Monte Legnoncino con Gio
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Trovandoci a Dervio con una giornata a disposizione e bel tempo, decidiamo di fare una puntatina sul monte Legnoncino portando con noi Giovanni che, ultimamente, ha perso un po' la voglia di scarpinare.
Scegliamo di salire partendo dalla località di Arteso (mt. 1.200 circa) su sentiero DOL (Dorsale Orobica Lecchese) per nulla difficile, anche se più lungo rispetto a quello che parte dal parcheggio situato poco prima del Rifugio Roccoli Lorla e che si ricongiunge con quest'ultimo a circa mt. 1.450 di altitudine.
Quello che ci interessa di più di questo sentiero, oltre a far camminare Gio e portarlo sulla cima, è sicuramente l'interessante presenza di “Roccoli” e di Trincee legate alla Prima Guerra mondiale.
Da tenere tuttavia in considerazione l'esposizione verso nord del sentiero e dunque il fatto che è spesso in ombra favorendo il persistere di neve fino a tarda stagione.
Alle 10.00 lasciamo l'auto al parcheggio in località Arreso- Sommafiume e procediamo alla volta del Rifugio Bellano su un bel prato contornato da larici.
I prati sono pieni di Crocus appena spuntati al sole della quasi primavera!
Poco più avanti incontriamo il Roccolo d'Artesso, ancora ben conservato, con il relativo impianto arboreo disposto in tondo, molto particolare soprattutto agli occhi di Gio che non si capacita di come potesse essere usato per catturare volatili.
Nonostante l'ora tarda e nonostante le parecchie persone presenti sui prati intorno al parcheggio, giunti al Rifugio Bellano non vediamo più nessuno proseguire con noi: e così sarà per tutta l'escursione.
Lungo tutto il sentiero vi sono cartelli che spiegano le caratteristiche e l'utilizzo delle trincee... molto interessante visitarle, anche se non sono in buono stato ed alcune sono anche difficili da individuare, quasi coperte dalla vegetazione!
Distratto dalla varietà del percorso e dalle presenze storiche che richiedono spiegazioni Gio cammina senza far storie e soprattutto senza fermarsi …. meno male!!
Raggiunto il Rifugio Roccoli Lorla, imbocchiamo la vecchia strada militare della prima guerra mondiale (la famosa linea Cadorna) che comodamente conduce alla vetta; questa è preceduta dalla chiesetta di San Sfirio una piccola cappella risalente al 1200 d.c. che rischia oggi di sprofondare a causa di cedimenti delle gallerie sottostanti, scavate per posizionarvi cannoni ai tempi del primo conflitto mondiale.
Mentre saliamo, alle nostre spalle, compare la sagoma imponente del Legnone che ha più di un perché e meriterebbe una visitina!!!
Dalla vetta si gode un bellissimo panorama che spazia dal Lago all’imbocco delle Valli Chiavenna e Valtellina; oltre al Legnone si vedono il Berlinghera, il Sasso Canale, il San Primo ed altre belle cime che contornano il lago.
Il ritorno per la medesima via .
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