Fine settimana al Rifugio Laghi Gemelli
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Avevo intenzione di passare alcuni giorni ai Laghi Gemelli, per esplorare meglio la zona ed anche per collaudare la cucina del rifugio, in 40 anni che passo di qui non ero mai andato oltre il bar; però il clima di quest'anno non me lo ha ancora permesso.
Ma comunque un fine settimana si riesce ad organizzarlo.
Il programma proposto da Antonio prevedeva la salita da Valgoglio per il Passo Valsanguigno ed il ritorno dal Passo d'Aviasco e la Baita Cernello, ma le condizioni del tempo di sabato non permettono neanche questo giro, allora ci accontentiamo di salire da Carona e tornare dal Rifugio Calvi.
Siamo in 4, io, Moira, Rosanna ed Antonio.
Partiamo sabato sul tardi, poiché le previsioni davano un miglioramento nel pomeriggio; arrivati a Carona alle 14 non piove; lasciamo l'auto davanti alla centrale elettrica in fondo al paese, in modo da raggiungerla comodamente al ritorno.
Scendiamo al Lago, dove vediamo che ora i parcheggi sono tutti a pagamento, e cominciamo la salita per il sentiero n° 211.
Comincia a piovere, non intensamente, ma ci accompagnerà per la maggior parte del percorso.
Il sentiero è in gran parte trasformato in torrente e si sguazza nell'acqua che contribuisce con la pioggia a bagnarci.
Arrivati al Lago Marcio troviamo un posto riparato dove fermarci a mangiare qualcosa; nel frattempo smette di piovere.
I pochi escursionisti che stanno scendendo dal rifugio ci dicono che al mattino non ha piovuto, potevamo partire al mattino presto senza bagnarci!
Ci rimettiamo in marcia arrivando al rifugio, 3 ore da Carona, dove ci sistemiamo ed aspettiamo la cena.
La cena è ottima, però io non sono più abituato alle cene abbondanti, e forse anche per la quota passo la maggior parte della notte sveglio.
La mattino dopo il cielo è nuvoloso ma non piove.
Ci incamminiamo verso il Rifugio Calvi; scesi al Lago Marcio prendiamo il Sentiero delle Orobie n° 213.
Questo sentiero nel tratto iniziale è in parte scavato nella roccia con due gallerie; poi prosegue con alcuni saliscendi fino al Lago Sardegnana dove facciamo una sosta; oggi c'è meno acqua sul sentiero, ma abbondano il fango e la vegetazione, per cui andiamo con un passo non troppo veloce.
Dal Lago Sardegnana il sentiero sale ripido per poi continuare con i soliti saliscendi.
Arrivati al bivio con il sentiero estivo per il Calvi, n° 247, ci rendiamo conto che abbiamo impiegato molto più tempo del previsto; decidiamo allora di scendere a Pagliari per il sentiero estivo, anche perché erano previsti temporali verso sera.
Anche questo sentiero fa un po' di saliscendi; arrivati in vista di Pagliari esce il sole!
Una sosta per il pranzo sulle rive del Brembo, poi risaliamo al paese dove troviamo una festa degli Alpini.
Una fetta di torta ed un caffé ci stanno, quindi scendiamo a Carona lungo la comoda ed asciutta strada che porta ai rifugi Calvi e Longo.
Ora è venuta fuori una splendida giornata, a saperlo potevamo allungare un po' il giro, ma almeno siamo tornati a Milano senza trovare traffico.
Questo clima indubbiamente farà bene ai ghiacciai, ma ora comincia a rompere un po'; speriamo per le prossime settimane che sia più clemente.
Alla prossima
Ciao
Stefano
Ma comunque un fine settimana si riesce ad organizzarlo.
Il programma proposto da Antonio prevedeva la salita da Valgoglio per il Passo Valsanguigno ed il ritorno dal Passo d'Aviasco e la Baita Cernello, ma le condizioni del tempo di sabato non permettono neanche questo giro, allora ci accontentiamo di salire da Carona e tornare dal Rifugio Calvi.
Siamo in 4, io, Moira, Rosanna ed Antonio.
Partiamo sabato sul tardi, poiché le previsioni davano un miglioramento nel pomeriggio; arrivati a Carona alle 14 non piove; lasciamo l'auto davanti alla centrale elettrica in fondo al paese, in modo da raggiungerla comodamente al ritorno.
Scendiamo al Lago, dove vediamo che ora i parcheggi sono tutti a pagamento, e cominciamo la salita per il sentiero n° 211.
Comincia a piovere, non intensamente, ma ci accompagnerà per la maggior parte del percorso.
Il sentiero è in gran parte trasformato in torrente e si sguazza nell'acqua che contribuisce con la pioggia a bagnarci.
Arrivati al Lago Marcio troviamo un posto riparato dove fermarci a mangiare qualcosa; nel frattempo smette di piovere.
I pochi escursionisti che stanno scendendo dal rifugio ci dicono che al mattino non ha piovuto, potevamo partire al mattino presto senza bagnarci!
Ci rimettiamo in marcia arrivando al rifugio, 3 ore da Carona, dove ci sistemiamo ed aspettiamo la cena.
La cena è ottima, però io non sono più abituato alle cene abbondanti, e forse anche per la quota passo la maggior parte della notte sveglio.
La mattino dopo il cielo è nuvoloso ma non piove.
Ci incamminiamo verso il Rifugio Calvi; scesi al Lago Marcio prendiamo il Sentiero delle Orobie n° 213.
Questo sentiero nel tratto iniziale è in parte scavato nella roccia con due gallerie; poi prosegue con alcuni saliscendi fino al Lago Sardegnana dove facciamo una sosta; oggi c'è meno acqua sul sentiero, ma abbondano il fango e la vegetazione, per cui andiamo con un passo non troppo veloce.
Dal Lago Sardegnana il sentiero sale ripido per poi continuare con i soliti saliscendi.
Arrivati al bivio con il sentiero estivo per il Calvi, n° 247, ci rendiamo conto che abbiamo impiegato molto più tempo del previsto; decidiamo allora di scendere a Pagliari per il sentiero estivo, anche perché erano previsti temporali verso sera.
Anche questo sentiero fa un po' di saliscendi; arrivati in vista di Pagliari esce il sole!
Una sosta per il pranzo sulle rive del Brembo, poi risaliamo al paese dove troviamo una festa degli Alpini.
Una fetta di torta ed un caffé ci stanno, quindi scendiamo a Carona lungo la comoda ed asciutta strada che porta ai rifugi Calvi e Longo.
Ora è venuta fuori una splendida giornata, a saperlo potevamo allungare un po' il giro, ma almeno siamo tornati a Milano senza trovare traffico.
Questo clima indubbiamente farà bene ai ghiacciai, ma ora comincia a rompere un po'; speriamo per le prossime settimane che sia più clemente.
Alla prossima
Ciao
Stefano
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