Dal monte Crocione alla "cantina Follie"
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Il racconto della visita all'enoteca "Follie" che Max mi aveva fatto qualche tempo fa, unito alla lettura della relazione, mi avevano molto incuriosito e fatto nascere in me la voglia di farci presto una capatina.
L'occasione si presenta quando vengo a sapere dell'idea di Max di andarci questo sabato, ovviamente dopo una bella camminata, lo aveva promesso da tempo a 2 suoi amici. Riesco proprio all'ultimo a liberarmi di un paio di impegni, la trattativa con la moglie stavolta mi costa parecchio.....Così mi aggrego e faccio la piacevole conoscenza di Mauro e Domenico, che mi accolgono piacevolmente nella comitiva.
Prima delle otto siamo già a Tremezzo, l'obiettivo di oggi è il monte Crocione, un caffè in un bar sul bel lungolago ci sveglia definitivamente, Max chiede qua e la, cercando indicazioni sul sentiero migliore, ma trovando pochi riscontri, decidiamo di salire alle frazioni sopra il paese, dove partono i sentieri, così da risparmiare 150-200 mt. di dislivello. Dopo una dritta di un "rustico" del luogo, parcheggiamo a Rogaro e verso le 8.15 siamo pronti a partire.
Già da li sotto, la vista della cima del Crocione, 1300 mt. sopra di noi, è impressionante, ci appare davvero imponente e lontana, un cartello recita 3 ore e 30 x raggiungerla, scopriremo poi che ci vogliono praticamente tutte.
Imbocchiamo la sterrata e cominciamo a salire, la prima mezz'oretta si cammina in un fresco bosco, poi il sentiero si apre e il percorso si svolge in campo aperto, i panorami sono unici e stupendi, sembra di essere su un balcone panoramico sul lago e sui bei paesi della Tremezzina, di fronte Bellagio, la vista spazia sui 2 rami del lago a sud, e sull'alto lago verso nord. I colori sono bellissimi, la giornata si preannuncia bella e soleggiata, per ora si sta bene. La sterrata sale sempre lentamente, come un lungo serpentone a tornanti, per fortuna ci sono tagli nel bosco con i quali tagliamo un po di strada, i bellissimi panorami ci accompagnano fino ai monti di Nava prima, dove ci sono alcune belle baite in posizione incantevole, e fino ai monti di Brente poi. La mulattiera militare sale più ripida con ampie svolte e tornanti, su terreno via via più roccioso e di pietrisco, fino a raggiungere la grande e imponente parete rocciosa e la buia galleria, scavata nella roccia viva, lunga c.ca 150 metri, che attraversa la bastionata. Sbuchiamo di la e il sentiero attraversa una lunga pietraia, con mura in sasso a secco per sostenere la sterrata. Poi inizia un lunghissimo tratto nel bosco, con lunghi tiri e tornanti infiniti, che lentamente ma inesorabilmente ci portano verso la sella. I panorami si aprono sempre più, nuove cime ci appaiono alla vista, le foto si sprecano. Ci aspetta il lungo tratto aperto sulla dorsale che sale dritto verso la cima, qui si fa sentire la fatica, il tratto è ripidissimo, ai limiti della necessità di poggiare le mani a terra, bisogna stare attenti a non scivolare, oltretutto sull'altro versante lo strapiombo è quasi verticale...Lentamente arriviamo alla croce di vetta, sono c.ca le 11.30, qualche nuvola oscura proprio la cima al caldo sole, ma i panorami che vediamo ripagano da ogni sforzo. La cima del Crocione, 1640 mt, è un incredibile balcone panoramico, si vede praticamente tutto il lago, fino a Como e a Lecco da una parte, fino all'alto lago dall'altra. I colori del lago sono incredibili, di fronte Bellagio ed il S.Primo,
le Grigne ed il Legnone, la Grona, monte di Tremezzo, Galbiga, Bregagno e Bregagnino e tante altre cime che ci divertiamo a riconoscere. Davvero stupendo! Decidiamo di scendere poco più in basso, nei pressi di alcuni ruderi, che appaiono invece al sole, per riposarci un po e sgranocchiare un breve spuntino x reintegrare le energie spese, il nostro pranzo vero ci aspetta più tardi da Joost...
