Una 2 giorni al Rifugio Lavorerio m.1865: anche oggi una giornata a 5 stelle!!!!
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Vista da Alberto: Le condizioni meteo sono favorevoli per visitare un nuovo rifugio,in particolare una valle a me sconosciuta e quindi propongo la salita al rifugio Lavorerio di cui mi sono informato già qualche settimana precedente se era fattibile: la zona non si presta per delle ciaspolate "sicure" quindi è meglio scegliere altre zone nel caso si decidesse di effettuare delle escursioni con neve.
Ovviamente dato il dislivello notevole di cui ero consciamente consapevole per quanto mi riguardasse,mi obbligava partire prestissimo anche dal fatto che le temperature erano elevate: da solo sarei salito da Gordona,per percorrere il tracciato del "Benefattore" che parte dalla quota 500 circa (cippo degli alpini) e arriva fino a Cermine.
Dato che Gianluigi non aveva molte adesioni mi propone nel caso, di salire con lui fino al parcheggio di Olmo,quindi con 2 auto giungiamo a Gordona dove si prenderanno le chiavi del rifugio e il permesso,poi tutti e 5 (il Bradipo delle Alpi,Gianluigi,Rima,Enzo e Antonella) saliamo a Donadivo dove bisogna acquistare il pass per la tratta fino a Olmo/Cermine.
Arriviamo a fine strada e cominciamo a salire e il paesaggio si fa stupendo: un locale a cui chiediamo se il tracciato è quello giusto,ci riferisce che siamo a Cermine....?! Purtroppo anche loro del luogo riscontrano che molti arrivano fin quassù dato che non vi sono indicazioni sia che informano il turista di dove si trovi e dove può andare,quindi ci consiglia di tornare indietro e così facciamo dato che l'altra possibilità è assai più lunga e magari riserva sorprese come la neve che ne impedisce il proseguire del tracciato.
Finalmente alle ore 9,00 ci incamminiamo sulla bella mulattiera che poi si divide: prendiamo a sinistra (ma conviene proseguire in salita andando diritto) e passiamo in mezzo l'abitato di Olmo dove si vede bene la struttura del rifugio assai lontano e tramite un bel percorso che mai sale decido si prosegue a mezzacosta in parte scendendo di circa 30 m. raggiungendo il ponte in pietra che attraversiamo.
In questo punto vi confluisce il torrente che scende dalla valle Pesciadello immettendosi in quello che scende dalla valle Pilotera il quale confluisce nel Boggia che proviene dalla val Bodengo.
Fin qui il tracciato è rilassante e bello,poi fino all'Alpe di Valle di Sopra si trasforma in sentiero,poi quando comincia a salire decisamente dopo aver superato alcuni canaloni pieni di neve,ecco che la marcatura nel terreno si fa meno visibile,quindi bisogna prestare attenzione ai segnali anche se,chi è abituato a osservare (e non pensare solo di arrivare in meno tempo) riesce benissimo ad individuare il flebile tracciato in alcuni casi gradinato ma infestato dall'erba. Arrivati fuori dal bosco si deve prestare ulteriore attenzione,tenendo come riferimento la croce che ben si vede e dove nei pressi vi è il rifugio,passando prima a delle nuove indicazioni per alpe Piodella e Lavorerio,quest'ultima la si segue fino ad attraversare un ponte: qui il paesaggio ci fa capire che siamo immersi in una natura selvaggia costellata da pareti che offrono agli amanti delle scalate su roccia,la possibilità di ascensioni alpinistiche non da poco e per chi conosce la val Masino,questa zona la raffigura molto bene,ma in particolare ha il vantaggio di essere aperta e ampia con un bel torrente che offre la possibilità di fare anche un bagno nelle sue acque gelide ammirando il panorama circostante.
Le chiazze di neve non mancano,come pure la fatica e la stanchezza a causa del gran caldo oltre al peso dello zaino,ma oramai siamo quasi arrivati: attraversato il ponte si prosegue in direzione della croce,poi una gradinata ci fa scendere e il rifugio è visibile a noi alle ore 11,55 quasi 3 orette di marcia nonostante il dislivello superi di poco i 700 metri,mentre la valle è assai lunghetta e questo fa aumentare le tempistiche.
Al rifugio vi è una compagnia di ben 8 giovani che vi hanno pernottato: facciamo conoscenza con coloro che contribuiscono al mantenimento del rifugio e ci avvisano che stanno preparando la "FUGASCIA" e quindi per questo evento ci si prepara per osservare come la fanno....uno spettacolo a cui Gian non può fare a meno di esserci e l'euforia di poter assaggiare questa particolare focaccia preparata a quota 1865,non è una cosa di tutti i giorni,ma è un privilegio per i pochi fortunati che oggi son qui.
Al rifugio vi giunge anche una compagnia della zona di Lecco,partita da Dunadivo,quindi con un dislivello maggiore,anche loro alla ricerca di rifugi dove sia possibile organizzare una 2 giorni a cui do alcune informazioni: conoscono HIKR...e oggi pure il Bradipo in persona!
Ovviamente loro non hanno la torta (pere, cioccolato, mousse di cioccolato e limoncello miscelandovi i mirtilli) che il Bradipo delle Alpi ha voluto portare fin quassù (non sono molti che portano appresso una torta intera superiore a 1,6 kg. poi aggiungiamo 500 gr di pentola e coperchio....) che offrirà in cambio dell'assaggio di tale focaccia. Oltre a questa i ragazzi ci offrono la polenta e tutto è eccezionalmente ottimo e l'entusiasmo è alle stelle: ovviamente anche noi abbiamo del nostro (anche troppo direi) e ci facciamo una pasta riuscitissima e gustosa. Mentre noi ci dedichiamo alle pulizie delle stoviglie a cui anche Gian voleva partecipare,non era il caso di essere in tanti,quindi,gli diciamo di andare a "provare" il volo dato che è salito con lo zaino da parapendio.
