Cresta della Giumenta

Anche oggi escursione tranquilla.
Passata l'infiammazione alle ginocchia venuta cercando di recuperare velocemente l'allenamento dopo la sosta forzata per la sciatica, è arrivato il caldo.
Raggiunto il piazzale della funivia, mi incammino con calma verso il Magnodeno.
Oggi non devo prenotare il risotto; l'aria è ancora fresca, ma si scalderà presto, e non mi voglio disidratare.
Giunto al sentiero che collega il Magnodeno alla Capanna Monzesi faccio una sosta; oggi non raggiungo il Magnodeno, ma mi incammino direttamente verso la Giumenta.
Alla fontana in corrispondenza del bivio per la Giumenta faccio rifornimento d'acqua e comincio il lungo saliscendi che mi porterà al Passo del Fo.
Oggi il sole picchia, ma il leggero venticello non riesce a dissipare l'afa ed il calore; le nubi sono scarse e proiettano la loro ombra altrove.
Un'altra sosta su un cocuzzolo con una croce, per riprendermi dal caldo, poi affronto la più impegnativa salita alla Cima del Fo.
L'ultimo caminetto in salita non sono ancora riuscito a salirlo senza l'aiuto della catena; non trovo appigli sicuri, ma forse mi manca la sicurezza di una corda e di un capocordata.
Oggi riesco a fare un po' meglio, saliti un paio di metri con la catena riesco a proseguire con le mani sulla roccia, con lentezza ed anche un po' di paura.
Sbucato finalmente sulla Cima del Fo, scendo alla Capanna Ghislandi cotto al punto giusto per il pranzo; 3 ore e 15 minuti.
Oggi la Ghislandi è aperta, ma solo per bevande.
Lunga sosta per il pranzo, completato da una buona grappa e quattro chiacchiere con il custode ed altri escursionisti.
Prima di cominciare la discesa voglio andare a vedere l'attacco della nuova ferrata del Centenario.
Provo a salirne alcuni metri; è piuttosto faticoso questo inizio in verticale, per affrontarla dovrò migliorare l'allenamento e rinforzare ancora un po' le braccia.
Invece quella vecchia era molto facile, ci avevo anche accompagnato i ragazzi dell'Alpinismo Giovanile, però dicono che ora è più sicura per la caduta di sassi.
Scendendo verso la Capanna Stoppani il traffico di escursionisti aumenta notevolmente, oggi si corre la Reseg-up.
Altra sosta per una fetta di torta e continuo la discesa fino al piazzale della funivia.
L'autobus per la stazione arriva con un paio di minuti di ritardo, e torna indietro senza fermarsi!
Non ero sotto la pensilina dove mancava l'aria, ma appena fuori, e mi sono mosso verso il bus mentre arrivava, ma forse il conducente aveva troppa fretta per assicurarsi che non ci fosse nessuno.
Però con il traffico che c'è oggi non ho difficoltà a trovare un passaggio in auto per la stazione, risparmiando il biglietto del bus.
Salita la temperatura, per le prossime escursioni bisognerà salire di quota.

Ciao
Stefano