Madone (2'018 m.s.m.)
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Oggi andiamo al Modone, in Ticino ve ne sono parecchie di cime che portano questo nome, quello che vogliamo raggiungere con questa escursione si trova a cavallo tra Val Onsernone e Valmaggia, il punto di partenza che scegliamo è Berzona, piccolo villaggio della Val Onsernone.
Questo il nostro itinerario:
Berzona (748m) – Cioss dei Morti (812m) – Sella (1019m) – quota 1081m – Sassello (1194m) – Cortasiell (1390m) – Pino (1659m) – Passo della Maggia (1973m) – Madone (2018m)
La salita fila via liscia fino ai monti di Sella dove facciamo degli incontri faunistici, il primo con un biacco (scorson) e l’altro, fortunatamente solo uditivo, con un cinghiale.
Nel tratto che segue da Sella a Cortasiell l’erba alta e la presenza di numerose felci ci rallentano, infatti la fobia delle zecche ci obbliga a fare numerose tappe per controllare se ne abbiamo addosso…e come previsto ne togliamo parecchie così le soste diventano sempre più frequenti e la salita va a rallentatore!Come se non bastasse, i molti alberi caduti da dover scavalcare non ci aiutano a recuperare il tempo perso.
Sebbene la zona sia selvaggia e all’apparenza poco frequentata, i sentieri sono comunque ben indicati.
Usciti dal bosco arriviamo alla bella e panoramica sella di Pino dove ci concediamo l’ennesima pausa per spulciarci e bere qualcosa prima di affrontare l’ultimo tratto di salita che ci condurrà dapprima al Passo della Maggia e infine al Madone, entrambi già ben visibili di fronte a noi.
Da Pino procediamo spediti e senza difficoltà raggiungiamo prima il valico e dieci minuti più tardi anche la cima del Madone che si presenta con un semplice omino di pietre e... tante mosche!
Il panorama è fantastico, si vede fino al Lago Maggiore mentre a nord ci divertiamo ad individuare i nomi delle valli e delle montagne. Bellissima la visuale sul vicino Pizzo Cramalina che speriamo di raggiungere in una delle prossime uscite.
L’idea iniziale era quella di tenare anche la salita al Pizzo Peloso ma visto il tempo impiegato per arrivare sul Madone decidiamo di lasciar perdere, sarà per un’altra volta. Nella parte alta del percorso si incontrano numerosi larici quindi sarebbe bello tornare nel periodo autunnale. Si vedrà…le montagne non scappano!
Dopo un’oretta di pausa iniziamo a scendere, la cresta erbosa sembra facilmente percorribile quindi evitiamo di tornare al Passo della Maggia e scendiamo in direttissima verso Pino.
Percorrendo a ritroso lo stesso itinerario di salita e facendo qualche pausa in meno, arriviamo a Berzona dopo due ore e venti minuti di cammino.
La gita (zecche a parte) è stata molto bella, la zona è selvaggia e poco frequentata, il panorama dalla cima è notevole e dunque possiamo affermare che la Val Onsernone non ci ha delusi nemmeno stavolta.
Tempo impiegato:
Salita 3h 40 minuti
Discesa 2h 20 minuti
(soste comprese)
Questo il nostro itinerario:
Berzona (748m) – Cioss dei Morti (812m) – Sella (1019m) – quota 1081m – Sassello (1194m) – Cortasiell (1390m) – Pino (1659m) – Passo della Maggia (1973m) – Madone (2018m)
La salita fila via liscia fino ai monti di Sella dove facciamo degli incontri faunistici, il primo con un biacco (scorson) e l’altro, fortunatamente solo uditivo, con un cinghiale.
Nel tratto che segue da Sella a Cortasiell l’erba alta e la presenza di numerose felci ci rallentano, infatti la fobia delle zecche ci obbliga a fare numerose tappe per controllare se ne abbiamo addosso…e come previsto ne togliamo parecchie così le soste diventano sempre più frequenti e la salita va a rallentatore!Come se non bastasse, i molti alberi caduti da dover scavalcare non ci aiutano a recuperare il tempo perso.
Sebbene la zona sia selvaggia e all’apparenza poco frequentata, i sentieri sono comunque ben indicati.
Usciti dal bosco arriviamo alla bella e panoramica sella di Pino dove ci concediamo l’ennesima pausa per spulciarci e bere qualcosa prima di affrontare l’ultimo tratto di salita che ci condurrà dapprima al Passo della Maggia e infine al Madone, entrambi già ben visibili di fronte a noi.
Da Pino procediamo spediti e senza difficoltà raggiungiamo prima il valico e dieci minuti più tardi anche la cima del Madone che si presenta con un semplice omino di pietre e... tante mosche!
Il panorama è fantastico, si vede fino al Lago Maggiore mentre a nord ci divertiamo ad individuare i nomi delle valli e delle montagne. Bellissima la visuale sul vicino Pizzo Cramalina che speriamo di raggiungere in una delle prossime uscite.
L’idea iniziale era quella di tenare anche la salita al Pizzo Peloso ma visto il tempo impiegato per arrivare sul Madone decidiamo di lasciar perdere, sarà per un’altra volta. Nella parte alta del percorso si incontrano numerosi larici quindi sarebbe bello tornare nel periodo autunnale. Si vedrà…le montagne non scappano!
Dopo un’oretta di pausa iniziamo a scendere, la cresta erbosa sembra facilmente percorribile quindi evitiamo di tornare al Passo della Maggia e scendiamo in direttissima verso Pino.
Percorrendo a ritroso lo stesso itinerario di salita e facendo qualche pausa in meno, arriviamo a Berzona dopo due ore e venti minuti di cammino.
La gita (zecche a parte) è stata molto bella, la zona è selvaggia e poco frequentata, il panorama dalla cima è notevole e dunque possiamo affermare che la Val Onsernone non ci ha delusi nemmeno stavolta.
Tempo impiegato:
Salita 3h 40 minuti
Discesa 2h 20 minuti
(soste comprese)
Communities: Hikr in italiano
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