Mentre lo attendiamo,Rima propone il bagno nel fiume (forse non ha idea come siano freddi i nostri fiumi) a cui fa seguito Antonella (che partecipa al cimento di gennaio e quindi abituata...all'acqua fredda del mare ma non a quella del fiume e infine Enzo che non vuole ma viene coinvolto a questa sorta di sadomasochismo immergendosi nelle fredde acque del torrente: ebbene la prima a uscire è proprio Rima e l'ultima è Antonella.
Da quello che ho capito....era fredda l'acqua he he he!
Giustamente qualcuno che immortalava tale prova di coscienza (molto bassa) o incoscienza (molto elevata) ci voleva e il Bradipo si offre ben volentieri: però aspettare il Gian che si lanciasse era estenuante a causa del sole che martellava di brutto,quindi decisi di ritornare al rifugio per prendere un po di ombra che mi mancava tanto!
Poi al rifugio vi arriva uno del gruppo della 2 giorni che aveva incrociato Gian,mentre saliva per cercare la zona di volo: ho visto il vostro amico,vedevo l'espressione del volto e il suo modo di parlare che sembrava essere già in volo....ebbene Gianluigi è riuscito a volare e atterrare nella zona del torrente,completando in una sola giornata ciò che gli avrebbe fatto piacere oltre ad aver assaporato una buonissima "fugascia". Insomma,cosa si poteva pretendere di più?
Mentre il gruppo di giovani si accinge a lasciare il rifugio,Gian,Enzo,Rima e Antonella tirano tardi e sembrano fare fatica a lasciare questo luogo,ma alle 17,30 ci salutiamo e il Bradipo delle Alpi rimane solitario in questo luogo di pace e tranquillità...tranne per il fatto che vi era un "condominio" di uccellini che continuavano imperterriti a chiedere cibo alla madre: spero che alle 22,00 si mettano a dormire altrimenti è un incubo...
Nel frattempo taglio un poco di legna per accendere la stufa che alle 19,00 faccio partire,giusto per dare una scaldatina,poi ceno: la luce è saltata ben 2 volte,ho ripristinato ma nulla da fare,la frontale faceva al caso quando si trattava di lavare le stoviglie e poi alle 21,00 a nanna,mentre il sonno veniva conciliato dal flebile rumoreggiare del torrente e fuori la luna si erige per coronare e completare questo quadro.
Alle 5,00 gli uccellini già chiedono cibo, quindi,visto che sono svegli,decido di vedere se riesco a immortalare il loro volto e nonostante abbia usato il flash, appena sentivano che mi ero ritirato all'interno del rifugio,riprendevano a cinguettare richiamando la madre che svolazzava intorno la struttura.
La giornata si presenta ottima e calda già dalle prime ore del mattino,dopo aver fatto colazione alle ore 7,20 mi incammino sulla via del ritorno non prima di aver scattato le foto che danno miglior risalto al rifugio.
Assorto nei miei pensieri,raggiunto il torrente il suo fragore mi accompagna con la musica delle sue acque tumultuose,poi il silenzio ritorna me viene interrotto dalla melodia piacevole del cantico delle creature del bosco. Arrivato a Olmo faccio conoscenza con un pensionato,colui che aveva acceso il fuoco per pulire dall'erba secca la zona dell'alpe Piodella,dopo di che eccomi al luogo di partenza del giorno prima: il mio cammino oggi prosegue ancora a piedi per vedere e percorrere questa via antica ancora ben conservata la qual passa vicino ad alcune fontane,quindi chi la percorre in salita ha di che approvvigionarsi.
Arrivo a Gordona poco dopo le 11,00 dove il caldo opprimente si faceva sentire: riconsegno le chiavi avvisando che l'ascia sarebbe da sistemare visto che la parte tagliente scivola verso la parte bassa del manico a causa della poca tenuta,questo giusto per la sicurezza di chi la usa e per lavorare meglio quando si taglia la legna.
Bene,anche io mi sono soddisfatto per aver percorso il tracciato che avevo in programma di fare oltre a vedere questa bella struttura costituita da un grande monolocale con 15 p.l. una piccola stufa a legna (viene consigliato di usare il gas per cucinare) cucina a gas a 3 fuochi più uno grande da campeggio e camino (se si evita di usarlo è meglio a mio modo di vedere). L'angolo cucina è dotato di lavello con acqua corrente anche calda per via dello scaldabagno e i servizi sono dotati anche di doccia. Si fa presente che in dotazione al rifugio vi sono dei sacco pelo e alcune coperte,ovviamente l'uso del saccoletto è obbligatoria e tutti dovremmo tenere nello zaino un accessorio che non è un gran peso quando si considera di dormire al rifugio.
I ringraziamenti vanno al gruppo di giovani della zona che ci hanno accolto con le loro prelibatezze e la gentile ospitalità,poi agli amici che si sono prodigati per fare in modo che si trascorresse una bella giornata al rifugio Lavorerio,mentre da parte mia ho cercato e sperato che la scelta da me proposta,potesse soddisfare al meglio le idee di coloro che avrebbero partecipato a questa giornata stupenda sotto tutti i punti!
Ciao a tutti e alla prossima!
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