Palon di Resy (2675 m) e Laghi di Resy - Val d'Ayas
|
||||||||||||||||||||||||
![]() |
![]() |
Approfittando della breve finestra di bel tempo, mi concedo il lusso di un'escursione in Val d'Ayas, meravigliosa valle che, a causa dell'inaudito costo del viaggio, non frequento quanto vorrei. Ma oggi si può fare un'eccezione, le poche escursioni che riesco a concedermi in questo periodo voglio farle nei luoghi che più mi piacciono!
Dovendo fare i conti con un allenamento praticamente nullo, scelgo una meta non troppo impegnativa: il Palon di Resy, cima di altitudine modesta se paragonata ai tanti 3000 e 4000 della valle, ma dal panorama strepitoso.
A Saint Jacques parcheggio poco prima del paese, quindi risalgo un breve tratto di strada fino alla chiesetta, dietro alla quale svolto a destra seguendo le chiare indicazioni.
Il sentiero, che avevo già percorso in discesa qualche inverno fa, sale ripidamente nel bellissimo bosco senza dare un attimo di respiro fino al bel villaggio walser di Resy (0 h 50), dove ci sono ben due rifugi attualmente entrambi aperti (Guide Frachey e Ferraro).
Dal Rifugio Ferraro prendo la brutta sterrata verso il Bettaforca, la percorro per una decina di minuti, fino a trovare sulla sinistra, indicato da bolli gialli su due massi (nessuna palina), il sentiero 8C e 8D che conduce al Palon di Resy.
Si riprende a salire con buona pendenza, dapprima nel bosco, quindi tra ripidi pratoni; la fatica comunque è ampiamente ripagata dal bellissimo ambiente che mi circonda.
Poco sotto la vetta ignoro il bivio a destra per i laghi (sentiero 8D) e proseguo dritto sul sentiero 8C, che con un ultimo strappo spaccagambe mi conduce in vetta al Palon di Resy (2 h 05).
Mi riposo una mezzoretta, ammirando lo stupendo panorama e studiando dall'alto la zona dei laghi di Resy, quindi riprendo il sentiero fatto in salita (d'altronde è l'unico sentiero che conduce alla vetta) e torno al bivio poco sotto la cima.
Stavolta seguo il sentiero 8D per i laghi. Con una brevissima ma ripida discesa si perdono 50 metri di quota e si raggiunge la zona dei laghi, dove i prati lasciano spazio a pietraie ed affioramenti rocciosi.
Il sentiero si fa meno evidente, bisogna seguire con attenzione ometti di sassi e bolli gialli, e termina del tutto nei pressi del primo lago (a mio parere il più bello).
Per vedere agli altri laghi basta risalire liberamente il facile pendio, tenendosi più o meno al centro, praticamente in ogni avvallamento c'è uno specchio d'acqua più o meno grande!
Infine si può prendere come riferimento un enorme omone di pietre posto sulla sommità di un piccolo dosso roccioso, dietro al quale c'è la conca del più alto e più grande dei Laghi di Resy (2 h 35).
Quindi, sempre con percorso libero, "scoprendo" altri specchi d'acqua non visti durante la salita, torno al lago più basso, dove mi fermo per un rigenerante pediluvio.
Il ritorno avviene esattamente per lo stesso percorso d'andata: risalgo il breve tratto ripido fino al bivio appena sotto la cima del Palon, e da qui tutta discesa (che per i miei gusti è ben più faticosa della salita), ripassando per Resy, fino a Saint Jacques (4 h 30).
Dovendo fare i conti con un allenamento praticamente nullo, scelgo una meta non troppo impegnativa: il Palon di Resy, cima di altitudine modesta se paragonata ai tanti 3000 e 4000 della valle, ma dal panorama strepitoso.
A Saint Jacques parcheggio poco prima del paese, quindi risalgo un breve tratto di strada fino alla chiesetta, dietro alla quale svolto a destra seguendo le chiare indicazioni.
Il sentiero, che avevo già percorso in discesa qualche inverno fa, sale ripidamente nel bellissimo bosco senza dare un attimo di respiro fino al bel villaggio walser di Resy (0 h 50), dove ci sono ben due rifugi attualmente entrambi aperti (Guide Frachey e Ferraro).
Dal Rifugio Ferraro prendo la brutta sterrata verso il Bettaforca, la percorro per una decina di minuti, fino a trovare sulla sinistra, indicato da bolli gialli su due massi (nessuna palina), il sentiero 8C e 8D che conduce al Palon di Resy.
Si riprende a salire con buona pendenza, dapprima nel bosco, quindi tra ripidi pratoni; la fatica comunque è ampiamente ripagata dal bellissimo ambiente che mi circonda.
Poco sotto la vetta ignoro il bivio a destra per i laghi (sentiero 8D) e proseguo dritto sul sentiero 8C, che con un ultimo strappo spaccagambe mi conduce in vetta al Palon di Resy (2 h 05).
Mi riposo una mezzoretta, ammirando lo stupendo panorama e studiando dall'alto la zona dei laghi di Resy, quindi riprendo il sentiero fatto in salita (d'altronde è l'unico sentiero che conduce alla vetta) e torno al bivio poco sotto la cima.
Stavolta seguo il sentiero 8D per i laghi. Con una brevissima ma ripida discesa si perdono 50 metri di quota e si raggiunge la zona dei laghi, dove i prati lasciano spazio a pietraie ed affioramenti rocciosi.
Il sentiero si fa meno evidente, bisogna seguire con attenzione ometti di sassi e bolli gialli, e termina del tutto nei pressi del primo lago (a mio parere il più bello).
Per vedere agli altri laghi basta risalire liberamente il facile pendio, tenendosi più o meno al centro, praticamente in ogni avvallamento c'è uno specchio d'acqua più o meno grande!
Infine si può prendere come riferimento un enorme omone di pietre posto sulla sommità di un piccolo dosso roccioso, dietro al quale c'è la conca del più alto e più grande dei Laghi di Resy (2 h 35).
Quindi, sempre con percorso libero, "scoprendo" altri specchi d'acqua non visti durante la salita, torno al lago più basso, dove mi fermo per un rigenerante pediluvio.
Il ritorno avviene esattamente per lo stesso percorso d'andata: risalgo il breve tratto ripido fino al bivio appena sotto la cima del Palon, e da qui tutta discesa (che per i miei gusti è ben più faticosa della salita), ripassando per Resy, fino a Saint Jacques (4 h 30).
Tourengänger:
peter86

Communities: Hikr in italiano
Minimap
0Km
Klicke um zu zeichnen. Klicke auf den letzten Punkt um das Zeichnen zu beenden
Kommentare (9)