.
QUOTA MASSIMA: m 105 (Rivolta d'Adda, parcheggio cimitero)
QUOTA MINIMA: m 78 (Crema)
DISTANZA: km 76,6
TEMPO PER L'ANDATA: da Rivolta d'Adda a Crema, 2h 15'
TEMPO PER IL RITORNO: 3h
NOTE SUL PERCORSO. Avevo scelto di parcheggiare al cimitero di Rivolta d'Adda perché dalle mappe risulta che da lì parte una stradina che, costeggiando la recinzione nord del cimitero, porta direttamente al fiume. Ma, percorse poche centinaia di metri, una sbarra prima e un cancello dopo impediscono di proseguire. Così ho dovuto ritornare nei pressi dell'ingresso al parco della preistoria e raggiungere il percorso sulla riva dell'Adda passando attraverso il parcheggio (privato) del ristorante.
Raggiunta la riva del fiume, si segue la stradina che lo costeggia in direzione sud. Dopo un prima tratto che non offre altre alternative, si incontrano diverse deviazioni su sentieri alternativi; per non sbagliare (il rischio è di finire in qualche intricato roveto, o di dovere tornare indietro perché il sentiero si perde nel fiume) basta seguire le indicazioni segnate in vernice verde su grossi massi. Percorsi circa km 8 da quando si è raggiunta la riva del fiume, si arriva all'edifico delle opere di presa del Canale Vacchelli: è qui che inizia.
A questo punto si segue l'argine sinistro del canale fino a Crema. In alcuni tratti è si può passare anche sull'argine opposto. Si abbandona il canale dopo circa km 16.4, dal suo inizio, alle porte di Crema, in località San Benedetto (piazzola di sosta attrezzata con un crocefisso), dove si svolta a destra su di un percorso ciclabile che costeggia la strada e che porta direttamente al centro della città, che merita una visita.
Districandosi fra le vie di Crema (mantenendo la direzione nord), si oltrepassa la linea ferroviaria con un sottopasso, nei pressi di un centro sportivo, si costeggia per alcune centinaia di metri la recinzione di una ferriera (industria siderurgica) fino a raggiungere il primo ponte che attraversa il Canale Vacchelli. Raggiunta la sponda nord si segue il Canale per circa km 0,5 costeggiando una zona di villette, fino ad un secondo ponte, dove si gira a desta e si raggiunge la basilica di Santa Maria della Croce (caratteristica la sua forma circolare). Si prosegue in direzione nord per un altro mezzo chilometro, quindi si svolta a destra e ci si porta in riva al fiume Serio., che si risale fino a Sergnano. Attraversato l'abito, seguendo la viabilità secondaria ed alcuni tratti di strade bianche (sterrate) si raggiunge Pandino, dove ci si fa sosta per una visita al Castello Visconteo (nei giorni festivi ci sono visite guidate). Descrivere questo tratto, piuttosto tortuoso sarebbe troppo lungo, quindi vi rimando alla traccia.
Da Pandino a Rivolta D'Adda, per accorciare il giro, considerato lo scarso traffico, ho percorso la viabilità principale. E' sconsigliato farlo in altri periodi, meglio seguire le numerose stradine locali che collegano le varie Cascine.
METEO. Una bella giornata di sole e senza afa. Temperatura di circa 26°.
CENNI STORICI. - Il Canale Vacchelli (anche detto Canale Marzano) ha preso il nome dal Senatore Pietro Vacchelli che l'ha fortemente voluto. Il progetto originario, che risale al 1881, è degli ingegneri Fieschi e Pezzini e prevedeva di derivare 25 mc/sec di acqua dal fiume Adda. Il 26-03-1883 si costituiva il Consorzio per l'Incremento dell'Irrigazione nel territorio Cremonese, con lo scopo di costruire il canale. I lavori cominciarono nella primavera 1887 ed entrò in esercizio alla fine del 1891. La sua lunghezza è di km 34 con sviluppo pressoché intermente rettilineo. L'utilizzo del canle, che èlo scopo per il quale è stato costruito, è esclusivamente irriguo.
Il Canale Vacchelli trae origine dal fiume Adda presso la morta di Bocchii, nel comune di Merlino (Lodi). Dopo avere attraversato la pianura cremasca con andamento nord ovest-sud est ( passando per Spino d'Adda, Palazzo Pignano, Vaiano Cremasco, Trescore Cremasco, e la periferia settentrionale di Crema), scavalca il fiume Seriomediante un ardito ponte e prosegue verso Salvirola.Qui il suo corso si divide: un braccio va a confluire nel Naviglio di Cremona; mentre il ramo principale prosegue verso sud ovest e termina alle Tombe Morte, un importante nodo idraulico, dove le sue acque vanno a miscelarsi con quelle del già citato naviglio di Cremona e del naviglio Grande Pallavicino che qui si incontrano.
Dal 1998 lungo tutto il Canale si snoda un percorso ciclabile.
Tourengänger:
Alberto C.

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