Si sta davvero bene e ci rilassiamo un po, alle 12.30 ripartiamo evitando di scendere dalla direttissima spaccaginocchia, scendiamo dalla bocchetta e traversando il ripido versante ci ricongiungiamo alla sterrata che arriva dal monte di Tremezzo, che gira intorno alla montagna e ci riporta in breve in loc. Sella, sotto il tratto ripido verso la cima affrontato all'andata. Da li scendiamo veloci, con buon ritmo, sul sentiero dell'andata. Ci appare interminabile, sarà per la stanchezza o forse x la fame che comincia ad assalirci, l'ultimo pezzo che dai monti di Nava ci riporta a Rogaro. Perdiamo una ventina di minuti sbagliando uno degli ultimi bivi, che privo di cartelli e segnali ci conduce ad un punto morto sopra un bel salto di roccia......ci costa una dura risalita di una cinquantina di metri che ci stronca fiato e gambe......
Alle 15.00 siamo comunque alla macchina, ci rinfreschiamo e ci cambiamo veloci, il tempo di parcheggiare a lago e via verso il Nostro premio! L'enoteca http://www.cantinafollie.it/ è un autentico gioiello, ricavata dalle cantine di una vecchia casa nel centro storico di Tremezzo, con un fresco terrazzo pergolato, dove degustiamo avidamente autentiche prelibatezze.....birre artigianali, tagliere di formaggi e salumi nostrani, uno più buono dell'altro, tagliere di lardo e miele spettacolare, il tutto condito da vini incredibili, che Mauro col supporto di Mimmo e Max ci consiglia. Che mangiata! Non ci facciamo davvero mancare nulla.
Il nostro è un po pranzo, un po merenda e già anche cena, come ha detto oggi qualcuno, a casa chi mangia più......
Ci alziamo dopo le 17.30, sazi e ben soddisfatti. Un posto davvero da visitare e rivedere!
La passeggiata verso la macchina sul lungo lago, che sembra sempre un posto di vacanza con tutti gli stranieri che girano , ci serve a riprenderci un po, poi via verso casa, oggi abbiamo davvero fatto giornata!
Grazie a Max x l'invito, e a Mimmo e Mauro per la davvero piacevole compagnia!
Giornata bellissima, nuova cima conquistata, impagabile enoteca conosciuta.
Soddisfattissimo e appagatissimo.
Alla prossima.
massimo Nulla da aggiungere all'esaustiva descrizione dell'amico Mario, se non confermare che quando l'itinerario si effettua in centro lago "carpe diem" ................ cantinafollie!!!!
L'occasione si presenta quando vengo a sapere dell'idea di Max di andarci questo sabato, ovviamente dopo una bella camminata, lo aveva promesso da tempo a 2 suoi amici. Riesco proprio all'ultimo a liberarmi di un paio di impegni, la trattativa con la moglie stavolta mi costa parecchio.....Così mi aggrego e faccio la piacevole conoscenza di Mauro e Domenico, che mi accolgono piacevolmente nella comitiva.
Prima delle otto siamo già a Tremezzo, l'obiettivo di oggi è il monte Crocione, un caffè in un bar sul bel lungolago ci sveglia definitivamente, Max chiede qua e la, cercando indicazioni sul sentiero migliore, ma trovando pochi riscontri, decidiamo di salire alle frazioni sopra il paese, dove partono i sentieri, così da risparmiare 150-200 mt. di dislivello. Dopo una dritta di un "rustico" del luogo, parcheggiamo a Rogaro e verso le 8.15 siamo pronti a partire.
Già da li sotto, la vista della cima del Crocione, 1300 mt. sopra di noi, è impressionante, ci appare davvero imponente e lontana, un cartello recita 3 ore e 30 x raggiungerla, scopriremo poi che ci vogliono praticamente tutte.
