Alpi Apuane: Pania della Croce 1858 m e Monte Forato 1230 m
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…Luglio è finito con l’ennesimo week perturbato e Agosto comincia sulla stessa falsa riga…che palle!
Dopo aver visto lampi, tuoni, fulmini e saette su tutto il nord prendiamo la decisione di abbassarci e poiché non è nemmeno un Luglio particolarmente caldo andare nelle Apuane che, dopo aver visto le foto di Francesco, sono tornate a incuriosirmi.
Il terzo della combriccola dà forfait perché avendo noi preso la decisione di partire venerdì sera e provare l’ebbrezza del pernotto in tenda all’ultimo momento, per lui, lento a prendere qualsiasi decisione, prende quella sbagliata e decide di starsene a casa! Va beh le occasioni vanno colte al volo! Noi partiamo in serata e nonostante un incidente prima di Parma, siamo a Pruno poco prima delle 23.00. Il gestore della locanda Poveruomo ci indica dove mettere la tenda e anche questa volta saremo in compagnia di un gruppetto di bambini e ci addormenteremo ascoltando il Gatto con gli Stivali che penso sia una delle favole che conosco meno!
La nostra prima notte in tenda passa bene, per cui è un’esperienza che potremo ripetere. L’essere in cammino già alle 6.00 di mattina a questa latitudine in Agosto è ottimo! Messa la tenda in auto partiamo.
La salita per mulattiera e sentiero per il Rifugio del Freo non è mai troppo ripida, anche se la mulattiera è piuttosto scivolosa e l’erba molto alta!
Raggiungiamo il P.so dell’Alpino e siamo a vista delle cave del Monte Corchia, che disastri, qui è bucato ovunque. In ogni parte si guardi ci sono cave e cave e ancora cave!
Proseguiamo per la Foce di Mosceta e il Rifugio del Freo dove faremo colazione con degli spettacolari biscottoni fatti in casa!
Riprendiamo la salita per la Pania della Croce. Per fortuna la salita è tutta all’ombra e i lunghi tornanti fanno procedere con buon passo, la cima ha un panorama eccezionale su tutto il gruppo delle Apuane. Cime a noi totalmente ignote. Ci viene in aiuto un gentile signore che, nonostante il figlio brighi per tornare al rifugio a mangiare, ci dedica un po’ di tempo per dare un nome alle innumerevoli cime.
Dopo le doverose foto scendiamo al P.so degli Omini di Neve e con il sentiero N. 7, aggiriamo la Pania della Croce per scendere poi ripidamente alla Foce delle Valli.
Imbocchiamo quindi il sentiero 110 che un po’ in traverso e un po’ per cresta ci conduce ai piedi del Monte Forato che raggiungiamo velocemente.
Qui lunga sosta di chiacchiere con un gruppetto di escursionisti del posto che ci sconsigliano la discesa lungo la via ferrata, sia per l’esposizione sia per non intralciare quelli che stanno salendo.
Sono le 13.00 per cui è normale che molti stiano arrivando adesso ma, per noi che siamo in giro dalle 6,00 sembra già tardi!
Con fatica riusciamo a ripartire e a lasciare il gruppetto di amici veramente delizioso e chiacchierone!
Proseguiamo quindi con il 110 e giunti all’imbocco della ferrata vediamo che effettivamente è piuttosto frequentata.
Il caldo diventa sempre più intenso ma per nostra fortuna siamo spesso nel bosco.
Su consiglio dei locals prima di arrivare al Rifugio Forte dei Marmi facciamo la deviazione per la Baita degli Scoiattoli e giunti al Rifugio siamo vicini al punto di cottura e appiccichiamo come carta moschicida!
Ormai fa troppo caldo anche solo per tentare di fare la ferratina del Procinto che molto probabilmente domani non riusciremo a fare a causa delle previsioni.
Dai vari meteo abbiamo capito solo che prenderemo un po’ d’acqua ma da quando ancora non si sa, pioverà!
Svacco totale al rifugio, cena eccellente e dormita colossale!
Sveglia presto nella speranza di…ma sta piovigginando…e già da qualche ora si sente brontolare sul mare. Guardo fuori e sul mare effettivamente sembra sia in corso un bel temporale con tanto di fulmini…torniamo a dormire che è meglio va là!
Ci alziamo per la colazione e la situazione è simile, i tuoni sono solo più vicini e veniamo informati che la giornata sarà così…
Aspettiamo un poco nella speranza di salire almeno ad una cimetta, ma niente, il brontolio continua anche se sta solo piovigginando.
Il tempo corre e alla fine gettiamo la spugna. Salutiamo e torniamo sui nostri passi fino al bivio con il sentiero 8 per Cardoso.
Dopo circa un’oretta sembra migliorare ma, è solo una finta. Il tempo di raggiungere Cardoso e risalire a Pruno che tutto è nuovamente immerso nelle nubi.
Pazienza….ieri è andata benone oggi un po’ meno.
Nel complesso la scelta di scendere è stata buona e le Apuane meritano sicuramente altre visite!
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