Ferrata Centenario CAO, Monte Grona
|
||||||||||||||||||||||||||||
![]() |
![]() |
Dopo la Pisetta avevo una gran voglia di ferrate; il corso roccia dell'ultimo mese è andato bene ed effettivamente anche il desiderio di arrampicare era tanto, ma per questo week-end avevo già messo parola con gli amici di MF per fare una nuova ferrata. E stavolta tocca a quella del Centenario CAO al Monte Grona.
Nel frattempo Graziano e Nonnomario sono già sulla sponda comasca e saliranno diretti al rifugio Menaggio dove poi ci reicontreremo più tardi. Sbarchiamo attorno alle nove meno un quarto e proseguiamo per i Monti di Breglia dove lasceremo l'auto e imboccando il sentiero Alto, arriveremo al rifugio Menaggio dopo 40'. Finalmente il gruppo si ricompatta.
Senza perder tempo ci spostiamo verso la bocchetta del Pizzo Coppa e poi giù all'attacco della ferrata, alla base del primo torrione. L'inizio è bello verticale come piace a me. Tasto la roccia... eccellente! un rapido sguardo all'attrezzatura, set ok, rinvio ok, longe pronta... si va! Come da tradizione apre Senior, poi io, Claudio e tutti gli altri. I primi metri verticali danno un'idea di che pasta è fatta la ferrata e nonostante si salga proprio dritti, la roccia è ricca di appigli ed è un piacere salire senza quasi toccare la catena. Mentre salivamo la vista sul lago era stupenda ma da qui la si gode ancora di più, peccato solo per la leggera foschia verso nord che impedisce la bella visuale sull'alta val masino e più su verso il Rosa.
Dopo una serie di rocce coricate arriviamo al secondo torrione, la cui partenza è caratterizzata da un caminetto leggermente strapiombante e da un paio di staffe. Salendo con la tecnica del camino lo si supera agevolmente per poi continuare lungo uno spigolo aereo che a tratti deve essere aggirato a sinistra e a destra, a seconda della bontà della roccia e della forza che si ha. I ragazzi sotto di me sono entusiasti, volano commenti, wow, figata, bellissimo sto dietro ecc...
Effettivamente è una ferrata molto bella, tecnica, atletica in alcuni punti e che regala grandi emozioni specie se la si affronta con l'idea di un'arrampicata più che di una ferrata in sé. Superata la terza torre seguiamo un tratto di sentiero esposto ed in discesa che adduce all'ultimo torrione; qui c'è una bella placca verticale da affrontare con calma. Prendendosi il tempo necessario si può salire tranquillamente senza mungere troppo la catena! Parto deciso ma il caldo inizia a farsi sentire... arrivo agli ultimi metri che sono un pochino stanco ma ormai la croce di vetta è lì a due passi. Ultimo sforzo ed è finita. Soddisfazione immensa!
Il paesaggio è magnifico, date un'occhiata alle foto perchè le parole non bastano. In cima c'è un nutrito gruppo che è salito dalla normale o dalla direttissima e facciamo quasi fatica a starci tutti, per cui dopo le classiche foto di rito, scendiamo subito verso il rifugio passando dalla selletta e piegando a destra lasciandoci a sinistra la chiesetta di S.Amate. Arrivati al Menaggio ci fiondiamo all'interno oper un meritato pranzo. Tra una forchettata di polenta e l'altra guadiamo le foto della salita. Concludiamo il pranzo con un ottimo caffe poi giù diretti all'auto perchè il traghetto ci aspetta e verso Lugano arrivano minacciosi nuvoloni carichi di acqua. Di nuovo a Varenna ci salutiamo dandoci appuntamento per un'altra avventura assieme.
Alla prossima!
Nel frattempo Graziano e Nonnomario sono già sulla sponda comasca e saliranno diretti al rifugio Menaggio dove poi ci reicontreremo più tardi. Sbarchiamo attorno alle nove meno un quarto e proseguiamo per i Monti di Breglia dove lasceremo l'auto e imboccando il sentiero Alto, arriveremo al rifugio Menaggio dopo 40'. Finalmente il gruppo si ricompatta.
Senza perder tempo ci spostiamo verso la bocchetta del Pizzo Coppa e poi giù all'attacco della ferrata, alla base del primo torrione. L'inizio è bello verticale come piace a me. Tasto la roccia... eccellente! un rapido sguardo all'attrezzatura, set ok, rinvio ok, longe pronta... si va! Come da tradizione apre Senior, poi io, Claudio e tutti gli altri. I primi metri verticali danno un'idea di che pasta è fatta la ferrata e nonostante si salga proprio dritti, la roccia è ricca di appigli ed è un piacere salire senza quasi toccare la catena. Mentre salivamo la vista sul lago era stupenda ma da qui la si gode ancora di più, peccato solo per la leggera foschia verso nord che impedisce la bella visuale sull'alta val masino e più su verso il Rosa.
Dopo una serie di rocce coricate arriviamo al secondo torrione, la cui partenza è caratterizzata da un caminetto leggermente strapiombante e da un paio di staffe. Salendo con la tecnica del camino lo si supera agevolmente per poi continuare lungo uno spigolo aereo che a tratti deve essere aggirato a sinistra e a destra, a seconda della bontà della roccia e della forza che si ha. I ragazzi sotto di me sono entusiasti, volano commenti, wow, figata, bellissimo sto dietro ecc...
Effettivamente è una ferrata molto bella, tecnica, atletica in alcuni punti e che regala grandi emozioni specie se la si affronta con l'idea di un'arrampicata più che di una ferrata in sé. Superata la terza torre seguiamo un tratto di sentiero esposto ed in discesa che adduce all'ultimo torrione; qui c'è una bella placca verticale da affrontare con calma. Prendendosi il tempo necessario si può salire tranquillamente senza mungere troppo la catena! Parto deciso ma il caldo inizia a farsi sentire... arrivo agli ultimi metri che sono un pochino stanco ma ormai la croce di vetta è lì a due passi. Ultimo sforzo ed è finita. Soddisfazione immensa!
Il paesaggio è magnifico, date un'occhiata alle foto perchè le parole non bastano. In cima c'è un nutrito gruppo che è salito dalla normale o dalla direttissima e facciamo quasi fatica a starci tutti, per cui dopo le classiche foto di rito, scendiamo subito verso il rifugio passando dalla selletta e piegando a destra lasciandoci a sinistra la chiesetta di S.Amate. Arrivati al Menaggio ci fiondiamo all'interno oper un meritato pranzo. Tra una forchettata di polenta e l'altra guadiamo le foto della salita. Concludiamo il pranzo con un ottimo caffe poi giù diretti all'auto perchè il traghetto ci aspetta e verso Lugano arrivano minacciosi nuvoloni carichi di acqua. Di nuovo a Varenna ci salutiamo dandoci appuntamento per un'altra avventura assieme.
Alla prossima!
Communities: Hikr in italiano
Minimap
0Km
Klicke um zu zeichnen. Klicke auf den letzten Punkt um das Zeichnen zu beenden
Kommentare (4)