Imbocchiamo la sterrata e cominciamo a salire, la prima mezz'oretta si cammina in un fresco bosco, poi il sentiero si apre e il percorso si svolge in campo aperto, i panorami sono unici e stupendi, sembra di essere su un balcone panoramico sul lago e sui bei paesi della Tremezzina, di fronte Bellagio, la vista spazia sui 2 rami del lago a sud, e sull'alto lago verso nord. I colori sono bellissimi, la giornata si preannuncia bella e soleggiata, per ora si sta bene. La sterrata sale sempre lentamente, come un lungo serpentone a tornanti, per fortuna ci sono tagli nel bosco con i quali tagliamo un po di strada, i bellissimi panorami ci accompagnano fino ai monti di Nava prima, dove ci sono alcune belle baite in posizione incantevole, e fino ai monti di Brente poi. La mulattiera militare sale più ripida con ampie svolte e tornanti, su terreno via via più roccioso e di pietrisco, fino a raggiungere la grande e imponente parete rocciosa e la buia galleria, scavata nella roccia viva, lunga c.ca 150 metri, che attraversa la bastionata. Sbuchiamo di la e il sentiero attraversa una lunga pietraia, con mura in sasso a secco per sostenere la sterrata. Poi inizia un lunghissimo tratto nel bosco, con lunghi tiri e tornanti infiniti, che lentamente ma inesorabilmente ci portano verso la sella. I panorami si aprono sempre più, nuove cime ci appaiono alla vista, le foto si sprecano. Ci aspetta il lungo tratto aperto sulla dorsale che sale dritto verso la cima, qui si fa sentire la fatica, il tratto è ripidissimo, ai limiti della necessità di poggiare le mani a terra, bisogna stare attenti a non scivolare, oltretutto sull'altro versante lo strapiombo è quasi verticale...Lentamente arriviamo alla croce di vetta, sono c.ca le 11.30, qualche nuvola oscura proprio la cima al caldo sole, ma i panorami che vediamo ripagano da ogni sforzo. La cima del Crocione, 1640 mt, è un incredibile balcone panoramico, si vede praticamente tutto il lago, fino a Como e a Lecco da una parte, fino all'alto lago dall'altra. I colori del lago sono incredibili, di fronte Bellagio ed il S.Primo,
le Grigne ed il Legnone, la Grona, monte di Tremezzo, Galbiga, Bregagno e Bregagnino e tante altre cime che ci divertiamo a riconoscere. Davvero stupendo! Decidiamo di scendere poco più in basso, nei pressi di alcuni ruderi, che appaiono invece al sole, per riposarci un po e sgranocchiare un breve spuntino x reintegrare le energie spese, il nostro pranzo vero ci aspetta più tardi da Joost...
Si sta davvero bene e ci rilassiamo un po, alle 12.30 ripartiamo evitando di scendere dalla direttissima spaccaginocchia, scendiamo dalla bocchetta e traversando il ripido versante ci ricongiungiamo alla sterrata che arriva dal monte di Tremezzo, che gira intorno alla montagna e ci riporta in breve in loc. Sella, sotto il tratto ripido verso la cima affrontato all'andata. Da li scendiamo veloci, con buon ritmo, sul sentiero dell'andata. Ci appare interminabile, sarà per la stanchezza o forse x la fame che comincia ad assalirci, l'ultimo pezzo che dai monti di Nava ci riporta a Rogaro. Perdiamo una ventina di minuti sbagliando uno degli ultimi bivi, che privo di cartelli e segnali ci conduce ad un punto morto sopra un bel salto di roccia......ci costa una dura risalita di una cinquantina di metri che ci stronca fiato e gambe......
Alle 15.00 siamo comunque alla macchina, ci rinfreschiamo e ci cambiamo veloci, il tempo di parcheggiare a lago e via verso il Nostro premio! L'enoteca http://www.cantinafollie.it/ è un autentico gioiello, ricavata dalle cantine di una vecchia casa nel centro storico di Tremezzo, con un fresco terrazzo pergolato, dove degustiamo avidamente autentiche prelibatezze.....birre artigianali, tagliere di formaggi e salumi nostrani, uno più buono dell'altro, tagliere di lardo e miele spettacolare, il tutto condito da vini incredibili, che Mauro col supporto di Mimmo e Max ci consiglia. Che mangiata! Non ci facciamo davvero mancare nulla.
Il nostro è un po pranzo, un po merenda e già anche cena, come ha detto oggi qualcuno, a casa chi mangia più......
Ci alziamo dopo le 17.30, sazi e ben soddisfatti. Un posto davvero da visitare e rivedere!
La passeggiata verso la macchina sul lungo lago, che sembra sempre un posto di vacanza con tutti gli stranieri che girano , ci serve a riprenderci un po, poi via verso casa, oggi abbiamo davvero fatto giornata!
Grazie a Max x l'invito, e a Mimmo e Mauro per la davvero piacevole compagnia!
Giornata bellissima, nuova cima conquistata, impagabile enoteca conosciuta.
Soddisfattissimo e appagatissimo.
Alla prossima.

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